Azione, Nespoli e Grumo: "A quando un nuovo asilo nido comunale ad Andria?"
"Sono passati oramai 5 anni dalla sua inopportuna chiusura disposta dalla Gestione Commissariale"
sabato 14 settembre 2024
16.43
"Come forza politica e come rappresentanza in Consiglio Comunale - sottolineano il Commissario cittadino Antonio Nespoli ed il Consigliere comunale Gianluca Grumo-, già a maggio u.s., attraverso un'interpellanza a risposta scritta chiedevamo all'Amministrazione Bruno chiarimenti circa quanto annunciato mediaticamente il 7 dicembre 2022. Difatti in tale data veniva comunicato l'ottenimento da parte del Comune di Andria di un finanziamento PNRR riguardante la costruzione di un nuovo asilo nido comunale nella zona 167 per un importo di 1.900.000,00 euro. A questa semplice domanda ci veniva risposto che a causa di decisioni del Governo centrale e in seguito alla rimodulazione dei fondi ministeriali, il tutto doveva essere rivisto, relativamente alla candidatura, alla progettazione e alla realizzazione".
"Tuttavia -proseguono Nespoli e Grumo-, considerando che la stessa Amministrazione ha sempre sostenuto di voler intervenire in maniera sostanziale su questioni relative l'educazione e la formazione dei ragazzi, ci è sembrato opportuno chiedere nella stessa interrogazione quali fossero le reali intenzioni dell'Amministrazione circa la riattivazione dell'Asilo Nido Comunale Gabelli e i tempi necessari per intervenire, al fine di interrompere una non più giustificabile situazione di stallo alla luce dell'evidente deperimento dello stesso immobile, come si evince agevolmente dalla foto che viene allegata al presente comunicato.
Sappiamo bene, come troppe volte ribadito "in coro" dai rappresentanti di questa Amministrazione, che in questo momento storico per la nostra città il punto di partenza per qualsiasi azione amministrativa sia il rispetto del piano di riequilibrio. Tanto è vero che anche nella risposta dell'Amministrazione del 4 giugno u.s. vengono richiamati "i vincoli stringenti da rispettare" per risollevare le sorti della comunità. Nondimeno ci sembra doveroso denunciare una certa ingiustificata infruttuosità dell'azione dell'Amministrazione comunale, anche alla luce della citata risposta fornitaci, dove il Settore Servizi Sociali, unitamente al Settore Lavori Pubblici e Patrimonio, dichiarano di aver acquisito in sede di Conferenza di Servizi aperta in data 04 aprile 2024, i pareri prodromici all'autorizzazione del servizio sia da parte del SIAN, SPESAL e SISP e sia dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dichiarando, inoltre, che è "in corso la procedura finalizzata alla riapertura del Nido d'Infanzia Gabelli".
A tutt'oggi nessuna novità: sono passati oramai 5 anni dalla sua inopportuna chiusura disposta dalla Gestione Commissariale, un nuovo anno scolastico è ormai iniziato e l'Asilo Nido Gabelli, unico asilo nido comunale della nostra città, è ancora chiuso e versa in un inconcepibile stato di degrado e abbandono!!!
Allora ci permettiamo di suggerire a questa Amministrazione Comunale, ideatrice di fantasiose definizioni per indicare le linee programmatiche di alcuni Assessorati (Trasparenza, Futuro, Bellezza, Persona, Radici, Quotidiano), di istituire finalmente anche un Assessorato che meglio la caratterizzerebbe, quello alle Calende Greche, richiamando una scherzosa espressione degli antichi Romani per indicare il rinvio indefinito di un'impresa o di una promessa, alla luce anche delle recenti dichiarazioni dell'Assessore al ramo su altre questioni, secondo il quale "tre anni e mezzo sono davvero pochi per programmare, progettare e realizzare".
Diamo atto della costante, continua e quotidiana ricerca di dare risposte ai cittadini con nuove progettazioni ma, nella circostanza, si tratta semplicemente di RIAPRIRE (dopo 4 anni) una struttura già esistente e passare finalmente dalle parole ai fatti".
"Tuttavia -proseguono Nespoli e Grumo-, considerando che la stessa Amministrazione ha sempre sostenuto di voler intervenire in maniera sostanziale su questioni relative l'educazione e la formazione dei ragazzi, ci è sembrato opportuno chiedere nella stessa interrogazione quali fossero le reali intenzioni dell'Amministrazione circa la riattivazione dell'Asilo Nido Comunale Gabelli e i tempi necessari per intervenire, al fine di interrompere una non più giustificabile situazione di stallo alla luce dell'evidente deperimento dello stesso immobile, come si evince agevolmente dalla foto che viene allegata al presente comunicato.
Sappiamo bene, come troppe volte ribadito "in coro" dai rappresentanti di questa Amministrazione, che in questo momento storico per la nostra città il punto di partenza per qualsiasi azione amministrativa sia il rispetto del piano di riequilibrio. Tanto è vero che anche nella risposta dell'Amministrazione del 4 giugno u.s. vengono richiamati "i vincoli stringenti da rispettare" per risollevare le sorti della comunità. Nondimeno ci sembra doveroso denunciare una certa ingiustificata infruttuosità dell'azione dell'Amministrazione comunale, anche alla luce della citata risposta fornitaci, dove il Settore Servizi Sociali, unitamente al Settore Lavori Pubblici e Patrimonio, dichiarano di aver acquisito in sede di Conferenza di Servizi aperta in data 04 aprile 2024, i pareri prodromici all'autorizzazione del servizio sia da parte del SIAN, SPESAL e SISP e sia dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dichiarando, inoltre, che è "in corso la procedura finalizzata alla riapertura del Nido d'Infanzia Gabelli".
A tutt'oggi nessuna novità: sono passati oramai 5 anni dalla sua inopportuna chiusura disposta dalla Gestione Commissariale, un nuovo anno scolastico è ormai iniziato e l'Asilo Nido Gabelli, unico asilo nido comunale della nostra città, è ancora chiuso e versa in un inconcepibile stato di degrado e abbandono!!!
Allora ci permettiamo di suggerire a questa Amministrazione Comunale, ideatrice di fantasiose definizioni per indicare le linee programmatiche di alcuni Assessorati (Trasparenza, Futuro, Bellezza, Persona, Radici, Quotidiano), di istituire finalmente anche un Assessorato che meglio la caratterizzerebbe, quello alle Calende Greche, richiamando una scherzosa espressione degli antichi Romani per indicare il rinvio indefinito di un'impresa o di una promessa, alla luce anche delle recenti dichiarazioni dell'Assessore al ramo su altre questioni, secondo il quale "tre anni e mezzo sono davvero pochi per programmare, progettare e realizzare".
Diamo atto della costante, continua e quotidiana ricerca di dare risposte ai cittadini con nuove progettazioni ma, nella circostanza, si tratta semplicemente di RIAPRIRE (dopo 4 anni) una struttura già esistente e passare finalmente dalle parole ai fatti".