Andria, CasaPound Italia: «No all’accoglienza business»
Striscioni affissi in città contro l'arrivo di immigrati irregolari
venerdì 14 ottobre 2016
"No all'accoglienzabusiness" ed "Immigrati tutelati, italiani abbandonati", questi i testi degli striscioni affissi da CasaPound Italia per protestare contro l'aumento degli arrivi di immigrati irregolari nella città di Andria, favorito dalle scellerate politiche nazionali e locali sul tema.
«La scelta di emanare bandi rivolti non solo ad Enti Pubblici ad associazioni riconosciute e non riconosciute, a fondazioni ed altri organismi che operino in un settore dell'accoglienza, ma anche a titolari di strutture alberghiere, sta portando allo stanziamento di un numero sempre maggiore di immigrati in aree del nostro territorio dove non esistono minimamente le condizioni per reggere l'impatto di questi flussi migratori», si legge nella nota diffusa da CasaPound Italia.
«Ci chiediamo quale sarà l'impatto sulla città dovuto all'aumento del numero di immigrati – continua la nota di Cpi - visto che già molti di loro bivaccano nelle zone centrali della città o nei pressi dei supermercati in cerca di elemosina, inscenando peraltro patetiche proteste, come quella dello scorso settembre, durante la quale un gruppo di 50 richiedenti asilo, ospiti di un centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa e allestito nell'ex mattatoio di Andria, hanno manifestato nella piazza davanti al Palazzo Comunale, lamentandosi di non ricevere la diaria giornaliera di €2,50 e dell'ubicazione della sistemazione, a parer loro troppo distante dal centro cittadino».
«È evidente come tale gestione del fenomeno immigratorio rasenti la follia. Noi continueremo a vigilare sul fenomeno - conclude la nota di CPI- auspicando un vero e proprio cambio di rotta e la promulgazione di politiche sociali ed economiche che vadano a tutelare innanzitutto le fasce più bisognose della popolazione andriese».
«La scelta di emanare bandi rivolti non solo ad Enti Pubblici ad associazioni riconosciute e non riconosciute, a fondazioni ed altri organismi che operino in un settore dell'accoglienza, ma anche a titolari di strutture alberghiere, sta portando allo stanziamento di un numero sempre maggiore di immigrati in aree del nostro territorio dove non esistono minimamente le condizioni per reggere l'impatto di questi flussi migratori», si legge nella nota diffusa da CasaPound Italia.
«Ci chiediamo quale sarà l'impatto sulla città dovuto all'aumento del numero di immigrati – continua la nota di Cpi - visto che già molti di loro bivaccano nelle zone centrali della città o nei pressi dei supermercati in cerca di elemosina, inscenando peraltro patetiche proteste, come quella dello scorso settembre, durante la quale un gruppo di 50 richiedenti asilo, ospiti di un centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa e allestito nell'ex mattatoio di Andria, hanno manifestato nella piazza davanti al Palazzo Comunale, lamentandosi di non ricevere la diaria giornaliera di €2,50 e dell'ubicazione della sistemazione, a parer loro troppo distante dal centro cittadino».
«È evidente come tale gestione del fenomeno immigratorio rasenti la follia. Noi continueremo a vigilare sul fenomeno - conclude la nota di CPI- auspicando un vero e proprio cambio di rotta e la promulgazione di politiche sociali ed economiche che vadano a tutelare innanzitutto le fasce più bisognose della popolazione andriese».