Bilancio shock in agricoltura per allagamenti e smottamenti
E intanto Coldiretti plaude allo stanziamento di 3 mln di euro da parte della Regione per la pulizia dei canali di scolo
giovedì 30 agosto 2018
Bene lo stanziamento di tre milioni di euro dall'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Puglia per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali demaniali, con il ripristino di cigli spondali, argini, la rimozione dei solidi e dei detriti presenti negli alvei e con la loro sistemazione. E' il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, che parla di un 'bilancio shock nelle campagne a seguito di alluvioni e nubifragi che hanno caratterizzato l'estate 2018, perché spesso proprio la mancata pulizia e messa a regime di canali e reti di scolo hanno reso critica la situazione. Ormai il danno è fatto, ma l'impegno deve essere concreto e sinergico da parte di tutti per fare in modo che non si ripetano le 'inondazioni' che si sono susseguite nei giorni scorsi".
Si contano ancora i danni sul Gargano, a Taranto, nel Salento e in provincia di Bari a Minervino e Spinazzola, aggiunge Coldiretti Puglia, dove in pochi minuti gli uliveti sono stati sommersi dalle violente piogge, così come gli agrumeti, e interi campi di ortaggi e pomodori da industria sono stati spazzati via dall'acqua.
"A San Nicandro Garganico il fiume in piena creato dalle acque che non riuscivano a defluire – aggiunge Angelo Corsetti Direttore di Coldiretti Puglia – ha trascinato per oltre 1 chilometro le zucche che si sono staccate dalle piante e sono rotolate via formando un accumulo ormai invendibile in un campo limitrofo. Il fenomeno dei frequenti allagamenti che distruggono le coltivazioni è causato dalle reti di scolo ostruite che non drenano l'acqua. Per massimizzare gli interventi, amministrazioni comunali e consorzi di bonifica potrebbero avvalersi degli agricoltori che, grazie alla Legge di Orientamento in agricoltura la n. 228/2001, possono prestare servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata".
Pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e l'opera di bonifica e irrigazione svolta da quello che oggi è il Consorzio del Centro – Sud è evidentemente indispensabile, secondo Coldiretti Puglia, per scongiurare il ripetersi di allagamenti e smottamenti e dai due Consorzi di Bonifica della Capitanata.
E al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica, deve dare corso – conclude Coldiretti Puglia – ad investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di canali e reti di scolo, degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.
Si contano ancora i danni sul Gargano, a Taranto, nel Salento e in provincia di Bari a Minervino e Spinazzola, aggiunge Coldiretti Puglia, dove in pochi minuti gli uliveti sono stati sommersi dalle violente piogge, così come gli agrumeti, e interi campi di ortaggi e pomodori da industria sono stati spazzati via dall'acqua.
"A San Nicandro Garganico il fiume in piena creato dalle acque che non riuscivano a defluire – aggiunge Angelo Corsetti Direttore di Coldiretti Puglia – ha trascinato per oltre 1 chilometro le zucche che si sono staccate dalle piante e sono rotolate via formando un accumulo ormai invendibile in un campo limitrofo. Il fenomeno dei frequenti allagamenti che distruggono le coltivazioni è causato dalle reti di scolo ostruite che non drenano l'acqua. Per massimizzare gli interventi, amministrazioni comunali e consorzi di bonifica potrebbero avvalersi degli agricoltori che, grazie alla Legge di Orientamento in agricoltura la n. 228/2001, possono prestare servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata".
Pulizia di fossi e canali, gestione di dighe e impianti irrigui è un'attività che va svolta sui territori e l'opera di bonifica e irrigazione svolta da quello che oggi è il Consorzio del Centro – Sud è evidentemente indispensabile, secondo Coldiretti Puglia, per scongiurare il ripetersi di allagamenti e smottamenti e dai due Consorzi di Bonifica della Capitanata.
E al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica, deve dare corso – conclude Coldiretti Puglia – ad investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, in interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di canali e reti di scolo, degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.