Allaccio abusivo all'Acquedotto Pugliese, rimosso dai tecnici
E' accaduto in agro di Andria. Quantità di acqua rubata per circa 2mila abitanti
lunedì 21 settembre 2015
17.01
Nei giorni scorsi tecnici dell'Acquedotto Pugliese hanno scoperto e rimosso un allaccio abusivo sulla condotta nell'agro di Andria. L'allaccio fraudolento prelevava una quantità di risorsa capace di soddisfare le esigenze di un paese di circa 2.000 abitanti. «Il recupero del corrispettivo per il servizio erogato, ma non riscosso - si legge nella nota di AqP - si applicherà fino a 10 anni dalla scoperta del prelievo abusivo. Diverse centinaia sono gli allacci abusivi denunciati, rilevati e rimossi, negli ultimi anni in tutta la Puglia. Prosegue così la campagna per la rilevazione e la rimozione delle situazioni di illegalità e prelievo abusivo, anche domestico su tutto il territorio servito».
Una attività resa possibile grazie al telecontrollo ed all'utilizzo di automezzi furgonati dotati della più moderna attrezzatura con alti standard di sicurezza, che consentono interventi immediati sulle reti e la ricerca puntuale di perdite e di prelievi abusivi. «L'acqua è un bene comune - prosegue la nota di AqP - che impone diritti e doveri. In capo alla collettività quella di contribuire al mantenimento degli standard di qualità del servizio richiesti evitando comportamenti delittuosi. Il servizio svolto da Acquedotto Pugliese, infatti, ha un costo che viene coperto senza alcun intervento della fiscalità generale, ma semplicemente grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene. Il comportamento illecito assunto da qualcuno, duole richiamare, è dannoso per Acquedotto Pugliese, che svolge la propria attività grazie al corrispettivo per il servizio reso, ma anche, e soprattutto, per tutti gli utenti che onorano con puntualità le fatture, consentendo, di fatto, il servizio anche a chi non onora i suoi impegni o, peggio, si appropria abusivamente della risorsa idrica».
Una attività resa possibile grazie al telecontrollo ed all'utilizzo di automezzi furgonati dotati della più moderna attrezzatura con alti standard di sicurezza, che consentono interventi immediati sulle reti e la ricerca puntuale di perdite e di prelievi abusivi. «L'acqua è un bene comune - prosegue la nota di AqP - che impone diritti e doveri. In capo alla collettività quella di contribuire al mantenimento degli standard di qualità del servizio richiesti evitando comportamenti delittuosi. Il servizio svolto da Acquedotto Pugliese, infatti, ha un costo che viene coperto senza alcun intervento della fiscalità generale, ma semplicemente grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene. Il comportamento illecito assunto da qualcuno, duole richiamare, è dannoso per Acquedotto Pugliese, che svolge la propria attività grazie al corrispettivo per il servizio reso, ma anche, e soprattutto, per tutti gli utenti che onorano con puntualità le fatture, consentendo, di fatto, il servizio anche a chi non onora i suoi impegni o, peggio, si appropria abusivamente della risorsa idrica».