Bike sharing ad Andria: tanti problemi e poche soluzioni
Disservizi e malfunzionamenti non hanno scoraggiato gli andriesi giunti a 1.000 tessere. Il servizio, partito nel gennaio del 2011, è ad un bivio fondamentale
lunedì 26 novembre 2012
10.12
Gli ultimissimi dati di qualche giorno fa dicono che il Bike Sharing nella città di Andria sfiora ormai le 1.000 tessere sottoscritte. Ma l'entusiasmo per questo servizio è decisamente scemato. A fronte di questo dato fantastico, per una città come Andria dove l'utilizzo della bici è stato fortemente incrementato proprio grazie all'introduzione di questo esperimento pubblico di condivisione, non corrisponde un adeguato servizio di manutenzione ed implementazione, poichè le problematiche, più volte riportate dai media, non accennano a diminuire.
Le paure dell'inciviltà da parte dei cittadini sono state quasi subito annichilite dalla grande maturità degli andriesi, in grado di rispettare, più che in altre città, un bene che costsa svariate migliaia di euro all'anno. L'introduzione nel gennaio 2011 di questo strumento, infatti, portava con se anche la necessità di applicare una massiccia manutenzione per le bike poste nelle dodici postazioni. L'usura dovuta alle condizioni climatiche ed al contatto continuo con diverse persone quotidianamente, infatti, era da considerare sin dall'avvio del servizio. Gli atti vandalici ci sono stati e ci sono, ma restano marginali rispetto ai problemi di software e manutenzione stessa.
Ma veniamo al dettaglio delle problematiche raccolte in una settimana di prove di fruizione diretta del servizio oltre che alle segnalazioni già giunte e pubblicate nella sezione I report del nostro portale. Prima problematica: sono cambiati gli orari per l'utilizzo del servizio. Dalle precedenti 24 ore piene, si è tornati come nella fase iniziale quando l'orario era ricompreso tra le 7 e le 23. Problema manutenzione: ruote sgonfie, sellini storti, manubri e pedali svitati, bici sempre meno nelle colonnine che funzionano a singhiozzo. Già segnalato il problema del blocco delle stesse colonnine in Piazza Marconi, Piazza Trinità, Santa Maria Vetere e Viale Roma: passando la tessera spesso il servizio va in tilt.
In particolare la stazione di Piazza Marconi, ci segnalano, esser fuori servizio ormai da tre mesi nonostante le lamentele al numero verde poichè il segnale interferisce con altri segnali wireless degli esercizi commerciali e dei palazzi della zona. In Piazza Santa Maria Vetere, invece, le bici sono ormai del tutto assenti. In Viale Roma tre colonnine su dieci sono fuori uso da ormai più di un mese.
Insomma tanti disservizi per un progetto di grande importanza che, tuttavia, resta da valutare se sia o meno sostenibile da parte di un ente comunale: l'organizzazione e la spesa annuale al centro del dibattito. Il grandissimo merito del Bike Sharing è l'aver riportato massima attenzione verso l'utilizzo del mezzo bici, l'aver posto un paletto essenziale verso una tematica ambientale di così estrema attualità. Ma ora il servizio ha un senso se funziona bene e se è possibile implementarlo con altre postazioni o altre bici, altrimenti diventa una cattedrale nel deserto.
Le paure dell'inciviltà da parte dei cittadini sono state quasi subito annichilite dalla grande maturità degli andriesi, in grado di rispettare, più che in altre città, un bene che costsa svariate migliaia di euro all'anno. L'introduzione nel gennaio 2011 di questo strumento, infatti, portava con se anche la necessità di applicare una massiccia manutenzione per le bike poste nelle dodici postazioni. L'usura dovuta alle condizioni climatiche ed al contatto continuo con diverse persone quotidianamente, infatti, era da considerare sin dall'avvio del servizio. Gli atti vandalici ci sono stati e ci sono, ma restano marginali rispetto ai problemi di software e manutenzione stessa.
Ma veniamo al dettaglio delle problematiche raccolte in una settimana di prove di fruizione diretta del servizio oltre che alle segnalazioni già giunte e pubblicate nella sezione I report del nostro portale. Prima problematica: sono cambiati gli orari per l'utilizzo del servizio. Dalle precedenti 24 ore piene, si è tornati come nella fase iniziale quando l'orario era ricompreso tra le 7 e le 23. Problema manutenzione: ruote sgonfie, sellini storti, manubri e pedali svitati, bici sempre meno nelle colonnine che funzionano a singhiozzo. Già segnalato il problema del blocco delle stesse colonnine in Piazza Marconi, Piazza Trinità, Santa Maria Vetere e Viale Roma: passando la tessera spesso il servizio va in tilt.
In particolare la stazione di Piazza Marconi, ci segnalano, esser fuori servizio ormai da tre mesi nonostante le lamentele al numero verde poichè il segnale interferisce con altri segnali wireless degli esercizi commerciali e dei palazzi della zona. In Piazza Santa Maria Vetere, invece, le bici sono ormai del tutto assenti. In Viale Roma tre colonnine su dieci sono fuori uso da ormai più di un mese.
Insomma tanti disservizi per un progetto di grande importanza che, tuttavia, resta da valutare se sia o meno sostenibile da parte di un ente comunale: l'organizzazione e la spesa annuale al centro del dibattito. Il grandissimo merito del Bike Sharing è l'aver riportato massima attenzione verso l'utilizzo del mezzo bici, l'aver posto un paletto essenziale verso una tematica ambientale di così estrema attualità. Ma ora il servizio ha un senso se funziona bene e se è possibile implementarlo con altre postazioni o altre bici, altrimenti diventa una cattedrale nel deserto.