Alle porte la vera influenza: gente a letto più che nel 2015
I medici consigliano: «È ancora possibile vaccinarsi»
lunedì 2 gennaio 2017
Oltre 22 mila i cittadini a letto nelle scorse settimane a causa del Rotavirus, una malattia con un periodo di incubazione di due giorni, dopo i quali insorgono febbre, disturbi gastrici, rigurgiti e dissenteria, dai tre agli otto giorni.
Ma si tratta solo di una parainfluenza, avvertono i medici: «La vera influenza è alle porte». In arrivo, dunque, una malattia respiratoria con tosse infettiva, intensa debilitazione e febbre alta che scende difficilmente e che interesserà l'ammalato per quattro giorni circa. Antipiretici, liquidi e vitamina C il consiglio dei medici.
«Per quest'anno ci aspettiamo numeri più alti rispetto al 2015 – afferma il dottor Tommaso Di Renzo, medico di famiglia e vice presidente provinciale dell'associazione medici di famiglia – ma si è ancora in tempo a vaccinarsi. Poche sono state quest'anno le campagne a livello nazionale e regionale e, di conseguenza, pochi i vaccinati, anche in seguito alle polemiche anti-vaccino sollevate recentemente dai media. Il vaccino non è pericoloso, tanto da essere somministrato anche in gravidanza; io lo consiglio soprattutto agli over 60 e ai giovani a rischio. Credo che questa riluttanza sia solo la causa di scarsa informazione».
Queste le parole del dottor Di Renzo, uno dei medici sentinella di Andria. Egli opera all'interno di un sistema di nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza, con una segnalazione settimanale dei dati raccolti in ambulatorio. Si tratta dell'InfluNet, un sistema coordinato dal Ministero della Salute, che si avvale della collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), del Centro Interuniversitario per la Ricerca sull'Influenza (CIRI), dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, della rete dei laboratori periferici per l'influenza e degli Assessorati regionali alla Sanità.
Ma si tratta solo di una parainfluenza, avvertono i medici: «La vera influenza è alle porte». In arrivo, dunque, una malattia respiratoria con tosse infettiva, intensa debilitazione e febbre alta che scende difficilmente e che interesserà l'ammalato per quattro giorni circa. Antipiretici, liquidi e vitamina C il consiglio dei medici.
«Per quest'anno ci aspettiamo numeri più alti rispetto al 2015 – afferma il dottor Tommaso Di Renzo, medico di famiglia e vice presidente provinciale dell'associazione medici di famiglia – ma si è ancora in tempo a vaccinarsi. Poche sono state quest'anno le campagne a livello nazionale e regionale e, di conseguenza, pochi i vaccinati, anche in seguito alle polemiche anti-vaccino sollevate recentemente dai media. Il vaccino non è pericoloso, tanto da essere somministrato anche in gravidanza; io lo consiglio soprattutto agli over 60 e ai giovani a rischio. Credo che questa riluttanza sia solo la causa di scarsa informazione».
Queste le parole del dottor Di Renzo, uno dei medici sentinella di Andria. Egli opera all'interno di un sistema di nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza, con una segnalazione settimanale dei dati raccolti in ambulatorio. Si tratta dell'InfluNet, un sistema coordinato dal Ministero della Salute, che si avvale della collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), del Centro Interuniversitario per la Ricerca sull'Influenza (CIRI), dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, della rete dei laboratori periferici per l'influenza e degli Assessorati regionali alla Sanità.