Ancora incendi nelle contrade Posta Milella e San Nicola
Intervento tempestivo dei Volontari Federiciani
domenica 14 maggio 2017
Avvistato ancora del fumo, questa volta innalzatosi dalla contrada Posta Milella, nelle campagne andriesi. La ronda dei Volontari Federiciani di Protezione Civile si è tempestivamente recata sul posto riuscendo a individuare il responsabile, tale D. E. di 84 anni, che aveva appiccato il fuoco in quattro punti disparati. Mentre i Volontari intervenivano per spegnere il fuoco con soffiatore e flabello, il responsabile dell'incendio, trovandosi con il proprio trattore, è stato invitato ad intervenire con il mezzo facendo delle precese come taglia fuoco. La superficie totale interessata dal fuoco è risultata di circa 30 are.
Mentre la ronda dei Volontari ritornava sul pianale di Castel del Monte, è stato avvistato ancora del fumo che s'innalzava dalla contrada San Nicola, al confine del tronco dell'acquedotto. Giunta sul posto, la ronda è intervenuta per spegnere la parte che si trovava più vicina al bosco. Questo intervento ha assunto un'importanza particolare, perché in questo sito (dove già si era sviluppato, nel mese di marzo, un incendio più vicino alla pineta che si trova più in alto di Monte Vitolo), si è tentato per ben tre volte di innescare l'incendio nei boschi che si trovano nelle vicinanze, ma per fortuna la ronda Federiciana era sempre operativa, presente nel punto più alto per avvistare l'incendio in tempo, intervenendo immediatamente per spegnerli.
A causa di questo secondo incendio qualche albero è rimasto intaccato dalle fiamme, in particolare alcuni alberi di cedui, qualche conifera e betulla e poi alcune area di macchia mediterranea, come rovi di more e perazzi e pascolo.
Mentre la ronda dei Volontari ritornava sul pianale di Castel del Monte, è stato avvistato ancora del fumo che s'innalzava dalla contrada San Nicola, al confine del tronco dell'acquedotto. Giunta sul posto, la ronda è intervenuta per spegnere la parte che si trovava più vicina al bosco. Questo intervento ha assunto un'importanza particolare, perché in questo sito (dove già si era sviluppato, nel mese di marzo, un incendio più vicino alla pineta che si trova più in alto di Monte Vitolo), si è tentato per ben tre volte di innescare l'incendio nei boschi che si trovano nelle vicinanze, ma per fortuna la ronda Federiciana era sempre operativa, presente nel punto più alto per avvistare l'incendio in tempo, intervenendo immediatamente per spegnerli.
A causa di questo secondo incendio qualche albero è rimasto intaccato dalle fiamme, in particolare alcuni alberi di cedui, qualche conifera e betulla e poi alcune area di macchia mediterranea, come rovi di more e perazzi e pascolo.