Applausi convinti per “Le Amanti” del Teatrino Giullare
La compagnia emiliana debutta nella seconda serata del Castel dei Mondi
martedì 25 agosto 2015
11.25
C'era da aspettarselo. La ricerca originale che i componenti della compagnia Teatrino Giullare conducono ormai da anni sulla drammaturgia contemporanea e sul lavoro dell'attore, riconosciuta con il Premio Nazionale della Critica, il premio Speciale Ubu, il Premio della Giuria al Mess Festival di Sarajevo e il Premio Hystrio-Altre muse, la dice lunga su questo attesissimo debutto regionale nella seconda serata della 19^ edizione del Festival Internazionale Castel dei Mondi. "Le Amanti", ultima produzione della compagnia emiliana, è la storia claustrofobica di sogni infranti, amori sanguinanti e fughe senza uscite. Lì dove la vita più che passare, travolge lasciando una scia di detriti e ci si stanca di guardare la bellezza se non la si può afferrare. Parole senza fronzoli e immagini d'impatto per raccontare quanto la vita a volte può essere amara nel profondo a dispetto dei suoi 'paesaggi' mozzafiato. Soprattutto quando anche la speranza tramonta all'orizzonte. Al centro di tutto la figura della donna e la sua condizione in uno spazio e in un tempo indefiniti e per questo dal sapore universale.
L'interazione ben bilanciata e sinergica tra attori in carne e ossa e fantocci si coniuga perfettamente con un altro protagonista d'eccezione: la scena. La macchina scenografica, infatti, è letteralmente sorprendente nel senso stretto del termine, in quanto regala allo spettatore effetti speciali imprevisti e impensabili. L'originale adattamento del testo di Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura 2004 , si rivela all'altezza del romanzo e riesce, sebbene con un altro linguaggio (quello complesso e composito del teatro) a trasmettere la stessa angoscia e la stessa crudeltà inesorabilmente tragiche del testo di Jelinek. La sala a cielo aperto del Seminario Vescovile gremita e gli applausi generosi del pubblico presente hanno dimostrato che "Le Amanti" non ha tradito le aspettative annunciate e ha confermato ancora una volta l'ottima fama internazionalmente riconosciuta dei lavori del Teatrino Giullare, ben inserendosi nel mood e nell'atmosfera eccentrica e di qualità del Festival Castel dei Mondi.
L'interazione ben bilanciata e sinergica tra attori in carne e ossa e fantocci si coniuga perfettamente con un altro protagonista d'eccezione: la scena. La macchina scenografica, infatti, è letteralmente sorprendente nel senso stretto del termine, in quanto regala allo spettatore effetti speciali imprevisti e impensabili. L'originale adattamento del testo di Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura 2004 , si rivela all'altezza del romanzo e riesce, sebbene con un altro linguaggio (quello complesso e composito del teatro) a trasmettere la stessa angoscia e la stessa crudeltà inesorabilmente tragiche del testo di Jelinek. La sala a cielo aperto del Seminario Vescovile gremita e gli applausi generosi del pubblico presente hanno dimostrato che "Le Amanti" non ha tradito le aspettative annunciate e ha confermato ancora una volta l'ottima fama internazionalmente riconosciuta dei lavori del Teatrino Giullare, ben inserendosi nel mood e nell'atmosfera eccentrica e di qualità del Festival Castel dei Mondi.