Aqp annuncia: «In rete oltre 25 mila metri cubi di acqua in più al giorno»
L'operazione è resa possibile dall'incremento dell'utilizzo di risorse di falda
lunedì 22 gennaio 2018
12.49
Oltre 25 mila metri cubi di acqua in più al giorno. È il quantitativo stimato da Acquedotto Pugliese di risorse aggiuntive messe quotidianamente a disposizione in rete per effetto delle attività, avviate nello scorso mese di luglio, di incremento nell'utilizzo dell'acqua di falda.
«Le misure per contrastare la forte siccità dell'anno appena trascorso, il più siccitoso degli ultimi duecento anni, hanno determinato da un lato il risparmio di circa 3,5 milioni di metri cubi di risorsa nell'ultimo trimestre del 2017, dall'altro un aumento della capacità di produzione, grazie all'utilizzo di fonti integrative come quelle dei pozzi» ha spiegato l'azienda in una nota.
«Il risultato è anche frutto di una attenta politica di ottimizzazione della gestione, avviata da Aqp negli ultimi anni: l'implementazione di un sistema di telecontrollo delle portate e dei volumi in rete, l'adozione di modelli matematici avanzati di gestione, la distrettualizzazione delle reti e l'introduzione di un sistema diffuso di regolazione automatica di controllo della pressione». L'attività di ricerca e riparazione prosegue anche in ragione di investimenti straordinari per oltre 300 milioni di euro.
Le restrizioni di pressione in rete, secondo quanto comunicato, sono decisamente più attenuate e sempre nel rispetto dei minimi garantiti dalla carta dei servizi, malgrado lo stato di emergenza: il livello di acqua presente negli invasi, utilizzati normalmente anche ai fini irrigui, resta al di sotto del 50% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Le riduzioni potrebbero causare disagi ai piani superiori negli stabili privi di idonei impianti di autoclave. «Il Regolamento del servizio idrico integrato vieta l'inserimento di pompe sui collegamenti diretti con la rete pubblica e che gli impianti di autoclave devono essere realizzati in modo da assicurare discontinuità idraulica tra la rete gestita dall'Acquedotto Pugliese e l'impianto di sollevamento dello stabile» ha sottolineato Aqp.
«Le misure per contrastare la forte siccità dell'anno appena trascorso, il più siccitoso degli ultimi duecento anni, hanno determinato da un lato il risparmio di circa 3,5 milioni di metri cubi di risorsa nell'ultimo trimestre del 2017, dall'altro un aumento della capacità di produzione, grazie all'utilizzo di fonti integrative come quelle dei pozzi» ha spiegato l'azienda in una nota.
«Il risultato è anche frutto di una attenta politica di ottimizzazione della gestione, avviata da Aqp negli ultimi anni: l'implementazione di un sistema di telecontrollo delle portate e dei volumi in rete, l'adozione di modelli matematici avanzati di gestione, la distrettualizzazione delle reti e l'introduzione di un sistema diffuso di regolazione automatica di controllo della pressione». L'attività di ricerca e riparazione prosegue anche in ragione di investimenti straordinari per oltre 300 milioni di euro.
Le restrizioni di pressione in rete, secondo quanto comunicato, sono decisamente più attenuate e sempre nel rispetto dei minimi garantiti dalla carta dei servizi, malgrado lo stato di emergenza: il livello di acqua presente negli invasi, utilizzati normalmente anche ai fini irrigui, resta al di sotto del 50% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.
Le riduzioni potrebbero causare disagi ai piani superiori negli stabili privi di idonei impianti di autoclave. «Il Regolamento del servizio idrico integrato vieta l'inserimento di pompe sui collegamenti diretti con la rete pubblica e che gli impianti di autoclave devono essere realizzati in modo da assicurare discontinuità idraulica tra la rete gestita dall'Acquedotto Pugliese e l'impianto di sollevamento dello stabile» ha sottolineato Aqp.