Assembramenti nella Fase 2, medici e infermieri chiedono il rispetto delle leggi
Delvecchio e Papagni: "Servono più controlli per non vanificare gli sforzi fatti"
giovedì 7 maggio 2020
12.58
Una richiesta tanto esplicita quanto chiara. A formularla gli ordini provinciali dei medici e degli infermieri. Due «categorie» di lavoratori sovra esposte a tanti rischi in questo tempo di coronavirus.
A mettere nero su bianco, indirizzando una lettera al prefetto Maurizio Valiante, al presidente della Provincia Bernardo Lodispoto e a tutti i sindaci della Sesta Provincia, Benedetto Delvecchio come presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani e Giuseppe Papagni presidente dell' Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Barletta Andria Trani.
In premessa di comunicazione scrivono: «Considerata la situazione epidemica relativa al Covid19 che allo stato attuale rimane una emergenza sanitaria per il Paese e per il nostro territorio provinciale» e «preso atto che il Dpcm del 26 Aprile 2020 , in tema di contenimento e di gestione epidemiologica da Covid19 che regolamenta la ripresa delle attività sociali ed economiche con particolare richiamo alla adozione di misure di prevenzione del contagio e all'utilizzo dei mezzi di protezione individuali per ridurre la diffusione del virus, ribadisce lo stato di allerta sanitaria».
«Visti il verificarsi di gravi episodi di mancata ottemperanza alle norme comportamentali in vigore con assembramenti di cittadini specie nei pressi di mercati ed esercizi commerciali aperti nonché in occasione di manifestazioni pubbliche alla presenza di rappresentanti politici e forze dell'ordine e che rischiano pericolosamente di vanificare i sacrifici compiuti dalla maggioranza dei cittadini per garantire la salute pubblica - proseguono Delvecchio e Papagni -. e considerato che con l'approssimarsi della stagione estiva devono prevedersi ricorrenze festive, cerimonie e ogni qualsivoglia occasione di maggiore socializzazione e ritenuto che un ulteriore rischio di aumento del contagio deriva dal presumibile rientro di cittadini fuori regione e in considerazione dello sforzo».
I presidenti chiedono: «che venga mantenuta alta la vigilanza nell'assicurare il rispetto delle leggi vigenti in tema di emergenza Covid19, adottata la obbligatorietà di indossare le mascherine anti-droplet nei luoghi chiusi e nei luoghi dove non è possibile mantenere il distanziamento sociale e vengano usati tutti i mezzi di pubblicità possibili per invitare la popolazione al rispetto delle norme per usufruire delle strutture sanitarie con particolare riferimento ai criteri di stretta necessità, prenotazione e contingentamento delle visite».
A mettere nero su bianco, indirizzando una lettera al prefetto Maurizio Valiante, al presidente della Provincia Bernardo Lodispoto e a tutti i sindaci della Sesta Provincia, Benedetto Delvecchio come presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani e Giuseppe Papagni presidente dell' Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Barletta Andria Trani.
In premessa di comunicazione scrivono: «Considerata la situazione epidemica relativa al Covid19 che allo stato attuale rimane una emergenza sanitaria per il Paese e per il nostro territorio provinciale» e «preso atto che il Dpcm del 26 Aprile 2020 , in tema di contenimento e di gestione epidemiologica da Covid19 che regolamenta la ripresa delle attività sociali ed economiche con particolare richiamo alla adozione di misure di prevenzione del contagio e all'utilizzo dei mezzi di protezione individuali per ridurre la diffusione del virus, ribadisce lo stato di allerta sanitaria».
«Visti il verificarsi di gravi episodi di mancata ottemperanza alle norme comportamentali in vigore con assembramenti di cittadini specie nei pressi di mercati ed esercizi commerciali aperti nonché in occasione di manifestazioni pubbliche alla presenza di rappresentanti politici e forze dell'ordine e che rischiano pericolosamente di vanificare i sacrifici compiuti dalla maggioranza dei cittadini per garantire la salute pubblica - proseguono Delvecchio e Papagni -. e considerato che con l'approssimarsi della stagione estiva devono prevedersi ricorrenze festive, cerimonie e ogni qualsivoglia occasione di maggiore socializzazione e ritenuto che un ulteriore rischio di aumento del contagio deriva dal presumibile rientro di cittadini fuori regione e in considerazione dello sforzo».
I presidenti chiedono: «che venga mantenuta alta la vigilanza nell'assicurare il rispetto delle leggi vigenti in tema di emergenza Covid19, adottata la obbligatorietà di indossare le mascherine anti-droplet nei luoghi chiusi e nei luoghi dove non è possibile mantenere il distanziamento sociale e vengano usati tutti i mezzi di pubblicità possibili per invitare la popolazione al rispetto delle norme per usufruire delle strutture sanitarie con particolare riferimento ai criteri di stretta necessità, prenotazione e contingentamento delle visite».