Come eravamo: “Album andriese degli anni ‘80”

L’ultima pubblicazione dell’artista andriese Riccardo Campanile

giovedì 9 luglio 2020 9.08
A cura di Domenica Anna Di Pietro
L'autore della pubblicazione "Album andriese degli anni '80" è Riccardo Campanile, diplomato a Bari presso l'Istituto di Belle Arti: ha studiato scultura (bronzo, sabbia e terracotta), seguendo i corsi Internazionali di studi per l'insegnamento del mosaico e di incisione xilografica e calcografica.

Allo scopo di approfondire la sua cultura artistica ha compiuto viaggi di studio in moltissime città russe-ortodosse e in Africa negli anni '70, per studiare le tecniche dell'Arte egizia, esperienza che lo ha portato ha creare le "Sculture Uovo".

Insegnando nel Gargano negli anni '60 ha scoperto il tufo bianchissimo delle cave di Cagnano Varano ed ha realizzato le "Sculture del Vento" ispirandosi agli ulivi a bandiera di Torre Mileto. Docente di Educazione Artistica per 36 anni nelle scuole medie, ha partecipato ad oltre cinquanta mostre collettive in Italia e all'estero, conseguendo anche numerosissimi riconoscimenti. Ha allestito mostre personali a Roma, Andria, S. Nicandro Garganico, Fossombrone, Urbania, Marina Romea, Trani, Udine, Firenze, Piacenza, Ferrara e a Vico del Gargano.

Ha pubblicato i seguenti libri: "I Colori di Castel del Monte" – "La cultura del grano di Andria" – "Storia dell'alimentazione in Andria" - "La cucina di un Artista nella Terra di Re Federico II" - "I pastori abruzzesi in Andria dai documenti d'archivio del 1500" – "la Ferula pianta spontanea dalle risorse inaspettate" - "Giochi e giocattoli degli andriesi" - "Fornaci-fornaciari-calcare di Andria"- "Riccardo Campanile, lo scultore del vento e delle uova garganiche (e non solo)".

L'ultimo lavoro, "Album andriese degli anni '80" viene pubblicato in occasione della Fiera di Aprile 2020, manifestazione non tenutasi quest'anno per i noti motivi legati alla pandemia da coronavirus. La pubblicazione contiene una raccolta di fotografie degli anni '80, in generale tratta la terra natia dell'autore, purtroppo non sempre conosciuta, amata e rispettata da tutti. Le immagini presenti nel testo, sono state realizzate circa quarant'anni fa per cogliere e fissare realtà locali come: i lavori agricoli, pastorali, artigianali e professionali e del mondo femminile.

L'autore dedica il lavoro agli anziani, che ancora oggi non hanno dimenticato un mondo perso, in alcuni casi stessi protagonisti, ma soprattutto ai giovani con la speranza di avere il compito di trasmettere alle future generazioni le opere e le usanze dei nostri avi. Lo stile semplice e affascinante con cui il libro è stato redatto, fa che il lettore si soffermi su ogni immagine così da farsi trascinare indietro nel tempo dai ricordi.

Sono stati trattati diversi temi: la Religiosità, La festa ma anche il ricordo dei propri cari, I mestieri ambulanti e fissi, Vendita dei prodotti spontanei e della terra coltivata, Ritorno dai campi e alcuni lavori, La casa e la donna, La città, Dalla casedda alla masseria, I mezzi di trasporto, La pastorizia e i suoi prodotti, La terra dalla natura ancora vergine alle coltivazioni di grano, di mandorlo, di vite, di ulivo e di ortaggi. Questa suddivisione, rende il libro molto scorrevole, facilmente consultabile anche in un secondo momento, ovvero quando si vuole andare a recuperare un'informazione.

L'aspetto e la forma di questo libro sono l'intensità e lo spessore, caratteristiche che lo rendono di forte impatto; una lettura emozionante, impressionante e travolgente. In effetti niente in questo libro è artificioso o poco autentico, a partire dall'autore, che ci fa capire immediatamente di che pasta è fatto.
Il libro, conquista subito non solo perché è pregevole dal punto di vista culturale, ma perché è illustrato con profonda umanità, con una partecipazione sentita nel raccontare il modo di vivere di quei tempi.
“Album andriese degli anni ‘80”