Attivazione dei servizi mensa ed erogazione dei buoni pasto per i dipendenti delle Asl pugliesi
Di Bari (M5S): "Chiederemo report per capire applicazione del contratto in ogni Asl”
lunedì 8 aprile 2024
17.31
"L'applicazione uniforme in tutte le Asl regionali della fruizione del servizio mensa e delle modalità di erogazione dei buoni pasto è un tema che stiamo attenzionando dalla scorsa legislatura, tanto da aver fatto approvare una mozione per chiedere alla Regione Puglia di vigilare affinché in tutte le Aziende sanitarie locali fosse rispettato quanto previsto dal contratto collettivo nazionale. A distanza di quattro anni vogliamo capire quale sia la situazione, per questo invieremo alle Asl una nota per chiedere report aggiornati". Lo dichiara la consigliera del M5S e delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari, prima firmataria della mozione approvata nel 2020.
Nella mozione era fatto esplicito richiamo alla contrattazione collettiva nazionale che stabilisce che le aziende siano tenute a istituire i servizi mensa o ad assicurare il pasto con modalità sostitutive; che l'organizzazione del servizio sia demandata all'autonomia gestionale aziendale, restando ferma la competenza del CCNL nel regolamentare il diritto alla mensa per i lavoratori ed infine, che abbiano diritto alla mensa tutti i dipendenti (in relazione alla particolare articolazione dell'orario di lavoro) purché siano presenti in servizio.
"La mozione - continua Di Bari - si era resa necessaria perché nel tempo si erano verificate evidenti disparità di trattamento nelle diverse ASL pugliesi, in quanto l'erogazione dei buoni pasto era stata prevista ed attuata solo per i dipendenti della Asl di Bari, peraltro al termine di un lungo contenzioso concluso dalla Regione con una transazione di 15 milioni di euro. Ora vogliamo capire se e come i direttori generali abbiano proceduto ad assicurare l'attivazione del servizio mensa e/o l'erogazione dei buoni pasto e verificare la corretta applicazione di un principio di diritto sancito dalla contrattazione collettiva di riferimento. Una volta letti i dati e avuto il quadro dettagliato nelle diverse province, capiremo come procedere".
Nella mozione era fatto esplicito richiamo alla contrattazione collettiva nazionale che stabilisce che le aziende siano tenute a istituire i servizi mensa o ad assicurare il pasto con modalità sostitutive; che l'organizzazione del servizio sia demandata all'autonomia gestionale aziendale, restando ferma la competenza del CCNL nel regolamentare il diritto alla mensa per i lavoratori ed infine, che abbiano diritto alla mensa tutti i dipendenti (in relazione alla particolare articolazione dell'orario di lavoro) purché siano presenti in servizio.
"La mozione - continua Di Bari - si era resa necessaria perché nel tempo si erano verificate evidenti disparità di trattamento nelle diverse ASL pugliesi, in quanto l'erogazione dei buoni pasto era stata prevista ed attuata solo per i dipendenti della Asl di Bari, peraltro al termine di un lungo contenzioso concluso dalla Regione con una transazione di 15 milioni di euro. Ora vogliamo capire se e come i direttori generali abbiano proceduto ad assicurare l'attivazione del servizio mensa e/o l'erogazione dei buoni pasto e verificare la corretta applicazione di un principio di diritto sancito dalla contrattazione collettiva di riferimento. Una volta letti i dati e avuto il quadro dettagliato nelle diverse province, capiremo come procedere".