Andria, rubate 35mila barbatelle: servivano per la ricerca sul vino
Pronte per essere piantate in un terreno dell'azienda Rivera
sabato 6 febbraio 2021
10.57
Un danno per la ricerca in campo vitivinicolo. Uno studio che andava avanti da oltre tre anni, una battuta d'arresto non prevista e di certo non dipesa dagli addetti ai lavori. Ignoti hanno rubato 35mila barbatelle, si tratta piantine composte da un ceppo di vite cosiddetta americana su cui viene innestato il germoglio del vitigno che si desidera coltivare, che erano pronte per essere piantate in un terreno all'interno dell'azienda vinicola Rivera nelle campagne di Andria.
Per le casse una perdita che si aggira intorno ai 60mila euro. Ma il problema non è solo di natura economica. Piantare queste barbatelle, insieme a quelle già interrate, sarebbe stato il culmine di un lungo percorso di ricerca e selezione che avrebbe portato alla sperimentazione di tecniche utili a migliorare la produzione delle qualità autoctone come il Nero di Troia e il Bombino Nero. Tutto fermo, ma solo per il momento. I proprietari dell'azienda, che nel frattempo hanno sporto denuncia ai carabinieri per il futuro, hanno fatto sapere che riacquisteranno le barbatelle, almeno in parte, in modo da andare avanti negli studi da loro intrapresi con il Crea, istituto di ricerca in Italia, di Turi.
Per le casse una perdita che si aggira intorno ai 60mila euro. Ma il problema non è solo di natura economica. Piantare queste barbatelle, insieme a quelle già interrate, sarebbe stato il culmine di un lungo percorso di ricerca e selezione che avrebbe portato alla sperimentazione di tecniche utili a migliorare la produzione delle qualità autoctone come il Nero di Troia e il Bombino Nero. Tutto fermo, ma solo per il momento. I proprietari dell'azienda, che nel frattempo hanno sporto denuncia ai carabinieri per il futuro, hanno fatto sapere che riacquisteranno le barbatelle, almeno in parte, in modo da andare avanti negli studi da loro intrapresi con il Crea, istituto di ricerca in Italia, di Turi.