Biol 2014, Miscioscia: «I nostri prodotti sono l'eccellenza»

Al termine la XIX edizione: podio tutto italiano con vincente il "Monte della Torre" di Caserta

sabato 22 marzo 2014 00.00
A cura di Stefano Massaro
Si è chiusa ieri la XIX edizione del Premio Biol, la kermesse che ha visto Andria epicentro dell'olivicoltura internazionale biologica. Podio tutto made in Italy con vincitore l'extravergine "Monte della Torre" dell'omonima azienda di Caserta sui 425 oli partecipanti ed i 17 paesi ospitati. Secondo il fiorentino "San Martino", terzo il pugliese "Tenuta Arcamone". BiolPack all'umbro "Viola", Biolkids al portoghese "Carm". In particolare il terzo posto di marca pugliese al "Tenuta Arcamone" prodotto da De Carlo a Bitritto (Bari), che porta a casa quindi il premio BiolPuglia e anche il riconoscimento tematico per la miglior coratina. Fra gli stranieri, il miglior piazzamento, al nono posto, per lo spagnolo "Finca La Torre Selection" di Malaga. Ad aggiudicarsi il Premio BiolPack (miglior accoppiata etichetta-packaging assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo) l'umbro "Viola" dell'omonima azienda di S. Eraclio Foligno (Perugia).

La proclamazione dei vincitori ieri a Castel del Monte, con oltre 600 bambini festanti provenienti da 26 classi di scuole primarie delle sei provincie pugliesi e quest'anno anche da sette classi calabresi, sarde e liguri. «I nostri prodotti sono ormai l'eccellenza in tema di produzione olivicola e la riprova la si è avuta proprio con il premio assegnato quest'oggi - ha detto Benedetto Miscioscia, Assessore al marketing territoriale del Comune di Andria - per troppo tempo abbiamo delegato alle qualità fantastiche del nostro olio e dei nostri prodotti. Ora non è più così, il nostro territorio ha una dignità che deve affrontare le sfide future puntando sul marketing e sulla coesione territoriale. Queste le vere sfide per far comprendere sempre meglio il nostro oro verde».

«La giuria internazionale - ha dichiarato il coordinatore del Biol Nino Paparella - ha rilevato come, nel costante miglioramento della qualità generale, sia stata un'ottima annata per gli oli bio italiani, nonostante caldo e siccità. Con una qualità diffusa tra le varie regioni, e non più concentrata in poche. Per l'estero, nella selezione finale ottima figura per gli spagnoli, portoghesi, greci e sloveni: a riprova che la qualità si ottiene a prescindere da aree geografiche e clima. Quanto agli oli di casa, ottimi, e per tutte le varietà pugliesi. Con coratine ormai da premio». I vincitori e i circa 150 oli aggiudicatisi le Medaglie ExtraGold, Gold e Silver saranno pubblicati nel tradizionale Catalogo del Biol, poi presentato alle principali fiere internazionali, dal BioFach di Norimberga al Sana di Bologna.

Si chiude dunque la kermesse organizzata dal CiBi e promossa da Regione Puglia, Area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di Commercio di Bari e Città di Andria, che tra sessioni della Giuria internazionale, il convegno (promosso da Bridgeconomies - Unioncamere Puglia) sull'olio bio tra produzione e mercato, col suo focus su Cina, Giappone e Usa; la mostra degli oli in concorso, le "Biol Officine", con incontri aperti su birra, olio e miele bio, laboratori di videoarte, BiolBar e concerti serali, per tre giorni ha reso Andria epicentro internazionale del movimento olivicolo biologico. Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal - Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group.