Antenna di via Scipione L’Africano, inviata alla Cellenex la sospensione degli effetti giuridici della SCIA

Intanto nell'udienza di ieri al Tar è stato stabilito il rinvio al 17 settembre

giovedì 25 luglio 2024 14.59
Udienza ieri mattina a Bari, al Tar di Puglia per discutere la domanda cautelare che il Comitato dei residenti di via Scipione l'Africano ha presentato contro il Comune di Andria e i controinteressati azienda Cellnex s.p.a e Wind Tre s.p.a. L'udienza è stata rinviata al 17 settembre prossimo su richiesta del difensore dei ricorrenti per formulare atto di motivi aggiunti. Il sindaco Giovanna Bruno aveva già avviato una serie di interlocuzioni e approfondimenti con gli uffici ed i vari soggetti coinvolti per valutare l'impatto edilizio dell'opera, sull'assunto che abbia comportato una evidente trasformazione del territorio ai sensi delle norme vigenti e delle pronunce giurisprudenziali in materia.

«L'Amministrazione non è indifferente alle preoccupazioni dei residenti – ribadisce il sindaco - tanto che sin da subito ha avviato tutti gli approfondimenti e proposto varie soluzioni per evitare che si giungesse a questa installazione. Infatti, nel perimetro della attività di vigilanza dell'attività edilizia, realizzata nel territorio di riferimento, siamo chiamati come Ente a verificare la sussistenza dei presupposti di legge, avendo riguardo sia per l'autorizzazione da c.d. Codice delle comunicazioni, sia per il titolo abilitativo edilizio occorrente. Controllo e verifica che gli Uffici Comunali coinvolti hanno eseguito. Tanto che è stato notificato all'azienda interessata il provvedimento di sospensione degli effetti giuridici della SCIA formatasi sull'istanza presentata in ordine alle opere edilizie realizzate (ivi incluso il suo funzionamento) con richiesta di esibizione del giusto titolo edilizio, allo stato mancante.

Infine, altra notizia importante: ci stiamo attivando per l'aggiornamento del regolamento e del piano delle localizzazioni degli impianti di telecomunicazione, al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni come quella che stiamo provando a gestire. Il tema delle installazioni è complesso, viene da lontano e non fa ben sperare per il futuro, viste le decisioni che sta adottando il Governo Meloni. I Comuni hanno possibilità di intervento praticamente nulle ma non lasceremo niente di intentato. La serenità dei cittadini viene prima di tutto».