Annamaria Palladino: «Il momento è delicato ma c'è spazio per i progressi»

L'architetto 53enne andriese in corsa per le «Parlamentarie» del Pd di domenica 30 dicembre. Già componente della Conferenza delle Donne dei democratici oggi in campo

sabato 29 dicembre 2012 15.16
A cura di Stefano Massaro
E' una sfida complessa e stimolante. Annamaria Palladino, architetto 53enne, sarà la candidata alle «Parlamentarie» del Partito Democratico per la Città di Andria. Una donna quale scelta unitaria del partito e delle diverse anime che in città hanno intrapreso già una grande dialettica interna nel day-after delle primarie per la scelta del candidato Premier di Centro Sinistra. Il Partito Democratico cittadino, infatti, non è certo granitico e solo un esteso lavoro di mediazione è riuscito a sintetizzare una candidatura unica: «Io nella mia vita ho sempre cercato l'unione - dice ai nostri microfoni Annamaria Palladino - è una questione caratteriale. Fortunatamente anche ad Andria siamo riusciti a compattare le fila ed a presentarci uniti ad un appuntamento così rapido e ravvicinato. Servirà l'impegno di tutti per conquistare uno spazietto importante in questa competizione elettorale. Ad Andria manca un parlamentare di centro sinistra da molti anni e serve davvero un connettore per riportare istanze diverse ed imprescindibili come le nostre».

Più donne che uomini nel listino della BAT e spazio assicurato dalla doppia preferenza di genere: «Nella mia vita professionale non ho subito molto l'esser donna - prosegue la Palladino - ma ad oggi nel nostro mondo è necessario riportare al centro il tema donna. Nella Conferenza delle Donne del partito abbiamo combattuto molto per la doppia preferenza che assicurerà una maggiore presenza in Parlamento e ci permetterà di portare una ventata di novità e, si può anche dire, rinnovamento. Le primarie sono di partito e non di coalizione e credo che il meccanismo sia stato pensato bene nonostante una legge elettorale davvero orribile per il nostro Paese».

La politica attiva e la possibilità di esser un terminale per le istanze del progresso collettivo e comunitario: «Credo che c'è un momento per non rimandare più il proprio impegno attivo in politica - conclude Annamaria Palladino - questo momento per me è arrivato e credo che nei momenti di particolare difficoltà, come questi, ci siano tutti gli spazi per i piccoli progressi in tutti i campi. Ma bisogna crederci ed avere la forza di esser protagonisti delle trasformazioni».