Al via il Convegno Ecclesiale Diocesano
Da oggi a mercoledì 19 presso l'Oratorio "San Annibale Maria di Francia"
lunedì 17 ottobre 2016
E' tutto pronto per il primo Convegno Ecclesiale Diocesano convocato da Mons. Luigi Mansi. Si terrà dal 17 al 19 ottobre presso l'Oratorio "San Annibale Maria di Francia" in via Alpi, Andria. Saranno rappresentate tutte le parrocchie della diocesi e ben 29 aggregazioni laicali. Per favorire la partecipazione della comunità diocesana in tutte le sue componenti, su indicazione del Vescovo, durante le tre serate del Convegno sono sospese, nelle comunità parrocchiali, tutte le attività pastorali. Significativo ed eloquente il tema scelto per il Convegno da Mons. Mansi: "Per una Chiesa in uscita sulle orme di Papa Francesco".
«La Chiesa in uscita - scrive il Santo Padre nell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium - è una Chiesa con le porte aperte. La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre». E in occasione del suo ingresso in diocesi avvenuto lo scorso 3 aprile, Mons. Mansi durante l'omelia ebbe a chiedere: «Come sono le porte della nostra Chiesa: sono aperte o chiuse? Le porte chiuse sono l'icona di una Chiesa che si chiude in se stessa, preoccupata di conservare, celebrare e contemplare le proprie ricchezze, i cimeli della propria storia di fede, e che si mostra poco decisa, poco entusiasta nel trasformare tutto questo in torrente in piena che si rivolge a tutti, soprattutto i lontani, per portarli a gustare la pace, dono del Risorto, la misericordia del Padre da lui donata con infinita abbondanza».
Nella prima serata, sarà Mons. Mansi a presentare gli Orientamenti Pastorali che delineano il volto che il nostro Vescovo sogna per la Chiesa Diocesana a lui affidata come sua sposa da amare e guidare. Nella seconda serata, che avrà inizio alle ore 18.00, i delegati delle comunità parrocchiali e aggregazioni laicali, suddivisi in gruppi, avranno il compito di confrontarsi e cercare, attraverso il dialogo, di declinare gli orientamenti presentati nella serata precedente, individuando possibili scelte concrete affinché la nostra comunità ecclesiale possa essere una "Chiesa in uscita" secondo la felice espressione di Papa Francesco. Nella terza serata, con inizio alle ore 19.00, verranno riportati gli esiti dei tavoli di lavoro della serata precedente.
Così come è stato strutturato, con il Convegno la comunità diocesana è chiamata a vivere una forte esperienza di Chiesa e un esercizio di sinodalità. Sinodalità era una parola certamente poco conosciuta dai fedeli cattolici prima del Concilio Vaticano II, ma in questi anni postconciliari è diventata sempre più una parola che indica con urgenza un modo di fare chiesa, di essere chiesa, di vivere la chiesa. Sinodalità allude infatti ad una precisa dinamica che si instaura tra tutti coloro che appartengono alla comunità ecclesiale: essi camminano insieme. E' la fraternità ecclesiale che fonda e richiede la sinodalità, perché i fratelli sono tali se vivono, operano, sentono, camminano insieme e se tra loro tengono viva la relazione attraverso la reciprocità.
«La Chiesa in uscita - scrive il Santo Padre nell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium - è una Chiesa con le porte aperte. La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre». E in occasione del suo ingresso in diocesi avvenuto lo scorso 3 aprile, Mons. Mansi durante l'omelia ebbe a chiedere: «Come sono le porte della nostra Chiesa: sono aperte o chiuse? Le porte chiuse sono l'icona di una Chiesa che si chiude in se stessa, preoccupata di conservare, celebrare e contemplare le proprie ricchezze, i cimeli della propria storia di fede, e che si mostra poco decisa, poco entusiasta nel trasformare tutto questo in torrente in piena che si rivolge a tutti, soprattutto i lontani, per portarli a gustare la pace, dono del Risorto, la misericordia del Padre da lui donata con infinita abbondanza».
Nella prima serata, sarà Mons. Mansi a presentare gli Orientamenti Pastorali che delineano il volto che il nostro Vescovo sogna per la Chiesa Diocesana a lui affidata come sua sposa da amare e guidare. Nella seconda serata, che avrà inizio alle ore 18.00, i delegati delle comunità parrocchiali e aggregazioni laicali, suddivisi in gruppi, avranno il compito di confrontarsi e cercare, attraverso il dialogo, di declinare gli orientamenti presentati nella serata precedente, individuando possibili scelte concrete affinché la nostra comunità ecclesiale possa essere una "Chiesa in uscita" secondo la felice espressione di Papa Francesco. Nella terza serata, con inizio alle ore 19.00, verranno riportati gli esiti dei tavoli di lavoro della serata precedente.
Così come è stato strutturato, con il Convegno la comunità diocesana è chiamata a vivere una forte esperienza di Chiesa e un esercizio di sinodalità. Sinodalità era una parola certamente poco conosciuta dai fedeli cattolici prima del Concilio Vaticano II, ma in questi anni postconciliari è diventata sempre più una parola che indica con urgenza un modo di fare chiesa, di essere chiesa, di vivere la chiesa. Sinodalità allude infatti ad una precisa dinamica che si instaura tra tutti coloro che appartengono alla comunità ecclesiale: essi camminano insieme. E' la fraternità ecclesiale che fonda e richiede la sinodalità, perché i fratelli sono tali se vivono, operano, sentono, camminano insieme e se tra loro tengono viva la relazione attraverso la reciprocità.