Bagno fatiscente alla Scuola dell'Infanzia "Padre Pio"
Lo Sapio: «Siamo stanchi, più di due anni di richieste»
mercoledì 15 ottobre 2014
16.14
E' un bagno inutilizzabile e fatiscente nella Scuola dell'Infanzia "Padre Pio" plesso Rodari facente parte dell'istituto comprensivo "Don Bosco - Manzoni", a riportare particolare attenzione verso la farraginosità di alcuni interventi specifici ed apparentemente semplici negli istituto scolastici. «Ci sono 70 bambini piccolissimi che vanno dai 3 ai 5 anni che non possono utilizzare il bagno perchè periodicamente, da più di due anni a questa parte, si ottura ed emana olezzi di ogni genere». Questa la denuncia del Dirigente Scolastico Lorenzo Lo Sapio che fa seguito ad una nota inviata dalla Segretaria del Partito Democratico di Andria, Maria Carbone docente dell'istituto stesso: «Abbiamo chiesto più e più volte questo intervento - dice Lo Sapio - tanti i sopralluoghi effettuati nel plesso Rodari e tante le promesse fatte. Vanno sostituite le tubature perchè l'edificio è degli anni '70 e da allora non sono stati fatti particolari interventi se non quello di modificare alcuni spazi per via delle tante e differenti scuole che sono state ospiti qui».
Un intervento da poche migliaia di euro che, tuttavia, avrebbe risolto un problema ben più grande. L'unico bagno attivo in quell'ala di istituto, infatti, è utilizzato da tutti i bambini: «Sono già tutti bagno non all'altezza di una scuola dell'infanzia. Tutti sono a conoscenza della situazione - tuona ancora Lo Sapio - i dipendenti dell'ufficio, gli assessori preposti ed il sindaco Giorgino. Nessuno però ha fatto nulla. In oltre due anni sono state effettuate decine di sopralluoghi da parte di tecnici del Comune e della Multiservice, tutte con lo stesso esito: serve un intervento radicale che comporta tempi lunghi, tamponiamo momentaneamente e alla prima pausa scolastica interveniamo. Se lo Stato avesse dato direttamente a noi i soldi saremmo intervenuti immediatamente, invece esistono tutti questi passaggi che non permettono interventi rapidi».
Nella mattinata odierna è giunta la telefonata da parte di un responsabile della Multiservice che ha chiesto al dirigente scolastico quale fosse il bagno su cui intervenire: «Mi sembra paradossale - ha detto Maria Carbone - ci sono stati numerosissimi sopralluoghi, come è possibile che oggi vi sia ancora chi chiama per chiedere quale sia il bagno. Credo che a tutti interessi solamente che questo bagno venga riparato, avevo ammonito che l'intervento è un intervento di civiltà e difesa delle fasce più deboli, non un favore a qualcuno. Ci auguriamo che nella prossima pausa scolastica vi sia un intervento risolutore definitivo di questa situazione».
Un intervento da poche migliaia di euro che, tuttavia, avrebbe risolto un problema ben più grande. L'unico bagno attivo in quell'ala di istituto, infatti, è utilizzato da tutti i bambini: «Sono già tutti bagno non all'altezza di una scuola dell'infanzia. Tutti sono a conoscenza della situazione - tuona ancora Lo Sapio - i dipendenti dell'ufficio, gli assessori preposti ed il sindaco Giorgino. Nessuno però ha fatto nulla. In oltre due anni sono state effettuate decine di sopralluoghi da parte di tecnici del Comune e della Multiservice, tutte con lo stesso esito: serve un intervento radicale che comporta tempi lunghi, tamponiamo momentaneamente e alla prima pausa scolastica interveniamo. Se lo Stato avesse dato direttamente a noi i soldi saremmo intervenuti immediatamente, invece esistono tutti questi passaggi che non permettono interventi rapidi».
Nella mattinata odierna è giunta la telefonata da parte di un responsabile della Multiservice che ha chiesto al dirigente scolastico quale fosse il bagno su cui intervenire: «Mi sembra paradossale - ha detto Maria Carbone - ci sono stati numerosissimi sopralluoghi, come è possibile che oggi vi sia ancora chi chiama per chiedere quale sia il bagno. Credo che a tutti interessi solamente che questo bagno venga riparato, avevo ammonito che l'intervento è un intervento di civiltà e difesa delle fasce più deboli, non un favore a qualcuno. Ci auguriamo che nella prossima pausa scolastica vi sia un intervento risolutore definitivo di questa situazione».