Asl e Sindacati a FederFarma: «Fermate la sospensione per 60 giorni»

L'incontro urgente nel pomeriggio di ieri: entro una settimana il progetto sperimentale

martedì 4 marzo 2014 14.44
A cura di Stefano Massaro
Alla fine il coro è unanime: fermare la sospensione per altri 60 giorni. La richiesta diretta a FederFarma della BAT, arriva dopo l'incontro tra le Segreterie Comunali di Cgil, Cisl e Uil e con le leghe dei pensionati di Andria Lega Spi Cgil, Lega Fnp Cisl e la Direzione Generale della ASL Bt. Alla base dell'incontro urgente richiesto dai sindacati, la sospensione del servizio di prenotazione di esami e visite sanitarie dopo dieci anni nelle 98 farmacie convenzionate del territorio della Provincia di Barletta Andria Trani (Articolo 1 marzo AndriaViva).

Il servizio gratuito, sospeso dallo scorso 1 marzo, vede in prima linea l'associazione di categoria FederFarma che dopo lungo tempo ha deciso per lo stop per via della mole di lavoro nelle farmacie stesse per le prenotazioni. Durante l'incontro, Giovanni Gorgoni Direttore Generale della Asl Bt, ha proposto una analisi della normativa di riferimento e ha ricordato quanto già discusso con i vertici di FederFarma: in particolare nell'ultima nota del 27 febbraio (12247/01-12) la Direzione ha chiesto la sospensione di 60 giorni della decisione di bloccare il servizio di prenotazione. Le sigle sindacali, congiuntamente, rilevato il disagio a cui i cittadini stanno già andando incontro a seguito della sospensione del servizio, concordano nella richiesta della ASL a FederFarma di concedere una proroga all'azienda sanitaria, durante i quali sarà elaborato il progetto alternativo per l'erogazione del servizio. La Direzione della Asl, poi, si è impegnata entro una settimana a formulare il progetto di sperimentazione gestionale da presentare all'autorizzazione della Regione Puglia.

Nel frattempo i Centri Unici di Prenotazione, i CUP, sono stati presi d'assalto a partire da ieri, lunedì mattina. Moltissimi i disagi segnalatici dai nostri lettori che approfondiremo nei prossimi giorni. Code lunghissime e difficoltà di prenotazione, alla base delle tante rimostranze.