Andria, “Jazz…In” tra musica e parole. Una sinergia di emozioni e pensieri
Svoltasi ieri sera, al Liceo scientifico “R.Nuzzi” con i musicisti Montrone, Bassi e lo scrittore Nucci
martedì 19 marzo 2019
12.38
Ampia partecipazione ieri sera, lunedì 18 marzo c.a., all'auditorium "Michele Palumbo" del Liceo Scientifico "Riccardo Nuzzi" di Andria.
In una atmosfera particolarmente accogliente, il jazz d'autore, proposto dal medico mecenate Stefano Porziotta, si è aperto alle contaminazioni e al fascino della letteratura classica. Infatti, a calcar per primi il palco, sono intervenuti i musicisti, Bruno Montrone (pianoforte) e Giuseppe Bassi (contrabbasso), lasciando, poi, spazio allo scrittore romano Matteo Nucci, il quale ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale "L'abisso dell'Eros", pubblicato da Ponte alle Grazie.
Nucci, ci ha amabilmente accompagnati, in un viaggio alla scoperta dell'Eros, partendo proprio dalla Peithò, la seduzione. Ci ha trascinato nei luoghi noti e anche in quelli meno conosciuti della Grecia antica e, sotto forma di racconto, ha descritto gli effetti dell'Eros, passando dall'Esiodo della Teogonia ad Omero, da Saffo a Platone e Tucidide.
La seconda parte del discorso, era, invece dedicata all'erotismo dell'educazione, che ha il suo esponente illustre in Socrate, tanto apprezzato dai suoi allievi. L'analisi, si concentra, proprio su Elena e Menelao, coppia simbolo dell'amore infinito. Ma, nonostante ciò, l'autore, conclude la serata, con una sua dichiarazione sull'amore: "la perfetta unione afrodisiaca è impossibile. Per amarsi, è necessario tradirsi. Lottare e disperare. Lasciarsi prendere dall'ira e dall'orgoglio. Salvare la propria dignità. Eppoi rincorrersi".
Una vera e propria vetrina sulla cultura e sulle nostre origini, una sinergia emozionante tra musica e storie, organizzata grazie alla collaborazione tra il medico Stefano Porziotta -che tanto successo ha reso alla rassegna "Jazz...In"-, e le due Associazioni culturali, il "Circolo dei lettori" e "il Nocciolo".
"Si tratta di una serata incentrata sugli aspetti del libro di Matteo Nucci, L'Abisso dell'Eros, con un contorno di musica jazz – spiega il dott. Porziotta – Questo evento è stato organizzato e promosso anche dal Circolo dei Lettori e dall'associazione il Nocciolo. Quindi siamo tre potenzialità enormi, in un contenitore stupendo che ha già, da quindici anni, abituato la cittadinanza a questo tipo di empatia. Del resto, lo stesso jazzista Paolo Fresu, mediante una proposta ministeriale, ha voluto unire jazz e libri. Quindi se c'è tale proposta, vuol dire, che c'è un effetto molto importante perché, è l'introduzione di una musica che su basi molto importanti che sono quelle classiche, porta improvvisazioni fantastiche. Insomma, uno straordinario connubio, tra la parte razionale e qualla creativa".
"Tale iniziativa, nasce, innanzitutto, perché a noi piacciono molto le contaminazioni tra arti e generi diversi. Stasera uniamo la letteratura, il racconto del mito con il jazz" – commenta Gigi Brandonisio, giovane avvocato e portavoce del "Circolo dei Lettori" – Abbiamo avuto altre occasioni per collaborare e noi come Circolo dei lettori, esistiamo e svolgiamo attività da molto meno tempo. Però con il Festival della disperazione, che è il nostro fiore d'occhiello, quello è sicuramente l'ambito in cui la contaminazione avviene per eccellenza. Quindi, questa collaborazione, nasce dalla necessità di individuare uno spazio dove iniziare a fare con continuità degli eventi artistici, e soprattutto offrire la possibilità, a quanti desiderano offrire una proposta culturale di qualità, uno spazio in cui si conoscano e soprattutto si riconoscano. Quindi noi proviamo e continuiamo a far proposte convincenti ed articolate".
