Bilancio di previsione 2013: le reazioni

Maggioranza ottimista e combattiva, PD fortemente critico, 3^ consulta non contenta

lunedì 2 dicembre 2013 10.43
A cura di Stefano Massaro
Reazioni ampiamente contrastanti quelle successive all'approvazione del Bilancio previsionale 2013 da parte dell'amministrazione comunale di Andria. Circa 6 milioni di euro di tagli alla spesa corrente con una ulteriore riduzione nei trasferimenti statali ed un recupero stimato di 4 milioni di euro dalla lotta all'evasione fiscale: «Per redigere il Bilancio di Previsione 2013, nonostante il dato inusuale di vederlo approvato a novembre - dichiara l'assessore al Bilancio, Domenico De Feo - abbiamo dovuto attendere il corrispettivo esatto che spettava al Comune di Andria in termini di trasferimenti statali. Anche quest'anno facciamo fronte a trasferimenti in misura minore compensati da un taglio di circa 6 milioni di euro alla spesa corrente, necessario per non incidere sulla leva fiscale a differenza di altre comunità, anche a noi vicine, dove sono state applicate aliquote e tariffe maggiori. Sulla Tares, tassa iniqua che dal 1° gennaio paradossalmente scompare, abbiamo optato per i coefficienti minimi per le utenze non domestiche con tariffe già elevate. In ogni caso tariffe e coefficienti sono stati imposti dal Governo centrale. Si è deciso, inoltre, per le utenze non domestiche di consentire il pagamento rateizzato della Tares in cinque rate».

Il caos normativo non ha agevolato la redazione del bilancio secondo il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino: «Il taglio di oltre 6 milioni di euro operato nella spesa corrente evidenzia il realismo dell'Amministrazione Comunale che, nonostante le difficoltà economiche ed i mancati trasferimenti da Roma, non ha toccato le aliquote Irpef ed Imu sulla seconda casa e mantiene elevati gli standard di erogazione dei servizi - ha dichiarato il Sindaco Giorgino - le premialità che otterremo il prossimo anno dalla Regione Puglia, grazie alle percentuali toccate di raccolta differenziata, saranno spalmate nel 2014 per le attività commerciali che saranno principalmente toccate dalla Tares che il governo ha imposto ai cittadini. Il 2014 dovrà essere l'anno nel quale, consolidato il dato di raccolta differenziata, Andria dovrà vedere in termini anche economici riconosciuta la sua virtuosità. Mi associo, ad ogni modo, alle proteste dei sindaci di tutta Italia che sono stufi di vedere le amministrazioni comunali ridotte a dei bancomat per il governo quando lo stesso non riesce a fare fronte alle proprie promesse».

Altra spalla per la maggioranza quella del Consigliere Angelo Frisardi del movimento Andria 2010: «Non è stato sufficiente sottoporre tutti i Comuni italiani all'applicazione della nefasta Tares, con tariffe inverosimili, soprattutto per le attività commerciali, ma si continua a sfornare provvedimenti di aumento della tassazione anche a poche ore dalle programmate scadenze fiscali. Mi rifiuto di amministrare una città come quella di Andria, dove, nonostante i molteplici interventi sul territorio, le nuove infrastrutture, gli enormi tagli alla spesa comunale (quest'anno ulteriormente tagliata di oltre 6 milioni di euro), l'azzeramento dei costi della politica (i consiglieri comunali non percepiscono praticamente nulla e gli assessori si muovono a proprie spese per le trasferte), la voglia di spingere per un ricambio generazionale politico ed un efficientamento della macchina amministrativa, ogni sforzo alla fine risulta vano perché soggetto a normative nazionali e sovranazionali che operano a danno delle comunità locali e, in primis, delle medie e piccole attività economiche che ne rappresentano il cuore pulsante. Si stanno soffocando i consumi e, ancor prima, la propensione e la voglia di investimento. Iva, Ires, Imu, Tares, ma dall'anno prossimo Trise o forse Tuc o forse Iuc!».

Il disappunto, invece, giunge dal Partito Democratico che dallo scorso Consiglio Comunale potrà contare su un nuovo consigliere vista l'adesione al Gruppo del Pd di Giovanni Vurchio eletto nelle liste del movimento L'Alternativa: «E' stato approvato il Bilancio di previsione 2013 ad un mese dalla fine dell'anno, per cui possiamo ben dire che, più che di un bilancio previsionale, si è trattato di una rendicontazione delle spese già sostenute - dicono dal Partito Democratico - Ormai sono stati spesi gli 11/12 del bilancio, visto che, per 11 mesi, gli uffici hanno dovuto lavorare per dodicesimi. Non c'era molto su cui intervenire, la stessa presentazione di emendamenti diventava quasi superflua visto che, realisticamente, si sarebbe potuto rimodulare solo 1/12 dell'intero bilancio, ovvero le somme dell'ultimo mese. Il ruolo del Consiglio Comunale è stato ancora una volta svilito da questa Amministrazione. Comunque, si è approvato un bilancio previsionale di solo imposizione finanziaria e tributaria senza alcuna progettualità. Si evidenzia subito un aumento della spesa corrente, infatti, in 4 anni ci sarà, a carico dei cittadini, un aumento della imposizione tributaria di oltre il 95%. Nel 2014 e 2015 supereranno il 100%, un record assoluto, ovviamente in negativo. Poi, vista la drammaticità della situazione economica generale, quasi sicuramente l'Amministrazione non riuscirà a incassare tutte queste somme, che intanto avrà speso, facendo rischiare all'Ente il collasso».

Ultimo intervento, non in ordine di tempo, è stato quello della 3^ consulta comunale che ha analizzato gli impegni di spesa previsti per il settore delle attività produttive di loro competenza: «Fiere e mercati: euro 541.149,11, Servizi relativi all'industria: nulla, Servizi relativi al commercio: euro 568.879,13, Servizi relativi all'artigianato: euro 184.970,00, Servizi relativi all'agricoltura: euro 49.400,00. Peraltro da una verifica del dettaglio delle somme sopra indicate si evince che: per le Fiere e Mercati euro 205.185,29 sono destinate a spese di personale. Per l'industria non sono previsti impegni di spesa. Per i Servizi relativi al commercio, euro 407.246,11 sono destinate al personale. Per i Servizi relativi all'artigianato, l'intero importo di spesa previsto, è destinato esclusivamente al personale. Per i servizi relativi all'agricoltura non vi sono spese di personale. Pertanto, le spese previste in questi cinque settori produttivi, una volta dedotte le spese necessarie per il personale, quelle destinate al supporto effettivo, attraverso trasferimenti e prestazioni di servizi si riducono sostanzialmente ad euro 546.996,84». Una somma ritenuta iniqua rispetto a sport e cultura ma soprattutto rispetto alla necessità di investimenti in questo settore: «Posto che, come è noto, il settore delle attività produttive rappresenta uno dei fondamentali motori per la crescita economica del Comune, si ritiene auspicabile che l'Amministrazione comunale destini maggiori risorse economiche in favore di tale settore».
CONFERENZA STAMPA DELLE OPPOSIZIONI

Tutti i gruppi consiliari di opposizione convocano per mercoledì 4 dicembre nella sala delle opposizioni di Palazzo di Città, una conferenza stampa per discutere del Bilancio di previsione 2013 approvato dal Comune di Andria.