"Andria nel Medioevo", storia della città a cura del prof. Barbangelo
Il periodo storico di riferimento comprende Alto Medioevo-periodo Normanno
martedì 11 aprile 2017
12.53
Un'opera intrisa di notizie storiche sulle origini della città di Andria, atta a fornire una maggiore conoscenza delle vicende dei nostri avi.
Si tratta del libro "Andria nel Medioevo. Da 'locus' romano-longobardo a 'contea' normanna" (Tipografia Guglielmi, Andria 1985) del prof. Pasquale Barbangelo (1921-2014), docente di materie letterarie per tanti decenni nelle scuole superiori cittadine di Andria ed autore di tantissime pubblicazioni, sia linguistiche che di storia locale e nazionale; numerose sono state anche le collaborazioni prestate a riviste e associazioni ai più alti livelli nel corso della sua lunga attività di studioso e di educatore. Un libro ancora attualissimo per chi vuole conoscere approfonditamente la storia di "Andria fidelis"
La citata opera del prof. Barbangelo consta di tre parti, ciascuna composta da tre capitoli. Nella prima parte l'attenzione si concentra sulla storia della città federiciana nel periodo dell'Alto Medioevo: vengono messe in risalto le varie congetture sull'origine del nome "Andria" e sul suo significato, e successivamente si passa alla spiegazione delle origini storiche della città con un ampio riferimento alla storia della Terra di Bari dal VI al X secolo.
Nella seconda parte il periodo di riferimento della storia di "Andre" (uno delle varianti antiche del nome della città) è quello Prenormanno: il prof. Barbangelo introduce questa seconda sezione trattando delle pertinenze dei Benedettini Cassinesi nel territorio della città, e in seguito approfondisce il momento del passaggio della città da "Locus in Finibus Canosinis" a "Villa sub Trane". Un'ampia parte è dedicata, poi, agli aspetti più importanti della vita cittadina, soprattutto di carattere economico, sociale e religioso.
La terza parte dell'opera si concentra sul periodo Normanno di Andria: molte pagine trattano di un ulteriore passaggio della città da "Castrum" Normanno a Contea, per poi passare al discorso riguardante la sede vescovile di Andria e il Vescovo Riccardo e infine concludere con una dettagliata descrizione degli aspetti riguardanti il potere e la società andriese di questo periodo storico. Le ultime pagine del libro di Barbangelo sono dedicate ad alcuni documenti storici.
Il prof. Giuseppe Brescia, storico e filosofo, ricorda così l'amico Pasquale Barbangelo in occasione della sua scomparsa: «Ricordando … la figura e l'opera del professor Pasquale Barbangelo, collaboratore e amico da sempre, vengono in luce anzitutto i suoi meriti di studioso serio e scrupoloso, di docente umanista e di conversatore affabile e convincente. Socio della Sezione della Società di Storia Patria dal 1992 e per lunghi anni, il Barbangelo si è occupato della "universitas civium" della città di Andria e dei rapporti tra la Curia e le famiglie andriesi che aderirono ai moti del 1799, Carafa su tutti, nel volume "L'Università di Andria tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo" (1978) … Quindi espresse un altro importante ed organico saggio, … "Andria nel Medioevo. Da 'locus' normanno-longobardo a 'contea' normanna" (1985), …: testo che riprendeva in parte il contributo affidato a "Andria fidelis", Quaderni di storia andriese (1982) … Nel contempo, lavorava a un'opera fondamentale, il "Vocabolario del dialetto minervinese – Grammatica descrittiva del minervinese";, pregevole manoscritto rilegato di circa 800 pagine, inedito, da lui donato alla Biblioteca Civica di Minervino Murge e alla Biblioteca "Giuseppe Ceci" di Andria (1978-79) … Negli stessi anni, con mia collaborazione, stese su quaderno il "Catalogo dei manoscritti della Biblioteca 'Giuseppe Ceci' di Andria", che rendeva conto dei 20 faldoni di appunti e schede raccolti e depositati dal Ceci, infaticabile erudito e storico andriese.…».
