Barchetta: «Ennesima beffa a danno degli andriesi, ai commercianti nessun aiuto per il Natale»
Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia: «Intanto l’amministrazione Bruno impegna 150mila euro per Qoco 2023, di cui 55mila per la sua comunicazione»
venerdì 9 dicembre 2022
17.55
«Lo scorso 25 novembre - scrive in una nota Andrea Barchetta, consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia - la Giunta comunale del Sindaco Bruno ha deliberato di impegnarsi per la manifestazione comunale "Qoco 2023" che costerà in totale ben 150 mila euro, di questi 55mila solo ad appannaggio della comunicazione dell'evento. Visto che la delibera indica in solo 15 mila euro il trasferimento di fondi dalla Regione Puglia, questo significa che per la restante parte sarà impegno del Comune di Andria, ovvero dell'Assessorato alle "Radici", provvedere alla somma da appostare in Bilancio, pensando altresì a reperire le somme anche tramite sponsorizzazioni. Oltre al danno abbiamo la beffa. Rispetto agli ultimi anni, infatti, in cui si è svolta la manifestazione, cioè il 2015 - non certo il 2012 come affermano da Palazzo di Città - i costi si sono elevati di circa 10 volte visto che la manifestazione si realizzava con poche migliaia di euro. Un solo anno ha visto un esborso maggiore ma a fronte di un contributo regionale pari alla metà dell'importo.
Inoltre la realizzazione dell'evento, parliamo dell'organizzazione e di chi ci lavorerà, viene demandata all'Associazione Nazionale Città dell'Olio che, quindi, potrà disporre degli stessi 150mila euro a suo piacimento. Chi lavorerà alla riuscita della manifestazione e perché non è dato sapere? Dal Comune risponderanno che non hanno personale per sostenere l'organizzazione e allora la domanda ci sorge spontanea: se non sono in grado di sostenere con personale comunale, come saranno in grado di reperire fondi privati? Chi recupererà questi fondi? Le considerazioni non si fermano qui perché sembra sparire, inoltre, tutto d'un tratto, lo stato di pre-dissesto dell'Ente che, tra l'altro, è anche in attesa di approvazione dello stesso piano di riequilibrio. Non si sa per quale motivo il Comune dovrebbe essere in grado di sostenere cifre simili in Bilancio (150mila euro), quando su altri interventi più urgenti il Sindaco chiosa richiamando sempre le presunte difficoltà finanziarie comunali.
Infine in questa vicenda i più danneggiati, nell'immediato, saranno sicuramente i commercianti andriesi e di conseguenza la cittadinanza che, suo malgrado, si appresta a vivere una vigilia di Natale e tutto il periodo natalizio sottotono. E questo non per una scelta della gestione commissariale in cui potersi rifugiare, ma per la volontà dell'Amministrazione Bruno che dopo 2 anni di insediamento non è ancora in grado di organizzare iniziative natalizie per tempo (il bando si chiuderà il 12 dicembre p.v.) e di non prevedere alcun contributo economico a sostegno, a differenza di quanto si è detto per Qoco 2023. Invece le città limitrofe copiano la (ex) Vigilia Andriese e noi invece arranchiamo tra divieti pubblici, parole vuote oltre a sorbirci canti e balli del sindaco sui social. Anche noi condividiamo le proteste per la volontà dell'Amministrazione Bruno di cancellare la vigilia andriese ma temiamo che servano a poco, perché è evidente che per il Sindaco Bruno siano più opportuni 55mila euro per la pubblicità di Qoco (che è anche promozione politica dello stesso Sindaco) che consentire alle attività commerciali di essere protagoniste del presente e del futuro della città. Attività che con soldi propri potranno promuovere la musica nei locali, bar o negozi che siano, ma con le casse rivolte verso l'interno perché appena si accenna uno spostamento verso la parte esterna, anche il proprio dehors o porta di ingresso, si rischia di incorrere in una multa salata.
Non ci resta che prendere atto dell'incapacità nella gestione anche delle attività produttive e dello sviluppo economico, Andria merita altro e meritano rispetto tutti coloro che hanno investito ed investono nella nostra città».
Inoltre la realizzazione dell'evento, parliamo dell'organizzazione e di chi ci lavorerà, viene demandata all'Associazione Nazionale Città dell'Olio che, quindi, potrà disporre degli stessi 150mila euro a suo piacimento. Chi lavorerà alla riuscita della manifestazione e perché non è dato sapere? Dal Comune risponderanno che non hanno personale per sostenere l'organizzazione e allora la domanda ci sorge spontanea: se non sono in grado di sostenere con personale comunale, come saranno in grado di reperire fondi privati? Chi recupererà questi fondi? Le considerazioni non si fermano qui perché sembra sparire, inoltre, tutto d'un tratto, lo stato di pre-dissesto dell'Ente che, tra l'altro, è anche in attesa di approvazione dello stesso piano di riequilibrio. Non si sa per quale motivo il Comune dovrebbe essere in grado di sostenere cifre simili in Bilancio (150mila euro), quando su altri interventi più urgenti il Sindaco chiosa richiamando sempre le presunte difficoltà finanziarie comunali.
Infine in questa vicenda i più danneggiati, nell'immediato, saranno sicuramente i commercianti andriesi e di conseguenza la cittadinanza che, suo malgrado, si appresta a vivere una vigilia di Natale e tutto il periodo natalizio sottotono. E questo non per una scelta della gestione commissariale in cui potersi rifugiare, ma per la volontà dell'Amministrazione Bruno che dopo 2 anni di insediamento non è ancora in grado di organizzare iniziative natalizie per tempo (il bando si chiuderà il 12 dicembre p.v.) e di non prevedere alcun contributo economico a sostegno, a differenza di quanto si è detto per Qoco 2023. Invece le città limitrofe copiano la (ex) Vigilia Andriese e noi invece arranchiamo tra divieti pubblici, parole vuote oltre a sorbirci canti e balli del sindaco sui social. Anche noi condividiamo le proteste per la volontà dell'Amministrazione Bruno di cancellare la vigilia andriese ma temiamo che servano a poco, perché è evidente che per il Sindaco Bruno siano più opportuni 55mila euro per la pubblicità di Qoco (che è anche promozione politica dello stesso Sindaco) che consentire alle attività commerciali di essere protagoniste del presente e del futuro della città. Attività che con soldi propri potranno promuovere la musica nei locali, bar o negozi che siano, ma con le casse rivolte verso l'interno perché appena si accenna uno spostamento verso la parte esterna, anche il proprio dehors o porta di ingresso, si rischia di incorrere in una multa salata.
Non ci resta che prendere atto dell'incapacità nella gestione anche delle attività produttive e dello sviluppo economico, Andria merita altro e meritano rispetto tutti coloro che hanno investito ed investono nella nostra città».