Barchetta (FdI): "In una democrazia le opposizioni non stanno in silenzio"

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Andria, "Il nostro dissenso non si farà reprimere"

martedì 8 ottobre 2024 4.39
"Nei giorni scorsi ho appreso dalla stampa di un comunicato delle forze del centrosinistra andriese - sottolinea Andrea Barchetta, consigliere comunale Fratelli d'Italia Andria-, che compongono la maggioranza del Sindaco Bruno, rivolto alla mia persona, rispetto a un post pubblicato su un social network riguardo la cd. vicenda della "delibera LIDL". Un comunicato colmo di grandeur tipico di chi si sente superiore agli altri, livore ed evidente nervosismo. Si limitano ad illustrare ancora una volta l'iter, senza entrare nel merito della vicenda e senza rispondere alle nostre domande. Riescono a scomodare addirittura il ministro della propaganda nazista del Terzo Reich, fanno allusioni a fenomeni corruttivi, mascherano insulti con particolari aforismi e citazioni.

A dimostrazione che la vicenda (riguardo alla quale molte perplessità sono state espresse da alcuni esponenti della stessa maggioranza Bruno) non sia stata del tutto chiarita, vi sono note stampa e dichiarazioni di altri esponenti delle opposizioni, nonché una interrogazione con dibattito in aula presentata da un'altra forza politica che verrà discussa nella prossima seduta di Consiglio comunale. Su materie del genere, il luogo più opportuno per discuterne è la massima assise, pubblicamente.

Sappiano, gli scriventi (i quali si sono nascosti dietro le sigle dei partiti e non hanno avuto il coraggio di sottoscrivere espressioni offensive e denigratorie contro la mia persona, e su questo mi riservo valutazioni) che in una democrazia le opposizioni non stanno in silenzio. In democrazia le opposizioni pongono domande e la maggioranza risponde. Credo che qualcuno si debba vergognare per gli attacchi, i contenuti, i toni allusivi e strumentali nei confronti sì di una minoranza, ma che proprio poiché minoranza ha diritto di parlare, di redigere comunicati, di chiedere spiegazioni, di gestire come ritiene opportuno la propria comunicazione social, senza essere minacciati di provvedimenti giudiziari ai quali questa amministrazione sembrerebbe ormai abituata a ricorrere in questi ultimi mesi. Peccato, però, che il nostro dissenso non si farà reprimere. Un accanimento gravissimo. Chi crede di intimorirci con questi metodi, evidentemente non conosce le regole della democrazia. "Andiamo avanti" anche noi, a viso aperto e senza paura".