Andria punta sul Pedibus per ampliare l'offerta di mobilità sostenibile nel tragitto casa-scuola
L'assessore Colasuonno: "Consentirà ai bambini di andare a scuola a piedi e in sicurezza"
lunedì 2 agosto 2021
15.42
"Abbiamo inviato le lettere ai dirigenti scolastici delle scuole elementari di Andria. Con l'inizio del nuovo anno scolastico siamo determinati ad organizzare una capillare rete di PEDIBUS per permettere ai bambini di andare a scuola a piedi e in sicurezza. Il pedibus è rivolto a bambine e bambini che frequentano la scuola primaria - in particolare le III, IV e V - e prevede il tragitto di andata (casa-scuola) e di ritorno (scuola-casa)".
E ' quanto si legge in una nota social postata dall'assessore alla Sicurezza, Pasquale Colasuonno.
"Il numero dei bambini per ogni linea si aggira su 20/25 e dovrà prevedere come minimo un accompagnatore di testa e uno di coda. Per il resto tutto funziona come un bus normale: fermate predefinite e segnalate da appositi cartelli, accompagnatori, controllori (come sull'autobus), capofila e altre eventuali figure d'accompagnatori.
È un'iniziativa che quando sperimentata ha fatto bene ai bambini dal punto di vista fisico, e alla città, evitando il congestionamento del traffico causato dai genitori che accompagnano i figli a scuola. Tutta l'attività progettuale e gestionale (comprensiva dell'acquisto di materiali) sarà a carico del Comune che allo scopo utilizzerà strutture specializzate e il suo personale oltre organizzazioni no profit.
Per una volta, grazie al progetto MoSA, i fondi li abbiamo. È chiaro però che oltre a quelli, serve l'interesse delle scuole e dei genitori dei piccoli alunni, perché la progettazione non può avvenire senza di loro. Quindi chiedo a tutte le parti coinvolte: impegniamoci! Cogliamo l'occasione di fare una piccola rivoluzione in questa città".
E ' quanto si legge in una nota social postata dall'assessore alla Sicurezza, Pasquale Colasuonno.
"Il numero dei bambini per ogni linea si aggira su 20/25 e dovrà prevedere come minimo un accompagnatore di testa e uno di coda. Per il resto tutto funziona come un bus normale: fermate predefinite e segnalate da appositi cartelli, accompagnatori, controllori (come sull'autobus), capofila e altre eventuali figure d'accompagnatori.
È un'iniziativa che quando sperimentata ha fatto bene ai bambini dal punto di vista fisico, e alla città, evitando il congestionamento del traffico causato dai genitori che accompagnano i figli a scuola. Tutta l'attività progettuale e gestionale (comprensiva dell'acquisto di materiali) sarà a carico del Comune che allo scopo utilizzerà strutture specializzate e il suo personale oltre organizzazioni no profit.
Per una volta, grazie al progetto MoSA, i fondi li abbiamo. È chiaro però che oltre a quelli, serve l'interesse delle scuole e dei genitori dei piccoli alunni, perché la progettazione non può avvenire senza di loro. Quindi chiedo a tutte le parti coinvolte: impegniamoci! Cogliamo l'occasione di fare una piccola rivoluzione in questa città".