In una atmosfera particolarmente accogliente, il jazz d'autore, proposto dal medico mecenate Stefano Porziotta, si è aperto alle contaminazioni e al fascino della letteratura classica. Infatti, a calcar per primi il palco, sono intervenuti i musicisti, Bruno Montrone (pianoforte) e Giuseppe Bassi (contrabbasso), lasciando, poi, spazio allo scrittore romano Matteo Nucci, il quale ha presentato il suo ultimo lavoro editoriale "L'abisso dell'Eros", pubblicato da Ponte alle Grazie.
Nucci, ci ha amabilmente accompagnati, in un viaggio alla scoperta dell'Eros, partendo proprio dalla Peithò, la seduzione. Ci ha trascinato nei luoghi noti e anche in quelli meno conosciuti della Grecia antica e, sotto forma di racconto, ha descritto gli effetti dell'Eros, passando dall'Esiodo della Teogonia ad Omero, da Saffo a Platone e Tucidide.
La seconda parte del discorso, era, invece dedicata all'erotismo dell'educazione, che ha il suo esponente illustre in Socrate, tanto apprezzato dai suoi allievi. L'analisi, si concentra, proprio su Elena e Menelao, coppia simbolo dell'amore infinito. Ma, nonostante ciò, l'autore, conclude la serata, con una sua dichiarazione sull'amore: "la perfetta unione afrodisiaca è impossibile. Per amarsi, è necessario tradirsi. Lottare e disperare. Lasciarsi prendere dall'ira e dall'orgoglio. Salvare la propria dignità. Eppoi rincorrersi".
Una vera e propria vetrina sulla cultura e sulle nostre origini, una sinergia emozionante tra musica e storie, organizzata grazie alla collaborazione tra il medico Stefano Porziotta -che tanto successo ha reso alla rassegna "Jazz...In"-, e le due Associazioni culturali, il "Circolo dei lettori" e "il Nocciolo".
"Si tratta di una serata incentrata sugli aspetti del libro di Matteo Nucci, L'Abisso dell'Eros, con un contorno di musica jazz – spiega il dott. Porziotta – Questo evento è stato organizzato e promosso anche dal Circolo dei Lettori e dall'associazione il Nocciolo. Quindi siamo tre potenzialità enormi, in un contenitore stupendo che ha già, da quindici anni, abituato la cittadinanza a questo tipo di empatia. Del resto, lo stesso jazzista Paolo Fresu, mediante una proposta ministeriale, ha voluto unire jazz e libri. Quindi se c'è tale proposta, vuol dire, che c'è un effetto molto importante perché, è l'introduzione di una musica che su basi molto importanti che sono quelle classiche, porta improvvisazioni fantastiche. Insomma, uno straordinario connubio, tra la parte razionale e qualla creativa".
"Tale iniziativa, nasce, innanzitutto, perché a noi piacciono molto le contaminazioni tra arti e generi diversi. Stasera uniamo la letteratura, il racconto del mito con il jazz" – commenta Gigi Brandonisio, giovane avvocato e portavoce del "Circolo dei Lettori" – Abbiamo avuto altre occasioni per collaborare e noi come Circolo dei lettori, esistiamo e svolgiamo attività da molto meno tempo. Però con il Festival della disperazione, che è il nostro fiore d'occhiello, quello è sicuramente l'ambito in cui la contaminazione avviene per eccellenza. Quindi, questa collaborazione, nasce dalla necessità di individuare uno spazio dove iniziare a fare con continuità degli eventi artistici, e soprattutto offrire la possibilità, a quanti desiderano offrire una proposta culturale di qualità, uno spazio in cui si conoscano e soprattutto si riconoscano. Quindi noi proviamo e continuiamo a far proposte convincenti ed articolate".