Associazione culturale “PuntoIt”: “Una rosa per Norma Cossetto”
Richiesta d' intitolazione di una via cittadina o di un altro luogo di interesse pubblico alla memoria della giovane martire istriana
mercoledì 4 ottobre 2023
5.22
Ricorre quest'anno l'80° anniversario del martirio di Norma Cossetto. Nella notte tra il 4 e il 5 Ottobre 1943, la giovane laureanda istriana (Medaglia d'Oro al Merito Civile) veniva sequestrata, seviziata e violentata a lungo dai suoi carcerieri, i partigiani jugoslavi titini, e poi barbaramente gettata in una foiba. Come ogni anno, l'associazione culturale "PuntoIt" e la delegazione andriese del Comitato 10 Febbraio si fanno promotori della campagna nazionale "Una Rosa per Norma", quest'anno organizzata in ben 350 città italiane, con manifestazioni anche all'estero.
Nella giornata di domani, giovedì 5 ottobre, alle ore 16:00, la celebrazione presso il cippo commemorativo delle Foibe, all'interno del parco del Monumento dei Caduti: tra letture, raccoglimento e la simbolica deposizione di un mazzo di rose: «Commemorare Norma Cossetto - sottolinea il Presidente di "Puntoit", il dottor Benedetto Inchingolo-, come tante altre vittime di soprusi e violenze, ha lo scopo di preservare la memoria storica di una comunità, sia essa nazionale o locale. Anche per la nostra comunità andriese, "ricordare" rappresenta il primo passo per costruire un futuro fondato sulla consapevolezza della storia e dell'identità di un popolo.
Al fine di ricucire antiche ferite ideologiche e culturali, che hanno visto opposti tanti cittadini italiani, crediamo fortemente su una memoria collettiva concorde e per questo motivo cogliamo l'occasione per ribadire la nostra richiesta dell'intitolazione di una via cittadina o di un altro luogo di interesse pubblico alla memoria di Norma Cossetto, innocente vittima dell'eccidio delle Foibe. L'intitolazione alla memoria di una giovane donna trucidata nell'ambito di una sistematica azione di pulizia etnica, ad opera delle forze comuniste titine al termine del secondo conflitto mondiale, andrebbe nella direzione di recuperare una memoria storica per tanto tempo dimenticata, dimostrando la maturità della comunità cittadina, nel cercare di promuovere un clima di pace sociale e culturale, nonché di riaffermazione dell'importanza della verità storica, strumento essenziale per le giovani generazioni al fine di maturare una propria coscienza critica. Risulta evidente la valenza pedagogica di tale richiesta: rendere omaggio ad una giovane vittima di intolleranza e odio etnico, metafora della celebrazione di tutte le vittime innocenti di guerre e conflitti e delle donne ancora oggi vittime di soprusi in contesti di guerra».
Nella giornata di domani, giovedì 5 ottobre, alle ore 16:00, la celebrazione presso il cippo commemorativo delle Foibe, all'interno del parco del Monumento dei Caduti: tra letture, raccoglimento e la simbolica deposizione di un mazzo di rose: «Commemorare Norma Cossetto - sottolinea il Presidente di "Puntoit", il dottor Benedetto Inchingolo-, come tante altre vittime di soprusi e violenze, ha lo scopo di preservare la memoria storica di una comunità, sia essa nazionale o locale. Anche per la nostra comunità andriese, "ricordare" rappresenta il primo passo per costruire un futuro fondato sulla consapevolezza della storia e dell'identità di un popolo.
Al fine di ricucire antiche ferite ideologiche e culturali, che hanno visto opposti tanti cittadini italiani, crediamo fortemente su una memoria collettiva concorde e per questo motivo cogliamo l'occasione per ribadire la nostra richiesta dell'intitolazione di una via cittadina o di un altro luogo di interesse pubblico alla memoria di Norma Cossetto, innocente vittima dell'eccidio delle Foibe. L'intitolazione alla memoria di una giovane donna trucidata nell'ambito di una sistematica azione di pulizia etnica, ad opera delle forze comuniste titine al termine del secondo conflitto mondiale, andrebbe nella direzione di recuperare una memoria storica per tanto tempo dimenticata, dimostrando la maturità della comunità cittadina, nel cercare di promuovere un clima di pace sociale e culturale, nonché di riaffermazione dell'importanza della verità storica, strumento essenziale per le giovani generazioni al fine di maturare una propria coscienza critica. Risulta evidente la valenza pedagogica di tale richiesta: rendere omaggio ad una giovane vittima di intolleranza e odio etnico, metafora della celebrazione di tutte le vittime innocenti di guerre e conflitti e delle donne ancora oggi vittime di soprusi in contesti di guerra».