Arriva Pedius, una App gratuita di comunicazione per le persone sorde
Il Comune di Andria primo nel mezzogiorno a dotarsi di questo strumento
martedì 20 ottobre 2015
09.11
Dare voce alle persone non udenti, ma più in generale dotare il Comune di Andria di uno strumento che permetta di rendere più facile e più immediato a chiunque la richiesta di aiuto in caso di emergenza e non solo. E' stato presentato nella sala consigliare, infatti, il nuovo sistema di comunicazioni "Pedius": «E' un'applicazione per smartphone che consente letteralmente di dare voce ad un sordo». Ha spiegato l'assessore all'innovazione tecnologica del Comune di Andria, Francesco Leonetti. «In particolare noi l'abbiamo adottata - ha proseguito - per favorire le comunicazioni verso la Polizia Municipale. Come Comune, abbiamo fatto una convenzione che permetterà agli utenti di Andria di utilizzare l'app in modo gratuito, perchè normalmente questo tipo di traffico viene tariffato».
Andria è il primo comune del mezzogiorno a dotarsi di questo software che, sostanzialmente, converte in voce le normali chat testuali favorendo l'utilizzo di questo sistema da parte dei non udenti ma anche di altre categorie: «Pedius nasce dalla storia di Gabriele - ha detto Lorenzo Di Ciaccio, inventore di Pedius, una start up finanziata anche da Telecom - Gabriele è un ragazzo sordo che ha fatto un incidente ed in quel momento non è riuscito a chiamare aiuto. A lui è stata fatta un'intervista in una nota trasmissione televisiva e dopo quella intervista ho pensato che io avrei avuto una soluzione a questo problema. Ho cominciato ad immaginare Pedius, poi ho visto che non c'era nulla di simile, ho lasciato il lavoro ed ora Pedius è un'azienda con 8 dipendenti».
Letteralmente, quindi, il convertitore agisce sul testo scritto in chiamata per sintetizzare con una voce artificiale il messaggio all'utente chiamato e viceversa trasforma la voce in testo per la persona non udente. E' possibile utilizzare il software di chiamate anche verso chi non ha la app o chi ha un telefono fisso. Sviluppi futuri che l'Assessore all'Innovazione Tecnologica inquadra in un più ampio ragionamento di inclusione sociale dato anche che questo progetto è stato realizzato in collaborazione con gli assessorati ai Servizi Sociali ed alla Polizia Municipale: «In questo modo sperimentiamo una prima azione di reale inclusione - ha detto Francesco Leonetti - Questo è un primo esempio di concretizzazione. Questo progetto non si limita solo ai non udenti, ma pensate anche a coloro i quali hanno subito interventi alle corde vocali od agli anziani. Queste persone non sono autonome, se hanno bisogno di contattare qualcuno od un'emergenza. Noi in questo modo riusciamo a togliere la parola disabile almeno per questo compito».
Andria è il primo comune del mezzogiorno a dotarsi di questo software che, sostanzialmente, converte in voce le normali chat testuali favorendo l'utilizzo di questo sistema da parte dei non udenti ma anche di altre categorie: «Pedius nasce dalla storia di Gabriele - ha detto Lorenzo Di Ciaccio, inventore di Pedius, una start up finanziata anche da Telecom - Gabriele è un ragazzo sordo che ha fatto un incidente ed in quel momento non è riuscito a chiamare aiuto. A lui è stata fatta un'intervista in una nota trasmissione televisiva e dopo quella intervista ho pensato che io avrei avuto una soluzione a questo problema. Ho cominciato ad immaginare Pedius, poi ho visto che non c'era nulla di simile, ho lasciato il lavoro ed ora Pedius è un'azienda con 8 dipendenti».
Letteralmente, quindi, il convertitore agisce sul testo scritto in chiamata per sintetizzare con una voce artificiale il messaggio all'utente chiamato e viceversa trasforma la voce in testo per la persona non udente. E' possibile utilizzare il software di chiamate anche verso chi non ha la app o chi ha un telefono fisso. Sviluppi futuri che l'Assessore all'Innovazione Tecnologica inquadra in un più ampio ragionamento di inclusione sociale dato anche che questo progetto è stato realizzato in collaborazione con gli assessorati ai Servizi Sociali ed alla Polizia Municipale: «In questo modo sperimentiamo una prima azione di reale inclusione - ha detto Francesco Leonetti - Questo è un primo esempio di concretizzazione. Questo progetto non si limita solo ai non udenti, ma pensate anche a coloro i quali hanno subito interventi alle corde vocali od agli anziani. Queste persone non sono autonome, se hanno bisogno di contattare qualcuno od un'emergenza. Noi in questo modo riusciamo a togliere la parola disabile almeno per questo compito».