Ambulanti contro la retroattività delle cartelle Tosap del Comune di Andria
Prosegue lo stato di agitazione della categoria e viene proclamata una manifestazione pubblica cittadina lunedì 21 novembre
giovedì 17 novembre 2022
5.02
Le Associazioni di rappresentanza degli operatori ambulanti, CasAmbulanti, Fiva-Confcommercio e Batcommercio2010/CNA Puglia, a seguito del mandato ricevuto nella Pubblica Assemblea del 15 novembre, confermano lo stato di agitazione della categoria e proclamano una manifestazione pubblica cittadina che si terrà lunedì 21 novembre.
A tal proposito i Rappresentanti sindacali Savino Montaruli, Andrea Nazzarini, Michele Scarcelli ed Arcangelo Guglielmi, hanno dichiarato:
"il Commissario Straordinario approvò nel 2020 la Deliberazione con la quale veniva dichiarata nulla una Delibera del Consiglio comunale del 2002 che, contro la legge secondo quanto scritto dal Commissario, determinò l'esenzione del pagamento della Tosap per gli ambulanti del mercato settimanale ma anche per molte altre fattispecie di occupazioni, come, ad esempio quelle con "tende, vetrinette, lampade e fioriere poste a fronte di esercizi pubblici/commerciali, occupazioni in occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e festività non aventi finalità di lucro, occupazioni per le manutenzioni delle facciate degli edifici di civili abitazioni, occupazioni occasionali non superiori a due ore, occupazioni poste in essere dai portatori di handicaps o quelle realizzate a favore degli stessi da altri soggetti ". Dalla lettura del lungo elenco delle esenzioni previste dalla Deliberazione nr. 10 del 12 marzo 2002 appare evidente che ci sia un accanimento contro gli ambulanti del mercato ai quali vengono richieste somme astronomiche per i periodi pregressi a cominciare dal 2017. La questione è stata affrontata nel corso dell'assemblea di martedì ad Andria quando il relatore, Savino Montaruli di CasAmbulanti – UniPuglia, ha anche evidenziato l'illegittimità delle richieste retroattive dei pagamenti da parte dell'attuale Amministrazione comunale, peraltro adottate nei soli riguardi degli operatori ambulanti, anche di coloro che hanno cessato l'attività negli anni scorsi. Illegittimità, che trova fondamento anche nella legislazione vigente secondo cui le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Sarebbe interessante sapere – dichiara Montaruli – in che modo il Comune di Andria intenda recuperare somme retroattive da coloro che hanno effettuato occupazioni in quegli anni pregressi, dal 2017 in poi per le altre tipologie di occupazioni che non siano quelle mercatali quindi con "tende, vetrinette, lampade, e fioriere poste a fronte di esercizi pubblici/commerciali, occupazioni in occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e festività non aventi finalità di lucro, occupazioni per le manutenzioni delle facciate degli edifici di civili abitazioni, occupazioni occasionali non superiori a due ore, occupazioni poste in essere dai portatori di handicaps o quelle realizzate a favore degli stessi da altri soggetti". Immediatamente dopo l'assemblea dello scorso martedì abbiamo inviato a mezzo Pec indirizzata ala Sindaca di Andria, al Comando della Polizia Locale, al Dirigente del Settore Sviluppo Economico, a Dirigente e Funzionario Responsabile Settore Finanze e Tributi, all'Assessore al Bilancio, a quello allo Sviluppo Economico, al presidente del Consiglio comunale, al Questore ed al Prefetto di Barletta Andria Trani per informarli degli esiti dell'assemblea ma anche per chiedere un incontro urgente alla Sindaca di Andria per definire una vicenda molto discutibile ed intricata che va risolta immediatamente senza ulteriori danni economici, psicologici e morali nei confronti di una Categoria trascurata completamente dall'Amministrazione comunale, che non ha beneficiato di un solo euro nel periodo della pandemia e con un mercato portato alla distruzione".
A tal proposito i Rappresentanti sindacali Savino Montaruli, Andrea Nazzarini, Michele Scarcelli ed Arcangelo Guglielmi, hanno dichiarato:
"il Commissario Straordinario approvò nel 2020 la Deliberazione con la quale veniva dichiarata nulla una Delibera del Consiglio comunale del 2002 che, contro la legge secondo quanto scritto dal Commissario, determinò l'esenzione del pagamento della Tosap per gli ambulanti del mercato settimanale ma anche per molte altre fattispecie di occupazioni, come, ad esempio quelle con "tende, vetrinette, lampade e fioriere poste a fronte di esercizi pubblici/commerciali, occupazioni in occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e festività non aventi finalità di lucro, occupazioni per le manutenzioni delle facciate degli edifici di civili abitazioni, occupazioni occasionali non superiori a due ore, occupazioni poste in essere dai portatori di handicaps o quelle realizzate a favore degli stessi da altri soggetti ". Dalla lettura del lungo elenco delle esenzioni previste dalla Deliberazione nr. 10 del 12 marzo 2002 appare evidente che ci sia un accanimento contro gli ambulanti del mercato ai quali vengono richieste somme astronomiche per i periodi pregressi a cominciare dal 2017. La questione è stata affrontata nel corso dell'assemblea di martedì ad Andria quando il relatore, Savino Montaruli di CasAmbulanti – UniPuglia, ha anche evidenziato l'illegittimità delle richieste retroattive dei pagamenti da parte dell'attuale Amministrazione comunale, peraltro adottate nei soli riguardi degli operatori ambulanti, anche di coloro che hanno cessato l'attività negli anni scorsi. Illegittimità, che trova fondamento anche nella legislazione vigente secondo cui le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Sarebbe interessante sapere – dichiara Montaruli – in che modo il Comune di Andria intenda recuperare somme retroattive da coloro che hanno effettuato occupazioni in quegli anni pregressi, dal 2017 in poi per le altre tipologie di occupazioni che non siano quelle mercatali quindi con "tende, vetrinette, lampade, e fioriere poste a fronte di esercizi pubblici/commerciali, occupazioni in occasione di manifestazioni pubbliche, ricorrenze e festività non aventi finalità di lucro, occupazioni per le manutenzioni delle facciate degli edifici di civili abitazioni, occupazioni occasionali non superiori a due ore, occupazioni poste in essere dai portatori di handicaps o quelle realizzate a favore degli stessi da altri soggetti". Immediatamente dopo l'assemblea dello scorso martedì abbiamo inviato a mezzo Pec indirizzata ala Sindaca di Andria, al Comando della Polizia Locale, al Dirigente del Settore Sviluppo Economico, a Dirigente e Funzionario Responsabile Settore Finanze e Tributi, all'Assessore al Bilancio, a quello allo Sviluppo Economico, al presidente del Consiglio comunale, al Questore ed al Prefetto di Barletta Andria Trani per informarli degli esiti dell'assemblea ma anche per chiedere un incontro urgente alla Sindaca di Andria per definire una vicenda molto discutibile ed intricata che va risolta immediatamente senza ulteriori danni economici, psicologici e morali nei confronti di una Categoria trascurata completamente dall'Amministrazione comunale, che non ha beneficiato di un solo euro nel periodo della pandemia e con un mercato portato alla distruzione".