Anche Andria interessata dal passaggio dei Forestali all'Arma dei Carabinieri
Rimarrà il Comando stazione presso la dolina di Gurgo, ufficio che ha competenza per il Parco dell'alta Murgia
martedì 3 gennaio 2017
Anche la mezza dozzina di Forestali in servizio ad Andria, presso il Comando stazione situato presso la dolina carsica di Gurgo, sfoggeranno in questi giorni la divisa nera dei Carabinieri e sui loro mezzi verdi e bianchi campeggerà la scritta Carabinieri e non più Corpo Forestale dello Stato.
Le novità dello storico passaggio dei Forestali ai Carabinieri saranno dunque visibili anche nella nostra città.
Diventa praticamente operativa a tutti gli effetti la legge che nell'agosto scorso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha soppresso il Corpo Forestale dello Stato ed i suoi quasi due secoli di storia.
Tempo qualche giorno ed i circa 7 mila Forestali d'Italia indosseranno la divisa nera dei Carabinieri, da cui si distingueranno solo per un distintivo di «specialità», l'aquila con i colori blu e rosso della Benemerita sul taschino sinistro della giacca. I «Carabinieri Forestali» manterranno invece la loro tradizionale divisa da lavoro grigia. Sul bavero di quest'ultima ci saranno gli alamari dei Carabinieri con la stelletta (simbolo dell'essere militari, una delle questioni per le quali molti appartenenti e sindacati hanno adito l'autorità giudiziaria ed amministrativa) mentre sulla manica sinistra ci sarà il distintivo della specialità.
Per quanto riguarda i veicoli della Forestale, come dicevamo manterranno i colori verde e bianco. Per ridurre i costi ed i tempi, sarà apposta sulle fiancate e sul cofano la scritta adesiva con l'indicazione Carabinieri. Rimarrà anche il numero verde di emergenza 1515, che compare su tutti i veicoli, con la sola differenza che al telefono si sentirà rispondere "Pronto Carabinieri-Forestali".
Le sedi rimarranno al momento tutte quelle esistenti. Quindi Andria, paradossalmente mentre continuerà ad avere una sede dei Forestali a Gurgo data in comodato gratuito dal Comune -trattasi di un bene confiscato alla criminalità organizzata-, non ha invece una Caserma dei Carabinieri di proprietà, essendo l'immobile di viale Gramsci in affitto da un privato.
Secondo le previsioni gli ex Forestali non dipenderanno dai comandi territoriali dei Carabinieri, ma faranno capo direttamente al neo «Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri». Una nuova «specialità» non lontana dai Nas -Nucleo anti sofisticazioni- o dai Noe -Nuclei operativi ecologici-.
Non è escluso che in vista di un rafforzamento della presenza dei Carabinieri sul territorio rurale -mentre per la Polizia di Stato vi sarà un potenziamento soprattutto nelle città-, proprio la stazioni dei Carabinieri-Forestali, potranno assurgere ad un ruolo di primo piano per quanto riguarda la «sicurezza ambientale» da sempre attribuita e riconosciuta alla Forestale. Si tratterebbe in pratica della fase operativa del processo di razionalizzazione delle Forze di polizia, entrato in vigore lo scorso settembre nell'ambito della riforma Madia.
Non dimentichiamo che proprio il territorio di Andria, prima del secondo conflitto mondiale e negli anni del dopoguerra, aveva una forte presenza dell'Arma dei Carabinieri sul territorio, con una Caserma principale in viale Roma, una al quartiere di S. Maria Vetere (Brunforte) ed una storica sulla Murgia, in funzione anti-brigantaggio.
Le novità dello storico passaggio dei Forestali ai Carabinieri saranno dunque visibili anche nella nostra città.
Diventa praticamente operativa a tutti gli effetti la legge che nell'agosto scorso, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha soppresso il Corpo Forestale dello Stato ed i suoi quasi due secoli di storia.
Tempo qualche giorno ed i circa 7 mila Forestali d'Italia indosseranno la divisa nera dei Carabinieri, da cui si distingueranno solo per un distintivo di «specialità», l'aquila con i colori blu e rosso della Benemerita sul taschino sinistro della giacca. I «Carabinieri Forestali» manterranno invece la loro tradizionale divisa da lavoro grigia. Sul bavero di quest'ultima ci saranno gli alamari dei Carabinieri con la stelletta (simbolo dell'essere militari, una delle questioni per le quali molti appartenenti e sindacati hanno adito l'autorità giudiziaria ed amministrativa) mentre sulla manica sinistra ci sarà il distintivo della specialità.
Per quanto riguarda i veicoli della Forestale, come dicevamo manterranno i colori verde e bianco. Per ridurre i costi ed i tempi, sarà apposta sulle fiancate e sul cofano la scritta adesiva con l'indicazione Carabinieri. Rimarrà anche il numero verde di emergenza 1515, che compare su tutti i veicoli, con la sola differenza che al telefono si sentirà rispondere "Pronto Carabinieri-Forestali".
Le sedi rimarranno al momento tutte quelle esistenti. Quindi Andria, paradossalmente mentre continuerà ad avere una sede dei Forestali a Gurgo data in comodato gratuito dal Comune -trattasi di un bene confiscato alla criminalità organizzata-, non ha invece una Caserma dei Carabinieri di proprietà, essendo l'immobile di viale Gramsci in affitto da un privato.
Secondo le previsioni gli ex Forestali non dipenderanno dai comandi territoriali dei Carabinieri, ma faranno capo direttamente al neo «Comando per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri». Una nuova «specialità» non lontana dai Nas -Nucleo anti sofisticazioni- o dai Noe -Nuclei operativi ecologici-.
Non è escluso che in vista di un rafforzamento della presenza dei Carabinieri sul territorio rurale -mentre per la Polizia di Stato vi sarà un potenziamento soprattutto nelle città-, proprio la stazioni dei Carabinieri-Forestali, potranno assurgere ad un ruolo di primo piano per quanto riguarda la «sicurezza ambientale» da sempre attribuita e riconosciuta alla Forestale. Si tratterebbe in pratica della fase operativa del processo di razionalizzazione delle Forze di polizia, entrato in vigore lo scorso settembre nell'ambito della riforma Madia.
Non dimentichiamo che proprio il territorio di Andria, prima del secondo conflitto mondiale e negli anni del dopoguerra, aveva una forte presenza dell'Arma dei Carabinieri sul territorio, con una Caserma principale in viale Roma, una al quartiere di S. Maria Vetere (Brunforte) ed una storica sulla Murgia, in funzione anti-brigantaggio.