Al via il Festival della Ruralità
Il più grande evento rurale d'Italia inizia domani. Prima tappa al Castel del Monte di Andria
martedì 7 maggio 2013
16.00
Parte domani, per concludersi domenica prossima, il Festival della Ruralità: eventi, degustazioni, dibattiti e visite guidate, attraverso il coinvolgimento di tutti i Comuni del Parco nazionale dell'Alta Murgia. Le manifestazioni itineranti si svolgeranno nei Comuni Baresi di Andria (apertura ufficiale mercoledì 8 maggio alle 17 a Castel del Monte), Cassano delle Murge, Gravina in Puglia, Corato e Altamura.
Dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini sono giunte parole di sostegno all'evento: «La nostra Onlus è il partner principale del Festival che rientrerà nella rete dei festival nazionali di Legambiente. Questo evento sposa l'idea di Parco di Legambiente, cioè non solo tutela del paesaggio e della biodiversità, ma anche strumento per rilanciare l'economia del nostro Paese attraverso il settore primario». Di valore aggiunto del Parco ha parlato, invece, la vicepresidente e assessore all'Urbanistica Angela Barbanente: «È un laboratorio verso un diverso sviluppo di conoscenza che porta economia, benessere. C'è uno scollamento tra il vivere urbano e il vivere rurale, spesso non siamo in grado di conoscere a pieno la nostra campagna, le ricchezze che essa produce. Soprattutto in una fase in cui abbiamo da programmare la nuova Pac c'è da rilanciare l'idea che i Parchi sono territori in cui si produce occupazione», ha concluso la Barbanente.
Il Festival della ruralità in questi giorni accompagnerà i suoi ospiti lungo i sentieri più inesplorati, ma sarà anche il giusto supporto per aprire discussioni di enorme interesse, come quelle attorno alla figura dell'imprenditore rurale. «Speriamo che iniziative come questa - ha aggiunto il presidente Veronico - facciano del Parco il luogo di riferimento per tutte le aziende agricole del territorio. Presenteremo un bando pubblico per 1milione 800mila euro da destinare alle aziende del Parco per finanziare la protezione e la salvaguardia del territorio. Vogliamo fare dell'area un modello in tutti gli altri campi come l'ecoturismo legato alla natura e alla cultura».