Ass. Onda d’Urto: incontro per informare i cittadini sui rischi dei campi elettromagnetici
Grande partecipazione dei cittadini all’incontro svoltosi ieri sera, presso l’auditorium della chiesa di San Riccardo
sabato 19 ottobre 2019
14.28
Numerosi cittadini ieri sera, venerdì 18 ottobre, hanno partecipato all'incontro organizzato dall'Associazione "Onda d'Urto – Uniti contro il Cancro Onlus", svoltosi presso l'auditorium della Chiesa di San Riccardo, sita nel quartiere di San Valentino.
La tematica affrontata durante il convegno, riguardava i rischi dei campi elettromagnetici, colpevole di cagionare problemi alla salute dei cittadini e all'intero territorio. A tal fine, il responsabile scientifico dell'indagine circa le cause dei tumori infantili Tony Tragno, il dott. Dino Leonetti e il dott. Tommaso Di Renzo, nonchè fondatori dell'Associazione Onda d'Urto, hanno voluto divulgare informazioni utili e volte a perfezionare stili di vita capaci di prevenire le malattie oncologiche e migliorare il benessere psico-fisico dell'individuo.
Ad introdurre l'incontro, è intervenuto Don Michelangelo Tondolo, parroco della suddetta Parrocchia, che partendo da una sua personale esperienza, così spiega:" i rischi dei campi elettromagnetici è un argomento molto delicato ed io ho avuto modo di parlare di questo con l'Associazione Onda d'Urto, proprio qualche mese fa. A maggio, poi, venne da me un rappresentante di un operatore telefonico che mi propose di montare un'antenna telefonica nel mio oratorio, in cambio avrei ricevuto 8.000/12.000 euro l'anno. Dopo essermi consultato con il consiglio pastorale, abbiamo deciso di rinunciare a questa offerta, proprio per la tutela dei bambini e del territorio circostante. Inoltre, sono venuto a conoscenza che in seguito, anche, alcuni condomini sono stati contattati dallo stesso rappresentante, che hanno fin da subito declinato la stessa offerta. Partiamo dal presupposto che ogni privato è libero di fare quello che vuole. L'incontro di stasera non è un voler sollecitare i cittadini ad evitare di accettare tali proposte e né tanto meno siamo contro la tecnologia. Si tratta, semplicemente, di cambiare qualche atteggiamento o abitudine e di conoscere qualcosa in più affinché non abbiamo il terrore ma la consapevolezza di come poter comportarci o agire dinanzi a tali situazioni".
In seguito, il Presidente dell'Associazione Onda d'Urto, Tony Tragno ha mostrato ai partecipanti e tramite la proiezione di alcune immagini le cause principali dell'insorgenza dei tumori tra i cittadini oltre che definire il concetto stesso di elettromagnetismo.
La parola, poi, è passata a Dino Leonetti, medico di famiglia ed oncologo, che interagendo direttamente con il pubblico, ha risposto alle tante domande dei cittadini, curiosi di saperne di più su questo annoso problema. Durante il confronto, si è sottolineato la possibilità di mettere in campo delle soluzioni diverse, per evitare la diffusione di fonti elettro inquinanti come l'utilizzo di un solo ripetitore oppure applicare una tecnologia roaming da installare nei punti strategici della città, soddisfacendo così i vari gestori.
"Purtroppo dinanzi a tale indicazioni, già presentate in passato, l'amministrazione comunale continua ad assumere un atteggiamento di totale indifferenza così come dinanzi alla possibilità di montare antenne in luoghi sensibili come scuole, oratori oppure ospedali" - sottolinea il dott. Leonetti - Le industrie pensano ai propri affari. Invece, io penso che sia opportuno assumere un atteggiamento di convivenza pacifica, cercando di non farci del male. I nostri incontri mirano a farci capire come questa tecnologia andrebbe usata, cercando al contempo di non metterla nelle mani dei bambini. La nostra logica per la tutela della salute consiste nel conoscere, studiare e denunciare tali realtà".
Infine, a suggellare l'incontro, è stato il dott. Di Renzo:" noi siamo qui, non per allarmare ma semplicemente per informare. Stiamo cercando di capire perché ci sono tanti ammalati di cancro ad Andria e perché soprattutto tanti bambini di questa provincia e non sono io che lo affermo, ma il registro tumori, si ammalano. Infatti, c'è una incidenza di tumori infantili superiore all'intera regione e addirittura superiore alla media nazionale. Da qui, l'esigenza di capire che cosa c'è di evitabile e in quale aspetto noi possiamo intervenire. Pertanto è partito il progetto di intervistare i genitori dei bambini che hanno avuto problemi di salute e quest'estate abbiamo anche chiesto l'adesione dei pediatri, i quali hanno ci hanno assicurato la loro collaborazione. Abbiamo incaricato, nel frattempo, dei colleghi giovani di ricercare, tumore per tumore, le cause conosciute a livello internazionale. Incroceremo con questi dati, quelli che abbiamo ricavato dalle interviste. Alla fine di tale progetto, scriveremo un report che lo daremo al sindaco che è anche il responsabile della nostra salute e al direttore dell'AslBat. Nel caso non dovessimo ricevere alcun riscontro, noi come Onda d'Urto, ci proponiamo di preparare un fascicolo che verrà consegnato alla magistratura. Questo è il nostro scopo. Stiamo lavorando, stiamo a metà del nostro percorso. Vi volevamo informare perché è giusto dal momento che chi ci finanzia e chi ci sostiene siete voi cittadini ed è corretto presentarvi il punto della nostra situazione".
