Bike sharing, Colasuonno: «È la cronaca di una morte annunciata»

L'ex consigliere contro «la fine ingloriosa» del servizio locale

domenica 7 agosto 2016 23.57
«Era il gennaio del 2011 quando il sindaco Giorgino, assieme alla sua maggioranza, si vantava di aver fatto partire un servizio di cui effettivamente non aveva capito né il senso né il significato», così Pasquale Colasuonno, ex consigliere comunale di Progetto Andria, interviene sul servizio del bike sharing. «A questo indirizzo youtube - dice - è possibile vedere il video dell'evento con cui il servizio fu lanciato, con tanto di dichiarazioni programmatiche sul futuro del trasporto in città, nonchégiretto in bici del primo cittadino: https://youtu.be/akL3pHoFpWU».

«A distanza di oltre 5 anni - prosegue Colasuonno - tuttavia, la fine ingloriosa del servizio locale di biciclette condivise è sotto gli occhi di tutti. Negli anni un continuo succedersi di sospensioni e riprese del servizio non ha fatto altro che mortificare la nostra città. Dapprima una cessazione dell'attività a causa del mancato pagamento dei fornitori da parte dell'amministrazione comunale. In seguito una riattivazione grazie all'azione tempestiva del presidente Unimpresa Bat, Savino Montaruli. Poi ancora un susseguirsi di fasi altalenanti. Infine un rilancio annunciato, mentre ancora le piazzole dedicate alle bici restavano vuote, quindi il servizio, di fatto, inesistente».

«La mancata offerta di un bike sharing funzionante - prosegue l'ex consigliere - rientra peraltro in una generale disattenzione della giunta verso forme di mobilità alternativa. In prossimità della scorsa campagna elettorale, l'unica mossa in questo senso fu la realizzazione di un improvvisato tratto di pista ciclabile su Corso Cavour. Questo doveva essere potenzialmente dedicato alle bici, ma si è rivelato quasi perennemente inutilizzabile a causa delle ostruzioni e dei parcheggi dei veicoli sul percorso stesso».

E ancora. «Ciò che invece non si è perso tempo a fare è stato aumentare le zone a pagamento per le autovetture. Del resto era indispensabile equilibrare le entrate derivanti dalle strisce blu, con gli stipendi dovuti ai neo-assunti, il cui impiego sarebbe stato altrimenti a rischio. Isole pedonali, piste ciclabili e parcheggi, così enfaticamente richiamati nel video già citato, si sonorivelati dunque i soliti bluff di questa amministrazione che ha promesso tutto ed il contrario di tutto,lasciando questa povera città ingloriosamente in una montagna di debiti. E magari - conclude - fra poco, anche in una montagna di rifiuti».