Aumento ticket d'accesso al mercato ortofrutticolo di Andria, la protesta di Unimpresa Bat

"Non si possono pagare millecinquecento euro l'anno per entrare al mercato"

lunedì 20 maggio 2019
"L'aumento del ticket di accesso al mercato generale ortofrutticolo lo si vorrebbe far passare quasi come un provvedimento partorito il venerdì nero di maggio ma non è così. Infatti questo aumento rientra tra i tanti previsti dal Piano di Riequilibrio Finanziario che l'Amministrazione comunale uscente non ha mai neppure sottoposto né alla consultazione né tantomeno al confronto con le Parti Sociali e con le Consulte, privandosi, per arroganza e prepotenza, di consigli utili che avrebbero potuto portare alla soluzione anche di questo problema".

E' il primo commento che Unimpresa Bat, per mezzo del proprio presidente Savino Montaruli, rende noto all'indomani dell'applicazione dell'aumento delle tariffe, approvate nella delibera di giunta del novembre 2018. Ma già all'epoca sottolinea Montaruli era stato lanciato il grido d'allarme, rimasto inascoltato: "Ora la realtà è cruda ed amara e dai silenzi che si registrano sul "caso" pare che siano in molti, in queste ore, a fare il mea culpa ma non servirà a molto".

Ed Unimpresa Bat prosegue: "anche in questo caso la gestione di una vicenda tanto delicata è stata approssimativa e infantile. I provvedimenti che avrebbero dovuto essere assunti per riparare al danno ed alleviare il peso che oggi grava sui cinquecento ed oltre operatori con partita iva, la maggior parte dei quali fruttivendoli a sede fissa ed ambulanti, che accedono ogni giorno al mercato generale ortofrutticolo per gli approvvigionamenti, sono stati ingiustificatamente e colpevolmente ritardati".

Il Presidente Savino Montaruli ha aggiunto: "Come Unimpresa Bat, come A.C.A.B. da anni chiediamo che venga soppresso quel balzello che non ha senso, anche perché trattasi di accesso ad una struttura fatiscente e in fortissimo degrado quindi che non merita neppure un centesimo di euro. Ora il Commissario Prefettizio sarà da noi chiamato non solo a dare risposte ma anche ad accertare le responsabilità di eventuali provvedimenti promessi e mai assunti e a dare rassicurazioni che gli importi arretrati, da gennaio a maggio, non vengano richiesti ai fruttivendoli andriesi che hanno avuto accesso al Mercato con le vecchie tariffe aumentate solo a maggio, che altre situazioni, come quella dell'esenzione totale della Tosap per gli Ambulanti del mercato non presentino altre sorprese sottaciute o tenute opportunisticamente celate se non occultate. Intanto i poveri esercenti pagheranno ben 6 euro a fronte dei precedenti 2,50, arrivando a pagare anche fino a 10 euro, a fronte dei precedenti 3,50 per gli autoarticolati.
Cosa potrebbe significare tutto questo? Un abbandono generalizzato della struttura con ulteriori costi per gli spostamenti in altri Mercati; l'aumento dei prezzi di vendita al consumo dei prodotti quindi danni per i consumatori andriesi oppure, cosa molto probabile, un altro grosso conflitto sociale che potrebbe avere risvolti molto ma molto imprevedibili visto che quel balzello si unisce all'aumento della tassa rifiuti ed ad una condizione di generale regresso che ha portato sull'orlo della disperazione le piccole imprese della città di Andria", ha quindi concluso Montaruli.
tabella delle nuove tariffe