Area espositiva ed infopoint a Castel del Monte: approvata la variante ed il progetto
Avrà un costo di 293mila euro e permetterà la riqualificazione di una superficie di 800 metri. Il Comune di Andria vincitore anche di un'altro finanziamento del Parco dell'Alta Murgia
martedì 30 luglio 2013
10.03
Il Consiglio Comunale di Andria ha approvato la variante urbanistica ed il progetto definitivo per la realizzazione di un'area espositiva e di accoglienza alle pendici del Castel del Monte. Il progetto, redatto dall'Architetto Pinto per conto del Gal "Le Città di Castel del Monte", costerà circa 293mila euro e prevede la sistemazione di un'area di circa 800 metri. Muretti a secco, pavimentazione, sistemazione degli spazi verdi e la grande novità di un prefabbricato in legno lamellare e vetro di 60metri quadri con un modulo chiuso di 30metri quadri e la restante parte coperta per riparo.
L'intero prefabbricato sarà utilizzato come info-point ed area accoglienza per i turisti e prevede diverse attività al proprio interno. L'area sottoposta a riqualificazione sarà quella sulla destra rispetto al Castel del Monte stesso alla punta della collinetta prima dell'ultimo vialetto che sale verso il Maniero. L'intero terreno è stato ceduto dal Comune stesso al Gal nel 2012 per cercare di intercettare fondi e programmare interventi. Il progetto è stato approvato all'unanimità ed è giunto in Consiglio Comunale poichè era necessaria una variante urbanistica: l'area in questione, infatti, aveva diverse destinazioni d'uso.
«Cerchiamo sostanzialmente di armonizzare l'area e di dare un senso di vera accoglienza per un monumento che è di vitale importanza per la città - ha detto durante l'esposizione l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Andria, Luigi Di Noia - è fondamentale la condivisione ed il lavoro armonico di tutti gli enti chiamati in causa e per fortuna qualcosa si è mosso nella direzione giusta». Annunciato anche un nuovo finanziamento vinto dal settore ambiente del Comune di Andria per circa 400mila euro nell'ambito delle ciclovie ideate dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Lo stesso assessore ha ribadito che con quei soldi saranno acquistati, tra le altre cose, tre automezzi elettrici per i collegamenti nell'area di Castel del Monte. Dalle opposizioni, invece, oltre al voto favorevole è giunto solo lo sprone a legare maggiormente il maniero federiciano alla città con apposite indicazioni nelle zone di smistamento turistico. Concetto ribadito dallo stesso Presidente del Consiglio Nino Marmo.
L'intero prefabbricato sarà utilizzato come info-point ed area accoglienza per i turisti e prevede diverse attività al proprio interno. L'area sottoposta a riqualificazione sarà quella sulla destra rispetto al Castel del Monte stesso alla punta della collinetta prima dell'ultimo vialetto che sale verso il Maniero. L'intero terreno è stato ceduto dal Comune stesso al Gal nel 2012 per cercare di intercettare fondi e programmare interventi. Il progetto è stato approvato all'unanimità ed è giunto in Consiglio Comunale poichè era necessaria una variante urbanistica: l'area in questione, infatti, aveva diverse destinazioni d'uso.
«Cerchiamo sostanzialmente di armonizzare l'area e di dare un senso di vera accoglienza per un monumento che è di vitale importanza per la città - ha detto durante l'esposizione l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Andria, Luigi Di Noia - è fondamentale la condivisione ed il lavoro armonico di tutti gli enti chiamati in causa e per fortuna qualcosa si è mosso nella direzione giusta». Annunciato anche un nuovo finanziamento vinto dal settore ambiente del Comune di Andria per circa 400mila euro nell'ambito delle ciclovie ideate dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Lo stesso assessore ha ribadito che con quei soldi saranno acquistati, tra le altre cose, tre automezzi elettrici per i collegamenti nell'area di Castel del Monte. Dalle opposizioni, invece, oltre al voto favorevole è giunto solo lo sprone a legare maggiormente il maniero federiciano alla città con apposite indicazioni nelle zone di smistamento turistico. Concetto ribadito dallo stesso Presidente del Consiglio Nino Marmo.