Andria Pedala, ecco il diario di viaggio della V edizione

"Andria pedala": in questa quinta edizione ci siamo mossi alla volta di un bene confiscato alla mafia, diventato sede di progetto di inclusione sociale per migranti. Il bene, intitolato al beato Rosario Livatino, testimone di legalità, non è stato scelto a caso. Nella settimana della legalità, abbiamo voluto dare risalto alla giornata mondiale del rifugiato e in quel luogo, grazie alla cooperativa Migrantes, c'è davvero tanto da scoprire e imparare.

Poi con le bici, tra strade rifatte, in lavorazione e da rifare, siamo approdati nel cuore del nostro centro antico, in piazza Sant'Agostino. Ci hanno accolto gli stand enogastronomici della food policy hub, perché continua in città questo percorso di conoscenza di un progetto nuovo e strategico di cui ci stiamo dotando e che avrà sede nel chiostro San Francesco, ultimi cantiere avviato in questi giorni.

Nel cortile della nostra biblioteca, poi, il Teatro Alfa ha messo in scena "Mamme", un atto unico in vernacolo dalle forti emozioni.

Questo il racconto della V edizione di Andria Pedala fatto sui social dalla Sindaca Giovanna Bruno.

Le foto sono prese dalla pagina Facebook di Migrantes.