Si tratta del libro "Andria nel Medioevo. Da 'locus' romano-longobardo a 'contea' normanna" (Tipografia Guglielmi, Andria 1985) del prof. Pasquale Barbangelo (1921-2014), docente di materie letterarie per tanti decenni nelle scuole superiori cittadine di Andria ed autore di tantissime pubblicazioni, sia linguistiche che di storia locale e nazionale; numerose sono state anche le collaborazioni prestate a riviste e associazioni ai più alti livelli nel corso della sua lunga attività di studioso e di educatore. Un libro ancora attualissimo per chi vuole conoscere approfonditamente la storia di "Andria fidelis"
La citata opera del prof. Barbangelo consta di tre parti, ciascuna composta da tre capitoli. Nella prima parte l'attenzione si concentra sulla storia della città federiciana nel periodo dell'Alto Medioevo: vengono messe in risalto le varie congetture sull'origine del nome "Andria" e sul suo significato, e successivamente si passa alla spiegazione delle origini storiche della città con un ampio riferimento alla storia della Terra di Bari dal VI al X secolo.
Nella seconda parte il periodo di riferimento della storia di "Andre" (uno delle varianti antiche del nome della città) è quello Prenormanno: il prof. Barbangelo introduce questa seconda sezione trattando delle pertinenze dei Benedettini Cassinesi nel territorio della città, e in seguito approfondisce il momento del passaggio della città da "Locus in Finibus Canosinis" a "Villa sub Trane". Un'ampia parte è dedicata, poi, agli aspetti più importanti della vita cittadina, soprattutto di carattere economico, sociale e religioso.
La terza parte dell'opera si concentra sul periodo Normanno di Andria: molte pagine trattano di un ulteriore passaggio della città da "Castrum" Normanno a Contea, per poi passare al discorso riguardante la sede vescovile di Andria e il Vescovo Riccardo e infine concludere con una dettagliata descrizione degli aspetti riguardanti il potere e la società andriese di questo periodo storico. Le ultime pagine del libro di Barbangelo sono dedicate ad alcuni documenti storici.
Il prof. Giuseppe Brescia, storico e filosofo, ricorda così l'amico Pasquale Barbangelo in occasione della sua scomparsa: «Ricordando … la figura e l'opera del professor Pasquale Barbangelo, collaboratore e amico da sempre, vengono in luce anzitutto i suoi meriti di studioso serio e scrupoloso, di docente umanista e di conversatore affabile e convincente. Socio della Sezione della Società di Storia Patria dal 1992 e per lunghi anni, il Barbangelo si è occupato della "universitas civium" della città di Andria e dei rapporti tra la Curia e le famiglie andriesi che aderirono ai moti del 1799, Carafa su tutti, nel volume "L'Università di Andria tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo" (1978) … Quindi espresse un altro importante ed organico saggio, … "Andria nel Medioevo. Da 'locus' normanno-longobardo a 'contea' normanna" (1985), …: testo che riprendeva in parte il contributo affidato a "Andria fidelis", Quaderni di storia andriese (1982) … Nel contempo, lavorava a un'opera fondamentale, il "Vocabolario del dialetto minervinese – Grammatica descrittiva del minervinese";, pregevole manoscritto rilegato di circa 800 pagine, inedito, da lui donato alla Biblioteca Civica di Minervino Murge e alla Biblioteca "Giuseppe Ceci" di Andria (1978-79) … Negli stessi anni, con mia collaborazione, stese su quaderno il "Catalogo dei manoscritti della Biblioteca 'Giuseppe Ceci' di Andria", che rendeva conto dei 20 faldoni di appunti e schede raccolti e depositati dal Ceci, infaticabile erudito e storico andriese.…».