Andria, processo usura ed estorsioni: udienza rinviata al 14 giugno
Attualmente cinque imputati sono detenuti in carcere ed un avvocato è agli arresti domiciliari
lunedì 27 maggio 2024
17.46
E' stata rinviata al prossimo 14 giugno l'udienza al Tribunale Penale di Bari relativa al processo per usura ed estorsioni. La vicenda risale all'autunno scorso: in sei sono finiti sotto accusa della DDA di Bari per estorsione, tentata e consumata, e usura, con l'aggravante di aver agito con metodo mafioso. Attualmente 5 sono detenuti in carcere ed un avvocato è agli arresti domiciliari.
Oggi si sarebbe dovuta svolgere la prima udienza ma è stato disposto il rinvio al 14 giugno prossimo per un'eccezione preliminare per difetto di notifica per una delle parti.
Presente in aula il Comune di Andria con il difensore avv. Giuseppe de Candia, per la costituzione di parte civile così come deliberata dalla giunta Bruno lo scorso 26 marzo. Presente in aula lo stesso primo cittadino, avv. Giovanna Bruno. Il Comune processualmente chiederà il risarcimento dei danni subiti dalla comunità per i reati contestati.
Ma la costituzione in giudizio dell'Ente e la stessa presenza del sindaco in aula, come dalla stessa spiegato al momento della deliberazione di giunta, vanno ben oltre l'azione processuale in senso stretto, puntando in maniera chiara ad assumere una posizione netta contro le organizzazioni malavitose e mafiose del territorio, che minano la serenità cittadina e ledono l'intero tessuto socio-economico, provocando nella Comunità un senso di paura e smarrimento che vanno contrastati.
Nel frattempo l'11 giugno è atteso il dispositivo di sentenza di un altro importante e similare filone processuale, legato ad altro clan locale e affiliati, dove anche qui il Comune di Andria con l'amministrazione Bruno si è costituito parte civile con la sua avvocatura interna.
Oggi si sarebbe dovuta svolgere la prima udienza ma è stato disposto il rinvio al 14 giugno prossimo per un'eccezione preliminare per difetto di notifica per una delle parti.
Presente in aula il Comune di Andria con il difensore avv. Giuseppe de Candia, per la costituzione di parte civile così come deliberata dalla giunta Bruno lo scorso 26 marzo. Presente in aula lo stesso primo cittadino, avv. Giovanna Bruno. Il Comune processualmente chiederà il risarcimento dei danni subiti dalla comunità per i reati contestati.
Ma la costituzione in giudizio dell'Ente e la stessa presenza del sindaco in aula, come dalla stessa spiegato al momento della deliberazione di giunta, vanno ben oltre l'azione processuale in senso stretto, puntando in maniera chiara ad assumere una posizione netta contro le organizzazioni malavitose e mafiose del territorio, che minano la serenità cittadina e ledono l'intero tessuto socio-economico, provocando nella Comunità un senso di paura e smarrimento che vanno contrastati.
Nel frattempo l'11 giugno è atteso il dispositivo di sentenza di un altro importante e similare filone processuale, legato ad altro clan locale e affiliati, dove anche qui il Comune di Andria con l'amministrazione Bruno si è costituito parte civile con la sua avvocatura interna.