“Autorevoli sconosciuti” presentano le loro "Luci dell’impero"

Un libro di racconti brevi, presentato all’Auditorium “M. Palumbo” del Liceo Scientifico "Nuzzi", il 21 dicembre dalle ore 18:30

domenica 17 dicembre 2017
Un gruppo di studenti volenterosi e animati dalla voglia di mettersi in gioco. Un prof mezzo matto che non ha ancora perso il gusto di sognare. Un quadernone a testa, penne, banchi in cerchio, in un'aula blu…

Sono questi gli elementi distintivi di alcuni "autorevoli sconosciuti" che si sono fermati per mesi, un pomeriggio a settimana, nella loro scuola, per riscoprire insieme il piacere di raccontare e scrivere storie, per apprendere e sperimentare qualche suggerimento tecnico, ma soprattutto per condividere un desiderio inconfessato e inconfessabile: diventare un giorno degli scrittori.
Beh, quel giorno è arrivato: perché non c'è bisogno di essere vip per amare la scrittura. Non bisogna pensare di essere degli "arrivati" per decidere di partire. E magari approdare ad una pubblicazione.

Ci vuole passione. Tutto qui. E determinazione, costanza, fatica, tenacia: le stesse che hanno messo a segno ciascuno degli autori i cui racconti trovati raccolti in questa per nulla pretenziosa silloge.
Una parola sul titolo e sull'immagine di copertina. Con ispirazione dal capolavoro di Magritte, ma con una doppia licenza: da un lato, in ogni racconto, c'è almeno un passaggio in cui si cita la casa sul lago e il lampione che la illumina, ed è questo il labile trait-d'union dato prima di lasciare libero sfogo alla fantasia di ognuno; d'altro canto, "L'impero delle luci", questo il nome del quadro di Magritte, è diventato "le luci dell'impero". Si tratta di luci flebili che, coi loro racconti, si fanno spazio nell'impero del mondo.

Sono però luci, come nelle parole che seguono.
Nico: «Chiediamo luce per vivere, ma chiudiamo gli occhi per sognare».
Claudia V.: «Lo scrittore è colui che porta luce nel buio dell'ignoranza».
Antonella: «Un libro si scrive nell'ombra e si legge alla luce del sole».
Diana: «Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona».
Elena: «Scrivendo, ho potuto non solo sguinzagliare le mie idee, ma anche imparare ad ammaestrarle».
Adriana: «Scrivere è sognare, sogni su carta per volare tra le parole».
Giulia: «Scrivere per vivere. Scrivere per costruire mondi in cui essere vivi».
Claudia M.: «La scrittura non è un puro atto motorio, ma il trasferire le parole dettate dall'anima».
Gianluca: «La scrittura è un momento di luce nel percorso buio della vita».
Andrea: «Per me scrivere è stato far luce sulla memoria…».
Linda: «L'aula blu è stata la nostra rivoluzione scolastica, il luogo in cui noi, "autorevoli sconosciuti", ci siamo sentiti liberi, primitivi, tra pari, non giudicati. Abbiamo scritto un libro, senza chiedere il permesso».