Al via l'VIII Settimana Biblica Diocesana
Incontro alle ore 19 presso la parrocchia "San Paolo Apostolo"
lunedì 15 febbraio 2016
12.51
E' tutto pronto per dare inizio all'VIII Settimana Biblica Diocesana che si terrà da questa sera 15 febbraio a mercoledì 17 febbraio, alle ore 19.00 presso la parrocchia "San Paolo Apostolo" in via Sofia, 62. Promossa dall'Ufficio Catechistico Diocesano, l'iniziativa è a sostegno del programma pastorale che focalizza quest'anno l'attenzione su Gesù Cristo sorgente e modello di una nuova umanità.
In occasione del recente Convegno Ecclesiale di Firenze, Papa Francesco ha affermato: «E' la contemplazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche di quella frammentata per le fatiche della vita, o segnata dal peccato. Non dobbiamo addomesticare la potenza del volto di Cristo. Il volto è l'immagine della sua trascendenza. Lasciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo. Facciamoci inquietare sempre dalla sua domanda: «Voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15). Guardando il suo volto che cosa vediamo? Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di un Dio che ha assunto la condizione di servo, umiliato e obbediente fino alla morte (cfr Fil 2,7). Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda».
In questi giorni della Settimana Biblica, ci lasceremo illuminare dalla Sacra Scrittura che ci permetterà di cogliere i tratti dell'umanesimo di Cristo. Nella prima serata don Guido Benzi, docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna e per anni Direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, ci parlerà dei Cantici del Servo nel libro di Isaia. In questi testi la tradizione cristiana ha intravisto i tratti di Cristo uomo dei dolori. Serata significativa la prima, perché il riferimento alla passione del Signore indirizza la mente verso la preziosa reliquia della Sacra Spina, icona della sofferenza di Cristo. I lavori di questa serata saranno aperti dal nostro Vescovo, S. E. Mons. Raffaele Calabro. Tutte le relazioni avranno caratterizzazione prevalentemente pastorale e spirituale, non accademica e specialistica. L'appuntamento della Settimana Biblica come sempre è rivolto a tutte le nostre comunità parrocchiali e in particolar modo agli operatori pastorali.
In occasione del recente Convegno Ecclesiale di Firenze, Papa Francesco ha affermato: «E' la contemplazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche di quella frammentata per le fatiche della vita, o segnata dal peccato. Non dobbiamo addomesticare la potenza del volto di Cristo. Il volto è l'immagine della sua trascendenza. Lasciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo. Facciamoci inquietare sempre dalla sua domanda: «Voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15). Guardando il suo volto che cosa vediamo? Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di un Dio che ha assunto la condizione di servo, umiliato e obbediente fino alla morte (cfr Fil 2,7). Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda».
In questi giorni della Settimana Biblica, ci lasceremo illuminare dalla Sacra Scrittura che ci permetterà di cogliere i tratti dell'umanesimo di Cristo. Nella prima serata don Guido Benzi, docente di esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna e per anni Direttore dell'Ufficio Catechistico Nazionale, ci parlerà dei Cantici del Servo nel libro di Isaia. In questi testi la tradizione cristiana ha intravisto i tratti di Cristo uomo dei dolori. Serata significativa la prima, perché il riferimento alla passione del Signore indirizza la mente verso la preziosa reliquia della Sacra Spina, icona della sofferenza di Cristo. I lavori di questa serata saranno aperti dal nostro Vescovo, S. E. Mons. Raffaele Calabro. Tutte le relazioni avranno caratterizzazione prevalentemente pastorale e spirituale, non accademica e specialistica. L'appuntamento della Settimana Biblica come sempre è rivolto a tutte le nostre comunità parrocchiali e in particolar modo agli operatori pastorali.