Al MET di New York un "paesaggio" di Andria del 1851
Il museo americano digitalizza l'opera di Achille Vianelli su grafite
mercoledì 7 ottobre 2015
9.28
Non è una scoperta sensazionale, ma è una importante testimonianza dell'Andria che fu vista dagli occhi di un pittore ma anche incisore italiano di discreta fama del 1800: stiamo parlando di Achille Vianelli ed il suo dipinto su grafite, utilizzando inchiostro bruno ed acquerello, del 1851 che ritrae l'attuale Piazza La Corte. Un dipinto unico nel suo genere digitalizzato dal MET, il Metropolitan Museum of Art di New York che conserva l'originale all'interno dei suoi saloni. Il dipinto, come detto, è del 1851, periodo nel quale Achille Vianelli, nato a Porto Maurizio di Imperia e da poco trasferitosi a Benevento, aveva fondato una scuola di disegno nel Chiostro di Santa Sofia nella città campana.
In uno dei suoi viaggi verso Otranto, dove si era trasferita la sua famiglia in gioventù, lo stesso pittore ed incisore italiano, fu di passaggio nella Città di Andria che è ripresa in uno spaccato di vita quotidiana di grande rilevanza sociale. Il pittore morì a Benevento all'età di 91 anni, nel 1894 ma nel corso della sua vita è stato alla corte di Luigi Filippo, re di Francia, al quale diede lezioni di pittura. Achille Vianelli sviluppò caratteristiche da prospettico quadraturista, dedicandosi con successo all'illustrazione della veduta urbana e dei monumenti, sviluppando una pregevole tecnica della seppia.
Nel ritratto di medie dimensioni (30,2 x 40 cm), oltre al canonico lato destro con Palazzo Ducale, Cattedrale, statua di San Riccardo e due dei tre campanili ancora oggi esistenti, si può notare un sorprendente lato sinistro della via/piazza. Un lato sinistro che comprende un palazzo non più esistente ma anche, e soprattutto, il complesso conventuale delle benedettine con un campanile non più esistente. Un documento che permette di rivivere, in pieno stile Vianelli, uno spaccato della società dell'epoca con scene di quotidianità assoluta e fermento per una città prettamente contadina che, tuttavia, aveva delle importanti ricchezze proprio nel centro antico tutte da riscoprire.
In uno dei suoi viaggi verso Otranto, dove si era trasferita la sua famiglia in gioventù, lo stesso pittore ed incisore italiano, fu di passaggio nella Città di Andria che è ripresa in uno spaccato di vita quotidiana di grande rilevanza sociale. Il pittore morì a Benevento all'età di 91 anni, nel 1894 ma nel corso della sua vita è stato alla corte di Luigi Filippo, re di Francia, al quale diede lezioni di pittura. Achille Vianelli sviluppò caratteristiche da prospettico quadraturista, dedicandosi con successo all'illustrazione della veduta urbana e dei monumenti, sviluppando una pregevole tecnica della seppia.
Nel ritratto di medie dimensioni (30,2 x 40 cm), oltre al canonico lato destro con Palazzo Ducale, Cattedrale, statua di San Riccardo e due dei tre campanili ancora oggi esistenti, si può notare un sorprendente lato sinistro della via/piazza. Un lato sinistro che comprende un palazzo non più esistente ma anche, e soprattutto, il complesso conventuale delle benedettine con un campanile non più esistente. Un documento che permette di rivivere, in pieno stile Vianelli, uno spaccato della società dell'epoca con scene di quotidianità assoluta e fermento per una città prettamente contadina che, tuttavia, aveva delle importanti ricchezze proprio nel centro antico tutte da riscoprire.
Immagine digitalizzata tratta dal "The Metropolitan Museum of Art, New York"