Bike Sharing, Di Pilato: «I cittadini devono preservare il servizio»
La nota della Presidente del Consiglio entusiasta per la riattivazione
mercoledì 2 marzo 2016
La riattivazione del "Bike sharing" negli scorsi giorni, porta con se diverse reazioni. Tra queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio Comunale di Andria, Laura Di Pilato: «Con immenso piacere apprendo del ripristino del servizio di bike sharing per il quale mi sono spesa molto, in primis, con la dirigente Santola Quacquarelli e l'assessore al ramo, l'arch. Rosangela Laera, che ringrazio immensamente per aver intercettato la mia richiesta che fa da eco a tutti i cittadini che nel servizio di bike sharing ci hanno sempre creduto e continuano a crederci, malgrado qualche "incivile" abbia depredato le bici poste negli appositi stalli, negli anni passati».
«La "bici condivisa" dava il via a una nuova epoca 5 anni fa ad Andria, con il fine di favorire la mobilità urbana alternativa, facendo diventare la due ruote una parte importante del sistema di trasporto pubblico, ecologico e sostenibile. Ed è su questo concetto che vorrei soffermare la mia attenzione: oggigiorno noi tutti abbiamo un ruolo centrale nella gestione della mobilità urbana e nelle positive ricadute benefiche sull'ambiente. Basterebbe guardare ciò che succede in altri paesi: in Danimarca, ad esempio, il 16% di tutti gli spostamenti è effettuato in bicicletta; a Copenaghen, il 36% dei cittadini la usa quotidianamente. La bicicletta deve diventare un'importante alternativa della mobilità urbana, magari stimolata dai cambiamenti climatici in atto. Mi preme anche sottolineare che se tutti facessimo uso della due ruote e permettessimo un turnover delle bici agli stalli, scoraggeremmo quei pochi incivili che, negli anni precedenti, hanno "maltrattato" il servizio. Bisogna inculcare la cultura del rispetto per la cosa pubblica».
«Oggi, con la messa in uso, seppur in via sperimentale, di nuove biciclette, tutti noi cittadini abbiamo il dovere di preservarle e, magari, intervenire qualora un nostro "barbaro" concittadino vorrà divertirsi a danno delle stesse. Andria è di tutti i cittadini onesti che con il sacrificio e con il rispetto delle regole vogliono migliorarla e viverla».
«La "bici condivisa" dava il via a una nuova epoca 5 anni fa ad Andria, con il fine di favorire la mobilità urbana alternativa, facendo diventare la due ruote una parte importante del sistema di trasporto pubblico, ecologico e sostenibile. Ed è su questo concetto che vorrei soffermare la mia attenzione: oggigiorno noi tutti abbiamo un ruolo centrale nella gestione della mobilità urbana e nelle positive ricadute benefiche sull'ambiente. Basterebbe guardare ciò che succede in altri paesi: in Danimarca, ad esempio, il 16% di tutti gli spostamenti è effettuato in bicicletta; a Copenaghen, il 36% dei cittadini la usa quotidianamente. La bicicletta deve diventare un'importante alternativa della mobilità urbana, magari stimolata dai cambiamenti climatici in atto. Mi preme anche sottolineare che se tutti facessimo uso della due ruote e permettessimo un turnover delle bici agli stalli, scoraggeremmo quei pochi incivili che, negli anni precedenti, hanno "maltrattato" il servizio. Bisogna inculcare la cultura del rispetto per la cosa pubblica».
«Oggi, con la messa in uso, seppur in via sperimentale, di nuove biciclette, tutti noi cittadini abbiamo il dovere di preservarle e, magari, intervenire qualora un nostro "barbaro" concittadino vorrà divertirsi a danno delle stesse. Andria è di tutti i cittadini onesti che con il sacrificio e con il rispetto delle regole vogliono migliorarla e viverla».