Andria Sottosopra: una città più bella, armoniosa, unita
Riflessione di Gennaro Piccolo, referente del centro Igino Giordani di Andria
giovedì 13 ottobre 2022
07.30
"Andria sottosopra" è il motto scelto per i grandi lavori di interramento della Ferrovia Bari Nord, interramento che ci riporta al grande dolore che bussò alla porta di tante famiglie che perdettero i loro cari, nel luglio 2016, nella tragedia ferroviaria nella tratta Andria-Corato.
Andria sottosopra! Stupisce la serenità con la quale i cittadini stanno affrontano i numerosi disagi per via delle diverse deviazioni del traffico, per gli inevitabili incolonnamenti, per la carenza di semafori. Serenità che fa percepire un senso di "sacro" proprio per quel costante dolore impresso nell'anima, dolore che si rinnova ma sempre condiviso e illuminato dall'amore. E' vero: spesso la Città appare caotica, disordinata, ma è proprio da questa sua momentanea "bruttezza" che sta nascendo l'adamantina fiducia che tornerà più bella, più armoniosa, più unita.
Più bella! Di quella sua nuova bellezza che - sola - è capace di fartela amare e di farla amare; di riscoprire la diversità come ricchezza; di prendertene cura a cominciare da quella fetta affidata a ciascuno: il condominio, il quartiere.
Più armoniosa! Di quella armonia che sa di riscatto per la ritrovata appartenenza, di forte legame con il luogo della tua vita.
Più unita! Di quella unità che è la chiave più sicura per aprirla a relazioni più fraterne, più spurgate da egoismi e diatribe.
Quel giorno che Andria sarà una Città Nuova, gioiranno i politici più consapevoli che il bene comune si raggiunge con gli sforzi di tutti. Gioiranno gli anziani, gioiranno i giovani lanciati, con le loro visioni, a farne pedana di lancio per una Città in rete per un mondo unito. La Chiesa con le sue campane ci ricorderà che Dio vive nella Città, all'interno dei suoi aneliti, delle sue speranze, delle sue gioie, dei suoi dolori. Tutti solleveremo lo sguardo verso l'alto e ripeteremo quei nomi di morti e feriti per agganciare – ancora una volta – il Cielo alla terra.
Andria sottosopra! Stupisce la serenità con la quale i cittadini stanno affrontano i numerosi disagi per via delle diverse deviazioni del traffico, per gli inevitabili incolonnamenti, per la carenza di semafori. Serenità che fa percepire un senso di "sacro" proprio per quel costante dolore impresso nell'anima, dolore che si rinnova ma sempre condiviso e illuminato dall'amore. E' vero: spesso la Città appare caotica, disordinata, ma è proprio da questa sua momentanea "bruttezza" che sta nascendo l'adamantina fiducia che tornerà più bella, più armoniosa, più unita.
Più bella! Di quella sua nuova bellezza che - sola - è capace di fartela amare e di farla amare; di riscoprire la diversità come ricchezza; di prendertene cura a cominciare da quella fetta affidata a ciascuno: il condominio, il quartiere.
Più armoniosa! Di quella armonia che sa di riscatto per la ritrovata appartenenza, di forte legame con il luogo della tua vita.
Più unita! Di quella unità che è la chiave più sicura per aprirla a relazioni più fraterne, più spurgate da egoismi e diatribe.
Quel giorno che Andria sarà una Città Nuova, gioiranno i politici più consapevoli che il bene comune si raggiunge con gli sforzi di tutti. Gioiranno gli anziani, gioiranno i giovani lanciati, con le loro visioni, a farne pedana di lancio per una Città in rete per un mondo unito. La Chiesa con le sue campane ci ricorderà che Dio vive nella Città, all'interno dei suoi aneliti, delle sue speranze, delle sue gioie, dei suoi dolori. Tutti solleveremo lo sguardo verso l'alto e ripeteremo quei nomi di morti e feriti per agganciare – ancora una volta – il Cielo alla terra.