Bagnanti preoccupati denunciano presenza di microalghe tratto di mare a Bisceglie
Purtroppo le alte temperature hanno amplificato questo fastidioso fenomeno
domenica 27 agosto 2017
13.00
Ultima domenica di agosto non molto esaltante per numerosi bagnanti andriesi che si sono recati presso il tratto di spiaggia antistante il manicomio, a Bisceglie.
La presenza di tracce di microalghe nel tratto antistante la spiaggia, ha fatto desistere i bagnanti dal compiere il consueto tuffo nel bel mare biscegliese, soprattutto da parte dei più piccoli.
Una presenza fastidiosa, molto probabilmente causata dalle alte temperature che abbiamo registrato questo mese. Le acque dell'Adriatico hanno raggiunto temperature intorno ai 30°, notevolmente superiori alla media. Una delle conseguenze di questo fenomeno è la proliferazione di mucillagine. Infatti, proprio nel mare Adriatico, la produzione abnorme di materiale mucillaginoso è un fenomeno molto noto in ambiente marino e non è esclusivo dei mari italiani. Tutte le alghe producono strati esterni di mucillagine, che hanno diverse funzioni biologiche ed ecologiche. Se questi strati vengono prodotti in eccesso, si diffondono nell'acqua. Il materiale prende quindi origine sotto forma di essudato cellulare, ossia come escrezione da parte di microalghe presenti normalmente in ambiente marino. Tale materiale risulta costituito principalmente da polisaccaridi (una specie di cellulosa) che si idratano a contatto con l'acqua e che per collisione formano aggregati.
Ricordiamo comunque, che il mare di Bisceglie risulta essere in regola per quanto riguarda le norme di sicurezza, come ha certificato l'Arpa in varie occasioni, appurando quindi la situazione del depuratore cittadino. E per fortuna quest'anno, a differenza che negli anni scorsi, non si registrano presenze di macchie oleose nel nostro mare. Probabilmente una maggiore coscienza critica ha dissuaso qualche imbecille a scaricare in mare carburanti o a pulire incautamente i serbatoi della propria imbarcazione.
La presenza di tracce di microalghe nel tratto antistante la spiaggia, ha fatto desistere i bagnanti dal compiere il consueto tuffo nel bel mare biscegliese, soprattutto da parte dei più piccoli.
Una presenza fastidiosa, molto probabilmente causata dalle alte temperature che abbiamo registrato questo mese. Le acque dell'Adriatico hanno raggiunto temperature intorno ai 30°, notevolmente superiori alla media. Una delle conseguenze di questo fenomeno è la proliferazione di mucillagine. Infatti, proprio nel mare Adriatico, la produzione abnorme di materiale mucillaginoso è un fenomeno molto noto in ambiente marino e non è esclusivo dei mari italiani. Tutte le alghe producono strati esterni di mucillagine, che hanno diverse funzioni biologiche ed ecologiche. Se questi strati vengono prodotti in eccesso, si diffondono nell'acqua. Il materiale prende quindi origine sotto forma di essudato cellulare, ossia come escrezione da parte di microalghe presenti normalmente in ambiente marino. Tale materiale risulta costituito principalmente da polisaccaridi (una specie di cellulosa) che si idratano a contatto con l'acqua e che per collisione formano aggregati.
Ricordiamo comunque, che il mare di Bisceglie risulta essere in regola per quanto riguarda le norme di sicurezza, come ha certificato l'Arpa in varie occasioni, appurando quindi la situazione del depuratore cittadino. E per fortuna quest'anno, a differenza che negli anni scorsi, non si registrano presenze di macchie oleose nel nostro mare. Probabilmente una maggiore coscienza critica ha dissuaso qualche imbecille a scaricare in mare carburanti o a pulire incautamente i serbatoi della propria imbarcazione.