Anche la Regione scende in campo contro l'abbandono dei rifiuti: Andria tra i comuni "attenzionati"

Giro di vite contro gli sporcaccioni. Elevate multe ed aperti procedimenti penali nei confronti di altre questioni attinenti la tutela ambientale

martedì 8 ottobre 2019 15.19
Andria è tra i Comuni pugliesi su cui anche la Regione intende porre un freno alla pratica indiscriminata e deleteria dell'abbandono dei rifiuti.
"Il fatto di avere da oggi un regolamento della Sezione Regionale di Vigilanza che ne stabilisce struttura, organizzazione interna e modalità di funzionamento per lo svolgimento dei compiti di controllo e tutela del territorio, aiuterà non solo ad ottimizzare il lavoro di questo importante organo, ma ci permetterà anche di strutturare al meglio, con la preziosa collaborazione delle guardie ambientali, l'operazione di pulizia delle strade provinciali dai rifiuti abbandonati, che abbiamo iniziato a condividere con Ager e province". Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente Gianni Stea all'indomani dell'approvazione in via definitiva da parte dell'esecutivo pugliese del regolamento della sezione regionale di vigilanza, istituita con legge regionale n. 37 del 2015 con funzioni di controllo, tutela e rappresentanza del territorio.

Infatti, grazie proprio al corpo di vigilanza ambientale regionale che ha agenti distribuiti su tutto il territorio pugliese, vengono pattugliate e passate al setaccio le aree più soggette al fenomeno dell'abbandono illecito dei rifiuti. La sezione di vigilanza ambientale ad oggi è costituita da 83 unità lavorative, passate per effetto della Legge Delrio dalle province in capo alla Regione con funzioni di polizia amministrativa e ambientale. Entrato in attività nel luglio del 2018, il corpo di vigilanza ambientale della Regione Puglia solo nel 2019 ha svolto attività di controllo sui siti estrattivi, monitoraggio del rispetto dell'ordinanza del Presidente della giunta in materia di rifiuti, vigilanza nei siti della Rete Natura 2000, vigilanza rurale e presidio del territorio da cui sono emersi episodi di abbandoni di rifiuti segnalati ai Comuni e alle Province per gli adempimenti di competenza.

In particolare nelle province di Foggia e Barletta Andria Trani sono 53 le istruttorie concluse relative a siti estrattivi, di cui 4 si sono concluse con sanzioni amministrative e 2 con segnalazioni alla Procura della Repubblica; 60 sono le sanzioni amministrative elevate ad Aqp su impianti di depurazione degli scarichi reflui urbani. Particolarmente attenzionati dai vigili ambientali i territori di Spinazzola, Deliceto, Cerignola e Andria per accertare il rispetto delle ordinanze sui rifiuti. Nella provincia di Lecce l'attività dei vigili ambientali ha totalizzato 801 controlli nei siti della Rete Natura 2000, 31 nei siti estrattivi, di cui 8 cave controllate a seguito di segnalazioni, 14 verbali ammnistrativi, 7 segnalazioni di abbandono rifiuti, 4 sequestri e 6 comunicazioni di notizie di reato. Il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti è decisamente più evidente nelle province di Brindisi e nell'area metropolitana di Bari dove solo nei siti della Rete Natura 2000 ci sono state 92 segnalazioni. Sui siti estrattivi, invece, solo 3 le comunicazioni delle notizie di reato. Nella provincia di Taranto sono, invece complessivamente 24 i verbali amministrativi emessi per violazioni ambientali.