Asl BT e Regione Puglia accordo da 60 milioni per tecnologia e strutture
Finanziamenti europei su Fondi POR: ad Andria un centro polifunzionale
mercoledì 10 giugno 2015
13.28
Una nuova struttura sanitaria polifunzionale nella città di Andria, una nuova Tac oltre ad una seconda sala per interventistica nel reparto di cardiologia, un nuovo apparecchio per eseguire trattamenti chirurgici non invasivi guidati da risonanza magnetica. Non un libro dei sogni ma gli interventi per la Città di Andria ed in particolare per l'Ospedale "Bonomo" di Andria, contenuti nel protocollo d'intesa firmato tra la Asl BT e l'assessorato alle politiche della salute della Regione Puglia per investimenti sul territorio della BAT che ammontano a complessivi 60 milioni di euro di fondi europei POR 2014-2020. Investimenti tecnologici, acquisto di nuovi macchinari, adeguamento delle reti diagnostiche, potenziamento delle strutture, riqualificazione dei luoghi e realizzazione di nuovi poliambulatori per l'assistenza territoriale. Il tutto sulla base delle necessità individualizzate sul territorio.
Nello specifico per l'investimento economico in adeguamenti tecnologici la somma ammonta a circa 20 milioni di euro e prevede l'acquisto di due "Gammacamere" per l'unità operativa di Medicina Nucleare per l'acquisizione di immagini scintigrafiche, di 2 Tac a 16 Slice per gli ospedali di Canosa ed Andria oltre, come detto, alla realizzazione di una seconda sala per elettrofisiologia e interventistica cardiologica ad Andria. Nella BAT, poi, vi sarà anche la sostituzione delle apparecchiature radiologiche di Minervino Murge, Canosa, Spinazzola e San Ferdinando. Sono state inoltre previste la sostituzione di diverse apparecchiature diagnostiche per i servizi di Cardiologia, Ginecologia, Neurologia, Endoscopia digestiva, Otorinolaringoiatria, Oculistica, la centralizzazione e l'automazione dei magazzini della farmaceutica territoriale, la centralizzazione e l'automazione della preparazione dei farmaci antiblastici e del laboratorio di microbiologia. Il piano include anche l'adeguamento tecnologico della risonanza magnetica di Barletta e l'acquisto di una apparecchiatura per eseguire trattamenti chirurgici non invasivi con ultrasuoni, guidati da risonanza magnetica (MrgFus) per l'Ospedale di Andria.
Per l'investimento economico in adeguamenti strutturali, invece, il Protocollo d'intesa prevede l'ammontare di circa 40 milioni di euro. Innanzitutto vi sarà l'adeguamento alle norme antisismiche ed antincendio di tutte le strutture di assistenza territoriali presenti nei dieci comuni della Bat, e poi massima priorità per la realizzazione di una struttura sanitaria polifunzionale ad Andria, per un investimento previsto di 9 milioni di euro, che consentirà di avere un'unica sede per tutti i servizi al momento divisi sul territorio cittadino. Tra gli altri investimenti, poi, il recupero strutturale e la rifunzionalizzazione dell'Ospedale storico (ex convento dei Capuccini) di Spinazzola e diversi interventi di riqualificazione e adeguamento dei luoghi già sedi di servizi di assistenza territoriale. A Minervino, inoltre, è previsto il completamento di una parte dell'ex ospedale da destinare a servizi territoriali.
«Gli obiettivi che ci siamo prefissati con questo piano di investimenti sono il potenziamento dell'assistenza territoriale e l'incremento tecnologico necessario per migliorare la qualità delle prestazioni ospedaliere e territoriali – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – insieme con l'assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia abbiamo delineato un protocollo di intesa che mira al completamento del percorso di riconversione degli ospedali chiusi e che nello stesso tempo si pone come obiettivo la riorganizzazione dei servizi in spazi più idonei, più rispondenti alle esigenze dell'utenza e meno costosi per l'azienda. Questo protocollo di intesa per noi rappresenta un motivo di orgoglio e un impegno – continua Narracci – nel perseguimento di questi obiettivi sono impegnate tutte le aree aziendali che hanno contribuito a definire il piano di investimenti e a delineare le priorità e che lavoreranno alla realizzazione delle opere. Questo è un progetto ambizioso e innovativo che oggi ci permette di lanciare una sfida per il miglioramento costante dei servizi».
Nello specifico per l'investimento economico in adeguamenti tecnologici la somma ammonta a circa 20 milioni di euro e prevede l'acquisto di due "Gammacamere" per l'unità operativa di Medicina Nucleare per l'acquisizione di immagini scintigrafiche, di 2 Tac a 16 Slice per gli ospedali di Canosa ed Andria oltre, come detto, alla realizzazione di una seconda sala per elettrofisiologia e interventistica cardiologica ad Andria. Nella BAT, poi, vi sarà anche la sostituzione delle apparecchiature radiologiche di Minervino Murge, Canosa, Spinazzola e San Ferdinando. Sono state inoltre previste la sostituzione di diverse apparecchiature diagnostiche per i servizi di Cardiologia, Ginecologia, Neurologia, Endoscopia digestiva, Otorinolaringoiatria, Oculistica, la centralizzazione e l'automazione dei magazzini della farmaceutica territoriale, la centralizzazione e l'automazione della preparazione dei farmaci antiblastici e del laboratorio di microbiologia. Il piano include anche l'adeguamento tecnologico della risonanza magnetica di Barletta e l'acquisto di una apparecchiatura per eseguire trattamenti chirurgici non invasivi con ultrasuoni, guidati da risonanza magnetica (MrgFus) per l'Ospedale di Andria.
Per l'investimento economico in adeguamenti strutturali, invece, il Protocollo d'intesa prevede l'ammontare di circa 40 milioni di euro. Innanzitutto vi sarà l'adeguamento alle norme antisismiche ed antincendio di tutte le strutture di assistenza territoriali presenti nei dieci comuni della Bat, e poi massima priorità per la realizzazione di una struttura sanitaria polifunzionale ad Andria, per un investimento previsto di 9 milioni di euro, che consentirà di avere un'unica sede per tutti i servizi al momento divisi sul territorio cittadino. Tra gli altri investimenti, poi, il recupero strutturale e la rifunzionalizzazione dell'Ospedale storico (ex convento dei Capuccini) di Spinazzola e diversi interventi di riqualificazione e adeguamento dei luoghi già sedi di servizi di assistenza territoriale. A Minervino, inoltre, è previsto il completamento di una parte dell'ex ospedale da destinare a servizi territoriali.
«Gli obiettivi che ci siamo prefissati con questo piano di investimenti sono il potenziamento dell'assistenza territoriale e l'incremento tecnologico necessario per migliorare la qualità delle prestazioni ospedaliere e territoriali – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – insieme con l'assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia abbiamo delineato un protocollo di intesa che mira al completamento del percorso di riconversione degli ospedali chiusi e che nello stesso tempo si pone come obiettivo la riorganizzazione dei servizi in spazi più idonei, più rispondenti alle esigenze dell'utenza e meno costosi per l'azienda. Questo protocollo di intesa per noi rappresenta un motivo di orgoglio e un impegno – continua Narracci – nel perseguimento di questi obiettivi sono impegnate tutte le aree aziendali che hanno contribuito a definire il piano di investimenti e a delineare le priorità e che lavoreranno alla realizzazione delle opere. Questo è un progetto ambizioso e innovativo che oggi ci permette di lanciare una sfida per il miglioramento costante dei servizi».