Alla parrocchia San Luigi a Castel del Monte 3^ edizione di Paesaggi Umani e Spirituali 2021
Lunedì 12 luglio ore 20,00 Il Vescovo Mons. Luigi Mansi e Michele Mirabella commenteranno l’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”
domenica 11 luglio 2021
Lunedì 12 luglio, alle ore 20, presso la parrocchia di San Luigi a Castel del Monte, dopo la celebrazione Eucaristica ci sarà un incontro culturale di rilievo con il Vescovo di Andria Mons. Luigi Mansi e Michele Mirabella, noto condutture televisivo, per cogliere la chiave di lettura teologica e filosofica del messaggio di San Francesco, da cui muove l'enciclica papale "Fratelli tutti".
Il Vescovo in una nota esordisce: "Le ombre di un mondo chiuso si diffondono, lasciando feriti sul ciglio della strada, che sono esclusi, scartati.
Di fronte a questa realtà ci sono due atteggiamenti: proseguire o fermarsi e prendersene cura; includere o escludere. E questo definirà il tipo di persona o di progetto politico, sociale e religioso che siamo.
Dio è amore universale, e fintanto che siamo parte di quest'amore e lo condividiamo, siamo chiamati alla fratellanza universale, che è apertura.
Con una felice espressione ci dice il Papa che non ci sono "altri" o "loro", ci siamo solo "noi".
Vogliamo con Dio e in Dio un mondo aperto, senza muri, senza confini, senza esclusi e senza estranei, e per questo vogliamo educarci ad avere un cuore aperto.
Tutti, al di là delle nostre fedi religiose, politiche o culturali, dobbiamo sempre da capo imparare a vivere un'amicizia sociale, cercare un bene morale, un'etica sociale perché dobbiamo sempre ricordare di far parte di una fraternità universale. Siamo chiamati all'incontro, alla solidarietà e alla gratuità.
Il Papa ci esorta ad affrontare la realtà con un senso di sano realismo, per rimarginare le ferite e ristabilire la pace; ci esorta ed essere audaci e partire dalla verità, partire cioè dal riconoscimento della verità storica, che è compagna inseparabile della giustizia e della misericordia, e tutto questo è indispensabile per andare verso il perdono e la pace.
Le diverse religioni del mondo riconoscono l'essere umano come creatura di Dio, e, in quanto creature, legate in un rapporto di fratellanza. Le religioni sono chiamate al servizio della fraternità nel mondo.
Dalla nostra apertura al Padre di tutti, riconosciamo la nostra condizione universale di fratelli. Per noi cristiani, la sorgente della dignità umana e della fraternità è nel Vangelo di Gesù Cristo, da cui nascono le nostre azioni e i nostri impegni. E questo cammino di fraternità ha, per noi, anche una Madre di nome Maria.
Davanti ai feriti dalle ombre di un mondo chiuso, che giacciono ai lati della strada, Papa Francesco ci chiama dunque a fare nostro, e a realizzare, il desiderio mondiale di fratellanza, che parte dal riconoscimento che siamo fratelli tutti".
Il parroco don Riccardo Agresti, rivolge l'invito a partecipare sia ai residenti di Castel del Monte che a quanti vogliono spingersi a prendere in considerazione questo importante appuntamento culturale.
Il Vescovo in una nota esordisce: "Le ombre di un mondo chiuso si diffondono, lasciando feriti sul ciglio della strada, che sono esclusi, scartati.
Di fronte a questa realtà ci sono due atteggiamenti: proseguire o fermarsi e prendersene cura; includere o escludere. E questo definirà il tipo di persona o di progetto politico, sociale e religioso che siamo.
Dio è amore universale, e fintanto che siamo parte di quest'amore e lo condividiamo, siamo chiamati alla fratellanza universale, che è apertura.
Con una felice espressione ci dice il Papa che non ci sono "altri" o "loro", ci siamo solo "noi".
Vogliamo con Dio e in Dio un mondo aperto, senza muri, senza confini, senza esclusi e senza estranei, e per questo vogliamo educarci ad avere un cuore aperto.
Tutti, al di là delle nostre fedi religiose, politiche o culturali, dobbiamo sempre da capo imparare a vivere un'amicizia sociale, cercare un bene morale, un'etica sociale perché dobbiamo sempre ricordare di far parte di una fraternità universale. Siamo chiamati all'incontro, alla solidarietà e alla gratuità.
Il Papa ci esorta ad affrontare la realtà con un senso di sano realismo, per rimarginare le ferite e ristabilire la pace; ci esorta ed essere audaci e partire dalla verità, partire cioè dal riconoscimento della verità storica, che è compagna inseparabile della giustizia e della misericordia, e tutto questo è indispensabile per andare verso il perdono e la pace.
Le diverse religioni del mondo riconoscono l'essere umano come creatura di Dio, e, in quanto creature, legate in un rapporto di fratellanza. Le religioni sono chiamate al servizio della fraternità nel mondo.
Dalla nostra apertura al Padre di tutti, riconosciamo la nostra condizione universale di fratelli. Per noi cristiani, la sorgente della dignità umana e della fraternità è nel Vangelo di Gesù Cristo, da cui nascono le nostre azioni e i nostri impegni. E questo cammino di fraternità ha, per noi, anche una Madre di nome Maria.
Davanti ai feriti dalle ombre di un mondo chiuso, che giacciono ai lati della strada, Papa Francesco ci chiama dunque a fare nostro, e a realizzare, il desiderio mondiale di fratellanza, che parte dal riconoscimento che siamo fratelli tutti".
Il parroco don Riccardo Agresti, rivolge l'invito a partecipare sia ai residenti di Castel del Monte che a quanti vogliono spingersi a prendere in considerazione questo importante appuntamento culturale.