Ancora senza luce le centinaia di lampade votive al Cimitero di Andria
Dopo il furto avvenuto ai primi di aprile non si è ancora provveduto a riposizionare i cavi di rame. La protesta di tanti familiari
giovedì 12 maggio 2022
7.32
Cattedrale, Cuore di Gesù Agonizzante, San Riccardo, il Rosario, l' Addolorata, Morte di San Sebastiano, Immacolata, Santa Monica, San Nicola, Monte di Gesù ed ancora tante altre.
Sono le decine e decine di cappelle funerarie di Arciconfraternite e Confraternite di Andria, molte ormai scomparse, come anche laiche di proprietà comunale, le cui lampade votive sono spente dai primi di aprile, quando l'ennesimo furto perpetrato dai predoni del rame, portò via dal Cimitero di Andria, centinaia e centinaia di metri del prezioso metallo.
Avevamo dato notizia, come per le precedenti sottrazioni, avvenute nel Cimitero di Andria ma mai avremmo immaginato che da tale data, come da noi riportato in una articolo su AndriaViva, non si provvide a risistemare i cavi elettrici sottratti e ridare quella dignità ai cari defunti. La nostra redazione, in questi giorni è stata letteralmente inondata di segnalazioni da parte di cittadini, singoli ma anche di interi gruppi familiari che denunciano questo stato di cose.
Un disservizio, pagato comunque a caro prezzo dagli utenti, con rincari avvenuti sul canone mensile lievitato di oltre il 30%, così come deciso dalla Società San Riccardo, subentrata alla Società Voltedison di Fedele Di Bari, che ha cessato la sua concessione il 31 dicembre del 2021, con uno strascico giudiziario che sta approdando nella aule giudiziarie della Corte di Cassazione.
Perché la società San Riccardo, ormai concessionaria unica dei servizi e della gestione del Cimitero di Andria, non ha provveduto alla risistemazione di cavi, pur a fronte al regolare pagamento delle utenze cimiteriali?
Giriamo questa domanda all'Amministrazione comunale, ricordando come questo luogo rimanga sempre nella dotazione patrimoniale del Comune e che pertanto è dovere pubblico assicurarsi che tale servizio funzioni regolarmente, senza intoppi.
Sono le decine e decine di cappelle funerarie di Arciconfraternite e Confraternite di Andria, molte ormai scomparse, come anche laiche di proprietà comunale, le cui lampade votive sono spente dai primi di aprile, quando l'ennesimo furto perpetrato dai predoni del rame, portò via dal Cimitero di Andria, centinaia e centinaia di metri del prezioso metallo.
Avevamo dato notizia, come per le precedenti sottrazioni, avvenute nel Cimitero di Andria ma mai avremmo immaginato che da tale data, come da noi riportato in una articolo su AndriaViva, non si provvide a risistemare i cavi elettrici sottratti e ridare quella dignità ai cari defunti. La nostra redazione, in questi giorni è stata letteralmente inondata di segnalazioni da parte di cittadini, singoli ma anche di interi gruppi familiari che denunciano questo stato di cose.
Un disservizio, pagato comunque a caro prezzo dagli utenti, con rincari avvenuti sul canone mensile lievitato di oltre il 30%, così come deciso dalla Società San Riccardo, subentrata alla Società Voltedison di Fedele Di Bari, che ha cessato la sua concessione il 31 dicembre del 2021, con uno strascico giudiziario che sta approdando nella aule giudiziarie della Corte di Cassazione.
Perché la società San Riccardo, ormai concessionaria unica dei servizi e della gestione del Cimitero di Andria, non ha provveduto alla risistemazione di cavi, pur a fronte al regolare pagamento delle utenze cimiteriali?
Giriamo questa domanda all'Amministrazione comunale, ricordando come questo luogo rimanga sempre nella dotazione patrimoniale del Comune e che pertanto è dovere pubblico assicurarsi che tale servizio funzioni regolarmente, senza intoppi.