Pertanto, ancora una volta si è svolto un incontro importante, rivolto in modo particolare ai cittadini più giovani e con l'intento di diffondere adeguate conoscenze per la salvaguardia della propria e altrui salute, accrescendo, nello stesso tempo, la sensibilità sociale verso le problematiche inerenti questi argomenti.
La tematica affrontata durante il convegno, riguardava i rischi dei campi elettromagnetici, colpevole di cagionare problemi alla salute dei cittadini e all'intero territorio. A tal fine, il responsabile scientifico dell'indagine circa le cause dei tumori infantili Tony Tragno, il dott. Dino Leonetti e il dott. Tommaso Di Renzo, nonchè fondatori dell'Associazione Onda d'Urto, hanno voluto divulgare informazioni utili e volte a perfezionare stili di vita capaci di prevenire le malattie oncologiche e migliorare il benessere psico-fisico dell'individuo.
Ad introdurre l'incontro, è intervenuto Don Michelangelo Tondolo, parroco della suddetta Parrocchia, che partendo da una sua personale esperienza, così spiega:" i rischi dei campi elettromagnetici è un argomento molto delicato ed io ho avuto modo di parlare di questo con l'Associazione Onda d'Urto, proprio qualche mese fa. A maggio, poi, venne da me un rappresentante di un operatore telefonico che mi propose di montare un'antenna telefonica nel mio oratorio, in cambio avrei ricevuto 8.000/12.000 euro l'anno. Dopo essermi consultato con il consiglio pastorale, abbiamo deciso di rinunciare a questa offerta, proprio per la tutela dei bambini e del territorio circostante. Inoltre, sono venuto a conoscenza che in seguito, anche, alcuni condomini sono stati contattati dallo stesso rappresentante, che hanno fin da subito declinato la stessa offerta. Partiamo dal presupposto che ogni privato è libero di fare quello che vuole. L'incontro di stasera non è un voler sollecitare i cittadini ad evitare di accettare tali proposte e né tanto meno siamo contro la tecnologia. Si tratta, semplicemente, di cambiare qualche atteggiamento o abitudine e di conoscere qualcosa in più affinché non abbiamo il terrore ma la consapevolezza di come poter comportarci o agire dinanzi a tali situazioni".
In seguito, il Presidente dell'Associazione Onda d'Urto, Tony Tragno ha mostrato ai partecipanti e tramite la proiezione di alcune immagini le cause principali dell'insorgenza dei tumori tra i cittadini oltre che definire il concetto stesso di elettromagnetismo.
La parola, poi, è passata a Dino Leonetti, medico di famiglia ed oncologo, che interagendo direttamente con il pubblico, ha risposto alle tante domande dei cittadini, curiosi di saperne di più su questo annoso problema. Durante il confronto, si è sottolineato la possibilità di mettere in campo delle soluzioni diverse, per evitare la diffusione di fonti elettro inquinanti come l'utilizzo di un solo ripetitore oppure applicare una tecnologia roaming da installare nei punti strategici della città, soddisfacendo così i vari gestori.
"Purtroppo dinanzi a tale indicazioni, già presentate in passato, l'amministrazione comunale continua ad assumere un atteggiamento di totale indifferenza così come dinanzi alla possibilità di montare antenne in luoghi sensibili come scuole, oratori oppure ospedali" - sottolinea il dott. Leonetti - Le industrie pensano ai propri affari. Invece, io penso che sia opportuno assumere un atteggiamento di convivenza pacifica, cercando di non farci del male. I nostri incontri mirano a farci capire come questa tecnologia andrebbe usata, cercando al contempo di non metterla nelle mani dei bambini. La nostra logica per la tutela della salute consiste nel conoscere, studiare e denunciare tali realtà".
Infine, a suggellare l'incontro, è stato il dott. Di Renzo:" noi siamo qui, non per allarmare ma semplicemente per informare. Stiamo cercando di capire perché ci sono tanti ammalati di cancro ad Andria e perché soprattutto tanti bambini di questa provincia e non sono io che lo affermo, ma il registro tumori, si ammalano. Infatti, c'è una incidenza di tumori infantili superiore all'intera regione e addirittura superiore alla media nazionale. Da qui, l'esigenza di capire che cosa c'è di evitabile e in quale aspetto noi possiamo intervenire. Pertanto è partito il progetto di intervistare i genitori dei bambini che hanno avuto problemi di salute e quest'estate abbiamo anche chiesto l'adesione dei pediatri, i quali hanno ci hanno assicurato la loro collaborazione. Abbiamo incaricato, nel frattempo, dei colleghi giovani di ricercare, tumore per tumore, le cause conosciute a livello internazionale. Incroceremo con questi dati, quelli che abbiamo ricavato dalle interviste. Alla fine di tale progetto, scriveremo un report che lo daremo al sindaco che è anche il responsabile della nostra salute e al direttore dell'AslBat. Nel caso non dovessimo ricevere alcun riscontro, noi come Onda d'Urto, ci proponiamo di preparare un fascicolo che verrà consegnato alla magistratura. Questo è il nostro scopo. Stiamo lavorando, stiamo a metà del nostro percorso. Vi volevamo informare perché è giusto dal momento che chi ci finanzia e chi ci sostiene siete voi cittadini ed è corretto presentarvi il punto della nostra situazione".
Pertanto, ancora una volta si è svolto un incontro importante, rivolto in modo particolare ai cittadini più giovani e con l'intento di diffondere adeguate conoscenze per la salvaguardia della propria e altrui salute, accrescendo, nello stesso tempo, la sensibilità sociale verso le problematiche inerenti questi argomenti.