Ad Andria un corso pratico di “Nurturing Touch”. Oltre le parole una carezza per l’anima

In programma sabato 27 e domenica 28 a partire dalle ore 9.00 presso Harmozein a.p.s. sita in via Giosuè Carducci 22/b

domenica 14 aprile 2019 7.34
Forse non ci abbiamo mai riflettuto ma per molti di noi la via del corpo è preferenziale per dare voce alle nostre emozioni, alla nostra sofferenza e a tutto ciò che non saprebbe emergere attraverso altri linguaggi. Nella vita della persona malata il corpo assume un ruolo diverso. Quel corpo, spesso curato per anni con attenzione e amore, diventa di colpo ostile, sfugge ad ogni controllo, fa soffrire. Ma è comunque pur sempre un corpo che ha bisogno di essere toccato, accarezzato, abbracciato, al di là del decadimento e delle deformazioni causate dalla malattia.

Un lieve contatto, una carezza, fanno sentire alla persona ammalata che essa è ancora degna di rispetto, che continua ad esistere come persona, che è un soggetto di incontro e non solo un oggetto di cura. Quando la persona si trova nella fase finale della sua vita, nell'anzianità avanzata o comunque in una situazione di fragilità dovuta a patologia grave tende a "chiudersi", la comunicazione è sempre più difficile e la solitudine esistenziale diviene la sua inseparabile ed assidua compagna.

Subentrano anche difficoltà oggettive quali il dolore, lo stato confusionale, l'espressione verbale talora molto faticosa, e difficoltà soggettive quali emozioni inespresse, rabbia, frustrazione, solitudine, disperazione, paura. Ecco allora che attraverso il con-tatto affettivo e il massaggio si può "gettare un ponte", superare la barriera dell'isolamento ed entrare in una comunicazione, anche intima, con lei. Ciò le permette da un lato di esprimere e condividere le sue paure, le sue angosce, i suoi interrogativi, dall'altro di percepire il miglioramento fisico ottenuto grazie al massaggio, ed infine di sentire che qualcuno sta "prendendosi cura" di lei nella sua interezza di soma e psiche, di essere umano unico e irripetibile.

Pertanto è stato organizzato il corso "Nurturing Touch" (il tocco che nutre), che si pone come obiettivo quello di migliorare la qualità degli aspetti relazionali che caratterizzano il lavoro svolto dai partecipanti nella loro attività di cura delle persone in condizione di malattia avanzata o terminale. L'insegnante che guiderà tale percorso formativo sarà, Marina Bailone alias Marinella Celai, coach del Nuturing Touch.

Attraverso il Nurturing Touch si riesce ad assicurare una "presenza vera" accanto a chi percorre il suo ultimo tratto di vita e a chi si trova nella "grande anzianità", condividendo la sua solitudine interiore: una condivisione che implica l'essere capaci di guardare "dentro" l'essere umano e di comunicare attraverso l'espressione di piccoli gesti che manifestano tenerezza e solidarietà; piccole "sorgenti luminose" che danno luce e senso all'esperienza dell'accudimento e dell'accompagnamento. Il Nurturing Touch è preziosa non soltanto con la persona malata ma anche con l'intera unità sofferente (i suoi famigliari e caregiver). Migliora inoltre, la qualità del clima nell'equipe assistenziale ed è ottimo nella relazione-comunicazione medico paziente. In sostanza, si può affermare che la conoscenza del Nurturing Touch da parte dell'equipe curante contribuisce a rendere la cura più "a misura d'uomo". Attraverso la pratica di un messaggio consapevole che comporta oltre ad una specifica manualità, la presenza vera, l'attenzione, la purezza, dell'intenzione dell'operatore,il malato si sentirà "persona", soggetto e non oggetto di cura, e la sua dignità verrà preservata. Non per niente lo slogan delle cure palliative recita "low tech, high touch".

Il corso si terrà ad Andria sabato 27 e domenica 28 Aprile dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 presso Harmozein a.p.s., sita in via Giosuè Carducci 22/b ed è aperto ad un numero massimo di 20 persone interessate.

Programma:

Sabato 27 Domenica 28 La sessione pomeridiana è dedicata al ripasso di ciò che i discendenti, considerano più utile e applicabile nell'esercizio della loro professione. Sarà distribuita, durante le lezioni, una dispensa, divisa in due parti. La prima, teorica, che verrà consegnata ai partecipanti qualche giorno prima del corso con richiesta di lettura; la seconda, relativa alla pratica, al termine del corso e pertanto all'atto della prenotazione verrà richiesta mail per invio prima trance del materiale didattico ( di seguito consegnato in cartaceo).

A fine corso, verrà consegnato attestato di partecipazione della Fondazione Gigi Ghirotti per l'attività formativa svolta.

Ogni partecipante dovrà avere un tappetino da palestra, un cuscino, 2 asciugamani (uno normale e uno piccolo),1 lenzuolino o copertina.

Per info contattare il seguente numero: 320.4179109