Alla Biblioteca diocesana assegnato un mln di euro grazie all'avviso della Regione sui Beni Ecclesiastici
Presidio culturale del territorio, potrà adesso realizzare il potenziamento dell'offerta dei servizi al pubblico
venerdì 10 luglio 2020
10.00
Giunge una notizia importante in tema di potenziamento dell'offerta culturale per la nostra città e non solo. E' stato infatti pubblicato, sul sito della Regione Puglia, l'esito dell'avviso per la valorizzazione e la fruizione dei Beni Ecclesiastici. Da ieri infatti è stata resa nota la graduatoria dei soggetti ammissibili che ne hanno fatto domanda di partecipazione. Ebbene nella lista è ricompresa la Biblioteca diocesana "San Tommaso D'Aquino" di Andria, che riceverà un finanziamento pari ad 1 milione di euro.
Complessivamente sono 48 i progetti ammessi: 18 sono in Provincia di Bari, 10 in Provincia di Foggia, 8 in Provincia di Lecce, 6 nella Bat, 3 in Provincia di Brindisi, 3 in Provincia di Taranto.
L'avviso, che prevedeva inizialmente una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, è stato implementato, lo scorso 6 luglio, a 40 milioni.
"Abbiamo lavorato per recuperare ulteriori risorse - ha detto Loredana Capone. La partecipazione era troppo significativa per non tenerne conto. Questo vuol dire che il messaggio è arrivato forte e chiaro e che la Puglia ha riconosciuto nei beni ecclesiastici un'opportunità per tutti. Perché al di là della personale inclinazione religiosa il patrimonio ecclesiastico è a tutti gli effetti patrimonio culturale pubblico. Non era un bando semplice, per candidarsi occorreva presentare un progetto di fruizione adeguandosi a precisi standard europei. Per questo, d'intesa con gli uffici regionali, abbiamo promosso incontri su tutti i territori. Abbiamo incontrato vescovi, progettisti e operatori, riscontrando grande collaborazione, competenza, entusiasmo, e questi, oggi, sono i risultati".
"Uno degli strumenti più significativi della strategia SMART IN - ha aggiunto - per il quale ci siamo spesi con la Commissione europea chiedendo la modifica del regolamento che escludeva il patrimonio ecclesiastico dai finanziamenti per il restauro e la valorizzazione degli immobili culturali. E la nostra proposta è stata accettata".
"Un patrimonio vissuto - ha concluso l'assessore - si degrada meno e assolve alla funzione di creare capitale culturale, promuovere inclusione, integrazione, valorizzazione. E questo vale per le biblioteche, i teatri, i musei, i cinema, e vale anche per i beni ecclesiastici che con le competenze e i talenti di tanti giovani professionisti del settore possono arricchire la conoscenza e la consapevolezza di cittadini e turisti visitatori".
L'avviso era rivolto agli Enti ecclesiastici, appartenenti a qualunque confessione religiosa, e sosteneva interventi per il recupero e la funzionalizzazione di infrastrutture materiali del patrimonio, nel rispetto dello sviluppo ambientale e sostenibile, e il potenziamento dell'offerta di servizi culturali, attraverso la realizzazione di laboratori, l'adeguamento tecnologico, la creazione di strutture di servizio per la fruizione dei beni destinate alle collettività locali e ai turisti.
Un meritato finanziamento quindi per un importantissimo presidio culturale del territorio che da sempre offre una variegata offerta culturale, ricordiamo dalla Sala lettura, al Prestito, Prestito Interbibliotecario, Informazioni e reference, all'utilizzo pc e internet, dotato di wireless, fornisce documenti, fotocopie e visite guidate. Diretta da Don Domenico Basile, che si avvale di collaboratori esperti e competenti tra cui la dott.ssa Silvana Campanile, la Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino", è situata in Largo Seminario n. 8. Il pubblico può fruire di questo servizio la mattina, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 ed ininterrottamente tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 19.
Complessivamente sono 48 i progetti ammessi: 18 sono in Provincia di Bari, 10 in Provincia di Foggia, 8 in Provincia di Lecce, 6 nella Bat, 3 in Provincia di Brindisi, 3 in Provincia di Taranto.
L'avviso, che prevedeva inizialmente una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, è stato implementato, lo scorso 6 luglio, a 40 milioni.
"Abbiamo lavorato per recuperare ulteriori risorse - ha detto Loredana Capone. La partecipazione era troppo significativa per non tenerne conto. Questo vuol dire che il messaggio è arrivato forte e chiaro e che la Puglia ha riconosciuto nei beni ecclesiastici un'opportunità per tutti. Perché al di là della personale inclinazione religiosa il patrimonio ecclesiastico è a tutti gli effetti patrimonio culturale pubblico. Non era un bando semplice, per candidarsi occorreva presentare un progetto di fruizione adeguandosi a precisi standard europei. Per questo, d'intesa con gli uffici regionali, abbiamo promosso incontri su tutti i territori. Abbiamo incontrato vescovi, progettisti e operatori, riscontrando grande collaborazione, competenza, entusiasmo, e questi, oggi, sono i risultati".
"Uno degli strumenti più significativi della strategia SMART IN - ha aggiunto - per il quale ci siamo spesi con la Commissione europea chiedendo la modifica del regolamento che escludeva il patrimonio ecclesiastico dai finanziamenti per il restauro e la valorizzazione degli immobili culturali. E la nostra proposta è stata accettata".
"Un patrimonio vissuto - ha concluso l'assessore - si degrada meno e assolve alla funzione di creare capitale culturale, promuovere inclusione, integrazione, valorizzazione. E questo vale per le biblioteche, i teatri, i musei, i cinema, e vale anche per i beni ecclesiastici che con le competenze e i talenti di tanti giovani professionisti del settore possono arricchire la conoscenza e la consapevolezza di cittadini e turisti visitatori".
L'avviso era rivolto agli Enti ecclesiastici, appartenenti a qualunque confessione religiosa, e sosteneva interventi per il recupero e la funzionalizzazione di infrastrutture materiali del patrimonio, nel rispetto dello sviluppo ambientale e sostenibile, e il potenziamento dell'offerta di servizi culturali, attraverso la realizzazione di laboratori, l'adeguamento tecnologico, la creazione di strutture di servizio per la fruizione dei beni destinate alle collettività locali e ai turisti.
Un meritato finanziamento quindi per un importantissimo presidio culturale del territorio che da sempre offre una variegata offerta culturale, ricordiamo dalla Sala lettura, al Prestito, Prestito Interbibliotecario, Informazioni e reference, all'utilizzo pc e internet, dotato di wireless, fornisce documenti, fotocopie e visite guidate. Diretta da Don Domenico Basile, che si avvale di collaboratori esperti e competenti tra cui la dott.ssa Silvana Campanile, la Biblioteca diocesana "San Tommaso d'Aquino", è situata in Largo Seminario n. 8. Il pubblico può fruire di questo servizio la mattina, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30 ed ininterrottamente tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle 19.