L'andriese Andrea Ribatti nuovo record regionale juniores dei mt. 3000

Tesserato per l'Imperiali Atletica riscrive dopo 30 anni il record che fu di Antonio Andriani

sabato 20 maggio 2023 5.20
A cura di Luisa Sgarra
Andrea Ribatti, talento andriese emergente del mezzofondo azzurro ha battuto un record durato 30 anni, riscrivendo quello regionale juniores sulla distanza dei 3.000mt che apparteneva al campionato Antonio Andriani, fratello gemello di Ottavio, che il 23 luglio 1993 decretò il record su 8:16.3

Andrea Ribatti ha stabilito così un nuovo primato sul tempo di quasi 3 secondi in meno rispetto ad Andriani: 8:13.01.

E' accaduto giovedì 18 maggio, a Brescia, sulla pista di Rodengo, durante la 1^ tappa del Silver Meeting Fidal Lombardia.

Ad annunciare subito la notizia è stata la Imperiali Atletica ASD «Ci piace pensare che ieri, dopo 30 anni esatti, sia avvenuto un ideale passaggio di testimone da Antonio al nostro Andrea Ribatti. Un passaggio che ha due fili conduttori, Piero Incalza che ha allenato entrambi e Francavilla, città di Antonio e di Imperiali Atletica. Ciao Antonio, grazie Andrea»

Un record durato 30 anni, un tempo lunghissimo per un record sportivo.

«Se è vero che i record sono fatti per essere battuti, è anche certo che le tue gesta resteranno sempre nel cuore di chi ti ha conosciuto – scrive sul suo profilo social Ottavio Andriani, oggi fiduciario tecnico della Fidal Puglia - Antonio non può che essere orgoglioso di te, Andrea Ribatti!»

Andrea Ribatti campione italiano juniores sulla distanza e sui 1.500mt indoor oltre che già campione italiano allievi sui 3.000mt. Andrea è tesserato per l'Imperiali Atletica, società di Francavilla Fontana, luogo di origine di tanti mezzofondisti di pregio che ancora oggi detengono primati di specialità come quelli detenuti da Cosimo Caliandro sui 1.500mt, lo stesso Antonio Andriani sui 3.000mt, da Giacomo Leone sui 5.000mt e da Ottavio Andriani sui 10.000mt., ha portato a casa ben 13 secondi di record personale e soprattutto il primato regionale Junior strappato proprio al grande Antonio Andriani.