Ass. Grumo su Palazzo Ducale: «Concluso per fine anno il I stralcio»
Purtroppo ancora nulla all'orizzonte per l'ultimazione dell'intero progetto
lunedì 5 dicembre 2016
Un'opera quasi faraonica quella del restauro del Palazzo Ducale di Andria, un progetto dal costo globale poco superiore ai 9 milioni di euro, che muove i suoi primi passi a partire dal 2009, anno in cui la Civica amministrazione decise di dividere in stralci il lavoro e ottenne fondi pari a 1 milione, provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Approvato il progetto esecutivo nel gennaio 2012, al via i lavori nel mese di ottobre. Nell'agosto 2015 giunge l'approvazione da parte della giunta comunale delle nuove linee guida per la conclusione del I stralcio dei lavori. Ma tra problemi di bilancio e varianti tecniche, fu richiesta una proroga della fine dei lavori, inizialmente prevista per giugno 2015, al mese di dicembre 2015.
Questo un breve resoconto della vicenda, che giunge finalmente alla (quasi) conclusione del suo I stralcio. «I lavori sono stati ultimati e rispettano il crono-programma e il progetto esecutivo»¸ afferma l'assessore al patrimonio, Gianluca Grumo, che così continua: «La direzione dei lavori sta approntando lo stato finale per la conclusione del collaudo; attendiamo dal genio civile le ultime indicazioni. A fine anno l'opera sarà terminata».
Si è trattato di opere strutturali che, come dettagliatamente espresso nello stralcio n° 1 del progetto esecutivo, consistono principalmente in: consolidamento del terreno fondale, rafforzamento (o realizzazione) di architravi, risarcitura di lesioni varie, cerchiatura con profili metallici dei vani finestra. Questi lavori riguardano il piano terra, piano ammezzato e I piano; mentre, per il piano della copertura, gli interventi sono mirati soprattutto a risolvere il pessimo stato di degrado derivante dalle infiltrazioni meteoriche. A questo, si aggiunge la creazione a piano terra di un bagno fruibile dal pubblico.
«L'obiettivo prossimo - afferma l'assessore alla cultura, Luigi Del Giudice - è quello di riaprire la corte interna e le stalle per farne sede di mostre, convegni, spettacoli teatrali e, non di meno, domus della Fiera d'Aprile. Ma la ristrutturazione del Palazzo Ducale in toto è un'opera faraonica e il Comune non può portarlo a compimento con le proprie finanze». L'assessore Grumo conclude: «Al momento mancano i fondi per procedere col II stralcio, ma il nostro assessorato è sempre attivo nell'intercettazione di bandi».
Questo un breve resoconto della vicenda, che giunge finalmente alla (quasi) conclusione del suo I stralcio. «I lavori sono stati ultimati e rispettano il crono-programma e il progetto esecutivo»¸ afferma l'assessore al patrimonio, Gianluca Grumo, che così continua: «La direzione dei lavori sta approntando lo stato finale per la conclusione del collaudo; attendiamo dal genio civile le ultime indicazioni. A fine anno l'opera sarà terminata».
Si è trattato di opere strutturali che, come dettagliatamente espresso nello stralcio n° 1 del progetto esecutivo, consistono principalmente in: consolidamento del terreno fondale, rafforzamento (o realizzazione) di architravi, risarcitura di lesioni varie, cerchiatura con profili metallici dei vani finestra. Questi lavori riguardano il piano terra, piano ammezzato e I piano; mentre, per il piano della copertura, gli interventi sono mirati soprattutto a risolvere il pessimo stato di degrado derivante dalle infiltrazioni meteoriche. A questo, si aggiunge la creazione a piano terra di un bagno fruibile dal pubblico.
«L'obiettivo prossimo - afferma l'assessore alla cultura, Luigi Del Giudice - è quello di riaprire la corte interna e le stalle per farne sede di mostre, convegni, spettacoli teatrali e, non di meno, domus della Fiera d'Aprile. Ma la ristrutturazione del Palazzo Ducale in toto è un'opera faraonica e il Comune non può portarlo a compimento con le proprie finanze». L'assessore Grumo conclude: «Al momento mancano i fondi per procedere col II stralcio, ma il nostro assessorato è sempre attivo nell'intercettazione di bandi».